venerdì 29 marzo 2013
VLADIMIR PUTIN CONTRARIO ALL’ADOZIONE DI ORFANI RUSSI
DA PARTE DI STRANIERI UNITI DA MATRIMONIO OMOSESSUALE
Il Presidente Vladimir Putin è intervenuto contro l’adozione di orfani russi
da pare di cittadini stranieri uniti da matrimonio omosessuale, informa il
portale «Pravoslavie i Mir» riportato dalle «Izvestija»
Il Capo dello Stato ha incaricato il Governo ed inviato una richiesta alla
Corte Suprema per cambiare, entro il prossimo 1 luglio, le norme sull’adozione.
Ciò presumibilmente riguarderanno la presentazione di emendamenti da parte del
Ministero dell’istruzione e della Scienza che sovrintende l’istituto dell’adozione.
Le modifiche alle norme verranno presentate quando sarà conosciuto il
testo del documento, ha affermato il Viceministro dell’Istruzione Igor
Remorenko.
Attualmente l’unione omosessuale è ufficialmente riconosciuta nei Paesi
Bassi, Belgio, Spagna, Canada, Sud Africa, Norvegia, Svezia, Portogallo,
Islanda, Argentina e Danimarca.
Fra questi paesi leader nelle adozioni di bambini russi si
trovano la Spagna, la Francia ed il Canada.
29.03.2013
martedì 26 marzo 2013
Gli
adottanti per 100mila
Ufficio stampa Camera Pubblica della Federazione
Russa (nel sistema federale russo si occupa della società, dei suoi problemi e
dei rapidi cambiamenti che la riguardano. NdT)
Nel dicembre 2012, il Presidente
Vladimir Putin ha firmato un
decreto (Ukaz) che era stato pensato per aumentare
il numero delle adozioni nazionali. Si
tratta di ridurre il numero di ostacoli
burocratici per i futuri genitori, la
riduzione del numero delle richieste di documenti.
Se una persona adotta un bambino con disabilità, un bambino di età superiore a 7 anni, o fratelli e sorelle riceverà una somma forfettaria pari a 100.000 rubli.
Un sacco di soldi per un russo, per
questo motivo alcuni esperti prevedono
un aumento delle frodi e adozini
egoistiche.
Lo
stimolo finanziario dei genitori è stato
uno degli argomenti di discussione
del disegno di legge «Sugli emendamenti a taluni atti
legislativi della Federazione Russa riguardo la cura degli orfani e
dei bambini rimasti senza genitori». I promotori della legge stanno preparando un pacchetto di emendamenti per sostenere i genitori adottivi e promuovere gli
Organi di assistenza e tutela.
Il membro della
Camera Pubblica, Boris Alt’shuler, ha
ricordato come esattamente cinque anni fa, alla Duma di Stato si è discusso la legge sulla tutela e l’accudimento in cui
non vi era alcuna menzione del sostegno alla famiglia.
«Ma la situazione è cambiata. Il Decreto presidenziale (Ukaz) sul
miglioramento della politica statale in materia di protezione degli orfani
costituisce la base giuridica del patronage.
E in questo disegno di legge è stato introdotto il concetto di "accompagnamento".
Abbiamo gettato le basi della prevenzione verso i problemi degli orfani. Davanti
alle Autorità tutorie, le autorità locali non dovrebbe avere il compito di tenere
unita la famiglia naturale, il bambino semplicemente non deve essere portato. E
la cessazione della potestà genitoriale è per una famiglia una pena di morte.
Ma l’affidamento deve andare di pari passo con la conservazione della famiglia
biologica. Un triangolo fra la famiglia patrocinante – il Servizio di
accompagnamento – la famiglia biologica. Cioè il bambino in tal modo potrebbe
mantenere un rapporto con i suoi genitori biologici. E questo è estremamente
importante» ha affermato.
Il
Direttore esecutivo del Comitato russo dei Villaggi SOS, Nikolaj Slabzhanin ha toccato il tema del
pagamento “una tantum” della soma di 100mila rubli.
«Per molti russi, 100.000
rubli equivale ad un reddito annuo. Se una persona adotta un bambino, questa somma riveste un ruolo importante
perché il bambino ha bisogno di cure
e assistenza. Ma abbiamo bisogno di questa somma per bambini al di sopra dei
7 anni? Inoltre, è
importante stabilire le responsabilità
nel percorso adottivo: come la famiglia è stata scelta, come è stata preparata correttamente. E questa responsabilità deve essere condivisa con le Autorità tutorie.
Così, per l’istituto della tutela
deve essere assicurato il controllo,
le funzioni di sostegno psicologico e
legale alla famiglia. Tutto questo dovrebbe essere dato da
altre organizzazioni con esperienza
(comprese le ONG)» dice Slabzhanin.
La Camera Pubblica ha preparato una serie di osservazioni sul progetto
di legge. In particolare si propone di modificare il Codice della famiglia e
specificare che i genitori adottivi che ricevono una “una tantum” annua devono
sottoscrivere un accordo di accompagnato per 1 anno. Un termine che al suo
scadere potrebbe essere esteso. Ciò consentirebbe di osservare la famiglia nella
vita con il figlio adottivo.
25 marzo 2013
lunedì 25 marzo 2013
BFM.RU
GOLODEZ: LA SITUAZIONE DELLE ADOZIONI IN RUSSIA CAMBIA IN MEGLIO
Secondo la Vice Primo Ministro per gli affari sociali nel 201, i
cittadini russi hanno adottato 69mila orfani
Il numero di cittadini russi che vogliono diventare genitori adottivi, è
cresciuto, ha detto la Vice Primo Ministro russo per gli affari sociali Ol’ga Golodez
in un'intervista a "Vedomosti".
La Golodez ha affermato che nel 2012 i cittadini russi hanno adottato 69mila
orfani. Ha espresso la speranza che nel 2013 il numero di bambini adottati
aumenti sino a 100mila. Il database degli orfani contine più di 128mila bambini
che hanno bisogno di essere adottati. La Vice Primo Ministro per gli Affari
Sociali ha aggiunto che i cittadini sono socialmente attivi nelle scuole e negli
asili attraverso i Comitati dei genitori, mentre negli ospedali sono presenti
attraverso i Consiglio dei tutelanti.
La Golodez ha osservato come il miglioramento è stato oggetto di
discussioni per quanto riguarda la Legge "Dima Jakovlev", che proibisce
ai cittadini degli Stati Uniti di adottare orfani russi. Nel dicembre del 2012,
quando la legge è stata presa in considerazione, Golodez aveva inviato al Presidente
russo Vladimir Putin una lettera che evidenziava la normativa che contraddice
la legge "Dima Jakovlev".
20.03.2013
LIVANOV: CIRCA 50MILA ORFANI IN RUSSIA ENTRO FINE ANNO TROVERANNO UNA FAMIGLIA
Мosca,
20 marzo — RIA Novosti. Circa 50mila orfani e bambini privi
delle cure parentali nel 2013 saranno
dati in affidamento, ha detto mercoledì, in una riunione
del Ministero dell'Istruzione e della
Scienza della Federazione Russa Dmitrij
Livanov.
"Fino alla fine del 2013 almeno 50mila bambini senza genitori saranno accolti in famiglie russe. Nel sistema
degli Internat rimarranno non più di 100mila bambini"
ha detto il Ministro. Ora negli orfanotrofi russi vi sono 127mila orfani, mentre in famiglia, nelle varie forme di
accudi,mento, si trovano 543mila bambini.
20.03.2013
domenica 24 marzo 2013
Il dono del Patriarca Kirill regalato al Papa emerito Benedetto XVI
Il 23 marzo presso la residenza papale estiva di Castel Gandolfo, il Papa Francesco ha incontrato il Papa emerito Benedetto XVI. Per la prima volta dalla sua elezione e intronizzazione, il Primate della Chiesa acttolica romana ha visitato il suo predecessore.
Dopo una breve preghiera, Papa Francesco ha donato al Papa emerito Benedetto l’icona della Madonna “Guarda all’umiltà”, che il 20 marzo, al termine di una udienza privata, il presidente del Dipartimento per le relazioni esterne del Patriarcato di Mosca, metropolita Hilarion, aveva regalato al pontefice a nome del Patriarca di Mosca e di tutta la della Rus’ Kirill. “I primi passi della Santità Vostra, dopo l’elezione, sono stati caratterizzati dall’umiltà”, aveva detto allora il metropolita Hilarion. E il Pontefice aveva risposto: “Io non ho umiltà, e vi chiedo di pregare perché il Signore me la doni”.
Il 23 marzo, mentre Papa Francesco faceva dono a Papa Benedetto XVI dell’icona, ricevuta dal metropolita Hilarion a nome di Sua Santità il Patriarca Kirill, tra i due pontefici si è svolto il seguente dialogo.
- Papa Francesco: “Mi ha detto che (l’icona) si chiama La Madonna dell’umiltà…”
- Papa Benedetto: “…dell’umiltà: bello!”
- Papa Francesco: “…e mi permetta di dire una cosa: ho pensato a lei, tanto umile durante il suo pontificato”.
- Papa Benedetto: “Grazie, grazie di cuore. Ha un significato profondo”.
- Papa Francesco: “…Lei ci ha dato tanto esempio di umiltà, di tenerezza… Ho pensato a lei.
- Papa Benedetto: “Grazie. Mi commuove”.
- Papa Francesco: “Io non conoscevo questa icona della Madonna”.
- Papa Benedetto: “Neanche io”.
“Grazie, che regalo!”, ha detto infine il papa emerito Benedetto, ricevendo l’immagine.
https://mospat.ru/ru/2013/03/23/news82847/sabato 23 marzo 2013
“LA STATISTICA E’ COSI’ AMBIGUA”
Ministri e Deputati discutono il tema delle adozioni internazionali dei bambini russi
La Duma di Stato ha deciso di ridiscutere i problemi
degli orfani russi che vengono adottati da cittadini stranieri, in particolare
americani. Per fare questo nell’ “Ora del Governo” sono stati invitati il
Procuratore generale Jurij Chajka e tre Ministri che hanno competenze dirette. Nel
corso delle due ore di comunicazione è apparso chiaro che i parlamentari e i funzionari
del Governo sono preoccupati non solo per il destino dei bambini che si trovano
adottati all'estero, ma anche per la sorte che attende coloro che sono rimasti
orfani in Patria.
Ora in Russia "118 mila bambini hanno
bisogno di trovare una famiglia" ha detto la Vice Primo Ministro Olga
Golodez, che supervisiona la sfera sociale. Si tratta di un "numero molto elevato"
e non si osserva alcuna tendenza al ribasso. Nel 2012 gli "orfani sono
stati 74.400" con 44.000 orfani sociali con i genitori in vita che il
giudice ha privato della potestà genitoriale. Famiglie adottanti, tutela e
patrocinio nel 2012 hanno accolto più di 61 mila bambini. 6.500 di essi sono
stati adottati da una famiglia russa, 2600 – da stranieri. "Si tratta di una
piccola cifra" ha detto la signora Golodez che teme che nel Paese si stiano
riducendo coloro che desiderano adottare bambini. Un anno fa il dato si attestava
a 18 mila ed ora a 16500. Pertanto il Governo intende sostenere tutte le forme
di supporto ai bambini. E 'stato anche deciso di abolire la differenza minima di
età in cui è possibilità l’adozione, genitori adottivi potrebbe diventare i parenti
più stretti. Ora la differenza è di 16 anni.
Le Autorità tutorie devono fare il
lavoro di "diagnosi accurata delle malattie" che colpiscono gli orfani.
Malattie di cui i genitori adottivi non hanno menzione e che vengono portati
alla luce dopo l'adozione. È per questo che nel 2012 secondo Olga Golodez agi
orfanotrofi sono stati restituiti 4.500 bambini. Prima del 1 luglio di
quest'anno è stato deciso di organizzare un check-up generale di tutti gli orfani,
nonché rafforzare i servizi degli psicologi e di altri specialisti affinché
possano consigliare professionalmente i genitori adottivi.
Il Vice Primo Ministro ha osservato che
i genitori adottivi di solito vogliono adottare un bambino "piccolo,
carino ed in piena salute", mentre nel 2011 i russi hanno adottato o preso
in custodia solo 38 bambini disabili, nel 2012 - 29. Stesso problema con
l'adozione di un bambino che possiede "un sacco di fratelli e
sorelle" e per i "bambini più grandi". Tuttavia Golodez ha
promesso di adottare tutte le misure necessarie ad un "aumento a 30
mila" bambini adottati all’anno.
Il Vice Ministro dell'Istruzione e della
Scienza Igor Remorenko (il Ministro dell'Istruzione Dmitrij Livanov non è
intervenuto alla Duma di Stato), ha detto che gli Internat per orfani dovrebbero
essere specializzate in "sport, musica e molto altro". Inoltre, il Ministero
deve "abbandonare la pratica" di riunire in un solo orfanotrofio 300-400
bambini: "Stiamo sempre cercando di fornire servizi che aggreghino i
bambini ad un ambiente familiare" Toccando le questione della morte di
bambini russi adottati da cittadini americani, ha detto che dal 1996 "ci
sono stati 20 casi del genere, che sono stati perseguiti 19 casi negli Stati
Uniti e uno in Canada". La maggior parte dei responsabili della morte dei
bambini sono stati condannati "a varie pene, incluse quelle significative
di reclusione: 15, 20, 30 anni o più" In Canada, "il responsabile
della morte del figlio adottivo è stato condannato al carcere a vita".
Maggiori informazioni, più approfondite
sugli orfani russi adottati all'estero, sono state date dal Ministro degli
Esteri Sergej Lavrov. La denuncia dell’accordo bilaterale con gli Stati Uniti,
che era stata una diretta conseguenza della legge "Anti Magnitskij"
non è molto preoccupante perché i canali diplomatici con gli Stati Uniti
rimangono aperti. Così con il Segretario di Stato americano John Kerry si è raggiunta
una comprensione reciproca sul fatto che "questo è un problema reale, non
è campato in aria". Secondo il Ministro degli Esteri, il Segretario di
Stato ha promesso "che si sarebbe fatto in questa problematica, piena
trasparenza e piena collaborazione". "Vedremo come questo segnale
politico avrà conseguenze a livello esecutivo," ha detto Sergej Lavrov.
Egli ha sottolineato che le adozioni internazionali richiedono ulteriore
"vigilanza", come, ad esempio, con la Francia che intende legalizzare
il matrimonio gay.
Riguardo ai rapporti con gli Stati Uniti
è intervenuto anche il Procuratore generale Yurij Chajka, affermando che "al fine di interagire con gli Uffici
dei loro omologhi americani il Procuratore Generale in collaborazione con il
Ministero della Giustizia ha istituito un gruppo di lavoro permanente".
Questo gruppo ha lo scopo di "adottare misure volte ad avere informazioni
complete sulle richiesta di adozioni". Tuttavia Chajka si è mostrato molto
preoccupato del fatto che in Russia "il sistema di prevenzione sociale non
sempre funziona", deplorando anche che "l'efficacia delle forze di
polizia, dell'assistenza sanitaria, dell'istruzione, delle responsabilità delle
municipalità con le famiglie vulnerabili è bassa."
I Deputati, come si è scoperto, sono ancor
più preoccupati dell’aspetto dell’abbandono in Russia. "Secondo il
Servizio Federale di Statistica, nel 2009, 350 bambini sono morti nella
famiglia che i aveva presi in cura, ha detto Olga Epifanova della frazione
Spravedlivaja Rossija. Nel 2010 - 280 bambini; nel 2011 - 296". In ciò "per
causa dei genitori adottivi ne sono morti zero" ha detto la Deputata
chiedendo ad Igor Remorenko di spiegare "le cause della morte". Il Vice
Ministro ha detto in risposta che "le statistiche qui sono molto controverse".
Fra le ragioni chiamate in causa "la custodia temporanea dei bambini in famiglia
per l'estate ed il fatto che in questo periodo si riscontra il maggior numero
di incidenti". Inoltre "un ulteriore causa deriva dal problema dei
suicidi". Olga Alimova della frazione del Partito Comunista ha detto che
"più di 2 milioni e 500mila bambini vengono picchiati dai loro genitori e per
250 mila di loro le botte sono mortali”. Elena Afanas’va (LDPR) ha chiesto ai
rappresentanti del Governo: "Dov'è la propaganda del Governo che afferma
esistere una priorità di adozione di un bambino nella famiglia russa?". L
rappresentante di Russia Unita Ljudmila Shvetsova ha detto che "la società
si aspetta di risolvere un triplice obiettivo. Prevenire l'abbandono minorile, l’adozione
del bambino in famiglia e un concreto aiuto in questo". Ma ancora non si è
riusciti a sfuggire alle tristi statistiche: "Nel 2012, quasi quattromila
bambini sono stati abbandonati dalle loro madri nei reparti di maternità. E questo
non riguarda solamente le donne asociali". I rappresentanti del Governo ed
il Procuratore Generale hanno ringraziato i deputati per il loro "dialogo
costruttivo".
Viktor Chamrae
venerdì 22 marzo 2013
LA
RUSSIA E’ PRONTA A CONCLUDERE UN ACCORDO SULLE ADOZIONI CON LA SPAGNA
МOSCA, 22.03.2013. La Russia è
pronta a concludere un accordo di cooperazione
in materia di adozioni con la Spagna,
così come esplorare la possibilità di
sottoscrivere un trattato con la Gran Bretagna ed Israele – così il Ministro
degli Esteri russo Sergej Lavrov,
intervenendo all’ “Ora del Governo” alla Duma di Stato. Informa la "RIA Novosti".
«Abbiamo già due accordi (sull’adozione) con
l'Italia e la Francia. Negoziati sono in corso per la sottoscrizione di
trattati con altri Paesi. La situazione più avanzata - i negoziati con la
Spagna. Vari incontri si sono tenuti con Israele ed Irlanda. Stiamo lavorando
su questa questione con Cipro, Slovenia, Nuova Zelanda, Malta e Regno Unito» ha
detto il Ministro.
Secondo
Lavrov questi sono gli Stati i cui cittadini più attivamente adottano bambini russi.
Lavrov ha sottolineato come i nuovi accordi saranno
conclusi grazie all’esperienza fatta nella stipula degli accordi con l'Italia e la Francia.
Un Accordo di cooperazione in materia di adozione
la Russia, al momento attuale, esiste con l’Italia. Un documento simile vale
per la Francia, ma non è stato ancora ratificato dal Parlamento francese. Nei
primi mesi del 2013 Mosca ha annunciato l’uscita dall’accordo bilaterale sulle
adozioni con gli Stati Uniti, ma le disposizioni dell’accordo medesimo continueranno
ad essere valide per ambo le parti sino al 1 gennaio 2014.
Il
responsabile del Ministro degli Esteri russo ha detto che gli Accordi bilaterali attualmente in vigore con
la Francia e l'Italia, «in
particolare, stabiliscono gli obblighi dei partner stranieri di iscrivere il bambino
presso i Consolati russi, fornire alle
autorità regionali russe regolari relazioni sull’educazione dei bambini adottati, nonché ricevere l'approvazione preventiva obbligatoria dalle competenti
autorità russe per la ri-adozione del bambino». Pertanto, in conformità con le disposizioni del trattato, i bambini adottati conservano
la cittadinanza russa, acquisendo anche la
cittadinanza dello Stato estero.
giovedì 21 marzo 2013
LAVROV INTERVERRA’ VENERDI
ALLA DUMA DI STATO SULLA SITUAZIONE DELLE ADOZIONI INTERNAZIONALI DEGLI ORFANI RUSSI
“SergeJ Lavrov interverrà il 22 marzo nell’ “Ora del Governo" alla
Duma di Stato. Tema – le adozioni di bambini" ha detto il portavoce del Ministero
degli Esteri Aleksander Lukashevich.
МОSCA 21 marzo — RIA Novosti Il Ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov, parlerà venerdì nell’ “Ora del Governo" alla sessione plenaria della Duma di Stato per le adozioni di bambini russi da parte di cittadini stranieri, ha detto giovedì in una conferenza stampa il portavoce del ministero degli Esteri Aleksander Lukashevich.
"Sergei Lavrov
parlerà il 22 marzo parlerà venerdì nell’ “Ora del Governo" alla Duma sul tema
“l’adozione dei bambini" ha detto.
Uno dei motivi che ha
causato la discussione sulla situazione dei bambini russi adottati negli Stati
Uniti è stata la morte del bambino di tre anni Maksim Kuzmin, adottato da
genitori americani. La morte del bambino in Texas divenne nota il 18 febbraio. La
dirigenza del Texas il 1 marzo, sulla base della visita medica, hanno
dichiarato che la morte di Maksim non è stata violenta. Più tardi si è saputo
che il Governo dello stato americano non accuserà la famiglia di Laura e Alan
Shatto. Il Ministro degli Esteri, da parte sua, ha detto che la decisione di
non sporgere denuncia contro i genitori adottivi Maksim Kuzmin è una questione molto
seria per Mosca.
21 marzo
lunedì 18 marzo 2013
Vladimir Putin ha invitato i membri del Consiglio della Federazione ad affrontare attivamente il problema dei bambini nelle Regioni
I membri del Consiglio della Federazione devono collaborare attivamente con le autorità regionali per l'attuazione della strategia nazionale
per i bambini, ha detto il Presidente russo Vladimir Putin in un incontro con il Presidente della Camera alta del Parlamento Valentina Matvienko
«Vorrei chiederLe
di parlare con i Senatori del loro lavoro nelle Regioni. Loro sono in contatto con le Autorità regionali,
con diverse organizzazioni, ecco in questa parte, relativa ai bambini, è necessario sintonizzare tutti i
nostri colleghi delle Regioni
in un intenso ed efficace lavoro» ha detto il Capo dello Stato.
"Sì, sono d'accordo. Abbiamo
introdotto le settimane speciali regionali
che prima che non c’erano: i Senatori
si recano nella loro Regione. E in primo luogo ci sarà
da analizzare di come la strategia deve essere effettuata nell'interesse dei bambini: le visite agli orfanotrofi e i
problemi dell’abbandono ormai sotto la
lente di ingrandimento» ha detto Valentina
Matvienko
Secondo la Presidente del Consiglio
della Federazione, sarà introdotta la pratica che mezz’ora prima della riunione, «i Senatori esponeranno e articoleranno i problemi più acuti della Regione,
in modo che si possa rispondere a
questi da parte dei Ministeri e delle
agenzie prendendo i provvedimenti opportuni»
Valentina Matvienko ha ricordato che, dopo la firma del Decreto del Presidente (Ukaz) sulla Strategia nazionale per l'infanzia (1 giugno 2012), il Governo russo ha adottato un piano di azioni concrete.
"Tutte le Regioni, tutti i
membri della Federazione hanno messo
in atto la loro strategia regionale
per la tutela degli interessi dei
bambini. «Che i vostri Decreti di maggio siano
Decreti per i bambini orfani – tutti questi
insieme daranno un risultato
molto buono, una maggiore attenzione ai problemi dell'infanzia» ha dichiarato la Presidente della Camera alta.
«Abbiamo svolto un Consiglio
di Coordinamento, che è stato creata anche con il Vostro ordine. Dopo che Voi avete firmato
una lista di istruzioni ora stiamo
preparando il prossimo incontro. Abbiamo in programma di
tenerlo nella seconda metà di maggio.
Vorremmo, se ne avrete la possibilità,
invitarVi perchè abbiamo intenzione di discutere le
Concezioni della politica familiare dello Stato - è il prossimo passo in questa problematica» ha detto Valentina
Matvienko.
«Il Governo sta attualmente
sviluppando una strategia nazionale. Anche noi ne prenderemo parte e vogliamo discuterne
ampiamente con la società, le organizzazioni non governative, le Istituzioni. Questo
sarà anche un documento importante nello sviluppo dei Decreti (Ukaz) che avete
emanato» ha aggiunto la Presidente.
18 marzo
Putin propone di discutere la creazione di un'unica agenzia per l'adozione
Novo-Ogarevo, 15 marzo
INTERFAX.RU Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha sostenuto
la proposta del difensore civico per
l'infanzia Pavel Astachov di riprendere la pratica delle riunioni, a
livello panrusso, dei responsabili degli orfanotrofi
e suggerito l’inizio di un ampio dibattito circa la possibilità di creare una singola agenzia per l'adozione
degli orfani.
"Dai, organizziamo
un evento del genere ... Parlerò
con i colleghi del Ministero
(Ministero della Pubblica Istruzione -
IF) e credo che risponderanno.
Si tratterebbe di un esercizio utile,
soprattutto ora" ha detto Putin in
un incontro con un Astachov
venerdì.
Il Capo dello Stato a
sostenuto, altresì, il
difensore civico dei bambini
nell’idea di creare un unico database dei
genitori adottivi.
15.03.2013
domenica 17 marzo 2013
DMITRIJ LIVANOV: IN RUSSIA E' TEMPO DI RIDURRE LA QUANTITA' DI ORFANI
Secondo lui è finito il tempo delle discussioni
Il numero di orfani in
Russia è proibitivo, quindi è arrivato il tempo di agire. Così il Ministro
dell'Istruzione e della Scienza della Federazione Russa Dmitrij Livanov. A suo parere le
discussioni sulla legge “Dima Jakovlev" che, in particolare, prevede il
divieto di adozione di bambini russi da parte degli americani, è terminato
«Dobbiamo
fare in modo che il numero di orfani in Russia diminuisca», ha affermato nell’intervista
al programma televisivo «Pozner».
Livanov ha detto a
proposito della legge “Dima Jakovlev" che vi è stata una grande
discussione e che ha partecipato ad essa. Tuttavia ora la discussione è finita. "Qualunque sia la legge, è
diventata un dato di fatto" ha detto il Dmitrij Viktorovich
Ricordando la legge “Dima
Jakovlev" che vieta le adozioni di bambini russi da parte degli americani
entrata in vigore il 10 gennaio 2013. Inoltre in base a questo documento agli
stranieri accusati di violare i diritti dei cittadini della Russia è vietato l’ingresso
nel paese
Nel frattempo, ai
primi di marzo, il Primo Ministro russo Dmitrij Medvedev ha dichiarato che la
Russia può prendersi cura degli orfani da sola. «Sono assolutamente certo che in Russia oggi siamo
in grado di risolvere il problema degli orfani» ha detto Dmitrij
Anatol’evich. Tuttavia Medvedev
ha riconosciuto che è necessario modificare la mentalità delle persone. Secondo lui, possiamo imparare dagli
stranieri. In particolare ha
detto che gli stranieri spesso adottano bambini disabili. "Ciò significa che sono
mentalmente preparati per questo. E
abbiamo molto da imparare da loro" ha aggiunto il Primo Ministro.
17 marzo 2013
http://murmansk.kp.ru/online/news/1391812/
Il numero di orfani in
Russia è proibitivo, quindi è arrivato il tempo di agire. Così il Ministro
dell'Istruzione e della Scienza della Federazione Russa Dmitrij Livanov. A suo parere le
discussioni sulla legge “Dima Jakovlev" che, in particolare, prevede il
divieto di adozione di bambini russi da parte degli americani, è terminato
«Dobbiamo
fare in modo che il numero di orfani in Russia diminuisca», ha affermato nell’intervista
al programma televisivo «Pozner».
Livanov ha detto a
proposito della legge “Dima Jakovlev" che vi è stata una grande
discussione e che ha partecipato ad essa. Tuttavia ora la discussione è finita. "Qualunque sia la legge, è
diventata un dato di fatto" ha detto il Dmitrij Viktorovich
Ricordando la legge “Dima
Jakovlev" che vieta le adozioni di bambini russi da parte degli americani
entrata in vigore il 10 gennaio 2013. Inoltre in base a questo documento agli
stranieri accusati di violare i diritti dei cittadini della Russia è vietato l’ingresso
nel paese
Nel frattempo, ai
primi di marzo, il Primo Ministro russo Dmitrij Medvedev ha dichiarato che la
Russia può prendersi cura degli orfani da sola. «Sono assolutamente certo che in Russia oggi siamo
in grado di risolvere il problema degli orfani» ha detto Dmitrij
Anatol’evich. Tuttavia Medvedev
ha riconosciuto che è necessario modificare la mentalità delle persone. Secondo lui, possiamo imparare dagli
stranieri. In particolare ha
detto che gli stranieri spesso adottano bambini disabili. "Ciò significa che sono
mentalmente preparati per questo. E
abbiamo molto da imparare da loro" ha aggiunto il Primo Ministro.
17 marzo 2013
venerdì 15 marzo 2013
Case famiglia: ragazzi abbandonati dallo Stato al compimento dei 18 anni
Le case famiglia sono quasi tutte finanziate dallo Stato. Poi con il raggiungimento della maggiore età dei ragazzi ospitati, lo Stato termina il suo intervento. Un investimento enorme che rischia di andare perso - Luca Chianca
Sono circa 15mila i minori ospitati in strutture residenziali.
La maggior parte sono bambini nati in famiglie con gravi difficoltà
economiche e sociali. Le comunità di accoglienza, spesso, diventano
l'unica soluzione per dare una possibilità ai ragazzi di costruirsi un
futuro.
Le case famiglia sono quasi tutte finanziate dallo Stato
e il costo giornaliero per ogni intervento, come ci dice Andrea Cippone
dell'associazione Terra dei piccoli Onlus, è di circa 100 euro che in
media fanno 250mila euro a ragazzo fino al compimento del diciottesimo
anno. Poi, con la maggiore età, lo Stato termina il suo intervento. Un
investimento enorme che rischia di andare perso, fallendo nel
raggiungimento degli obiettivi previsti: la tutela del disagio, il
compimento del percorso formativo e l'avviamento al lavoro.
In Italia la percentuale dei ragazzi provenienti dai ceti più disagiati che riescono a laurearsi è tra le più basse d'Europa.
Il nostro paese è agli ultimi posti nella classifica dei paesi Ocse per
la povertà infantile. Il tasso di disoccupazione fra le giovani
generazioni è ormai enorme, ma ad essere particolarmente penalizzati
sono proprio i giovani, in età lavorativa, cresciuti fuori dalla
famiglia.
A marzo dello scorso anno alcuni senatori avevano presentato un disegno di legge per armonizzare il passaggio
dalle case famiglia al mondo del lavoro prevedendo degli sgravi fiscali
al datore di lavoro per assumere ragazzi provenienti da comunità di
tipo familiare. A fine novembre era stato assegnato in commissione
lavoro e previdenza sociale, ma lì si è bloccato perché nessuno l'ha mai
discusso.