mercoledì 31 maggio 2017

Kiev esige dagli ucraini di dichiarare i parenti in Russia




Kiev esige dagli ucraini di dichiarare i parenti in Russia


Zaporozhe, 29 maggio. In Ucraina si sta preparando il programma della dichiarazione parenti in Russia. Questo è stato detto all’Agenzia Federale di notizie dal leader di «Guardia slava», il presidente del Comitato statale per la costruzione della Novorossija Vladimir Rogov.

Così l'iniziativa del segretario del Consiglio della sicurezza nazionale e difesa dell'Ucraina Oleksandr Turchinov che sta preparando il programma della Dichiarazione dei parenti in Russia. Formalmente il programma dovrebbe presto essere annunciato dal capo dell'Istituto della memoria nazionale, Vladimir Bjatrovich.

Come ha anunciato Rogov, gli ucraini dovranno obbligatoriamente compilare un questionario con l'indicazione del numero di parenti, grado di parentela e la loro residenza.

Inoltre, in parallelo, inizierà un’offensiva anche contro la chiesa ortodossa, ha detto l'esperto.

«A Kiev c’è il panico, non sanno più dove aggrapparsi» ha aggiunto Rogov.

Nei giorni scorsi il capo dell’Istituto della memoria nazionale ucraina, Vladimir Bjatrovich, aveva dichiarato che gli ucraini devono cessare ogni contatto con i parenti che vivono sul territorio della Federazione Russa.





PUTIN: «LA FONTE DEI PROBLEMI E' IN UCRAINA»




Putin ha indicato come «la fonte di problemi» sia in Ucraina»



Il Capo di stato russo Vladimir Putin ha definito i passaggi necessari per risolvere il conflitto interno ucraino nel Donbass.

Secondo Putin, in questo momento, «la cosa principale che si deve fare è portare le forze armate lontane dalla linea di contatto». Ha detto che questo è stato ottenuto in due dei tre punti in Donbass. Sulle giustificazioni di Kiev sostiene che le truppe non sono state ritirate e «sparano», Putin ha osservato: «Allo stato l’esercito non se n’è andato, le armi pesanti non sono state ritirate e si spara».

Putin ha aggiunto che dopo il ritiro delle truppe sarà necessario «introdurre una legge, approvata dal parlamento ucraino, sullo status particolare di questi territori», riporta la RIA «Novosti» con riferimento a Le Figaro.

Putin ha anche ricordato che il presidente ucraino Poroshenko non ha firmato la nuova legge sull'amnistia ed anche il fatto che al posto di una «riabilitazione sociale ed economica» del Donbass, Kiev ha imposto il blocco della regione. Inoltre Poroshenko in questa materia ha sostenuto i radicali dopo di che non è riuscito a far loro fronte

«Come si può parlare in tali condizioni di un qualche tipo di sviluppo della situazione in meglio? Purtroppo, noi non la vediamo», ha detto Putin.

Putin ha sottolineato come il conflitto in Donbass sia un conflitto interno all’Ucraina e che la sua soluzione dipenda, in primo luogo, dalle parti in conflitto che devono «trovare la forza per negoziare». Egli ha sottolineato che ora «come si dice, la palla sta sul lato delle autorità ufficiali di Kiev», che devono «prendersi cura» dell'attuazione degli accordi di Minsk.

«La fonte di tutti i problemi» ha detto «è l’anticostituzionale presa del potere a Kiev nel 2014».

Ricordiamo che martedì a Berlino si è svolto l'incontro dei delegati dei Ministri degli Esteri dei paesi del «Quartetto Normandia». Nei prossimi giorni i presidenti di Russia, Germania, Francia e Ucraina avranno una conversazione telefonica.





martedì 30 maggio 2017

Non c'è bisogno di inventare mitiche minacce russe




Putin ha esortato a rinunciare al mito della minaccia russa e collaborare in materia di sicurezza

Secondo il Presidente russo oggi il problema principale è il terrorismo - "
E’ a questo che dobbiamo pensare"

PARIGI, 30 maggio /TASS/. Il Presidente russo, Vladimir Putin, ha invitato "a non inventarsi mitiche minacce russe" e a collaborare in tutti i settori, compresa la sicurezza. Lo ha dichiarato in un'intervista ai giornalisti del quotidiano Le Figaro la cui versione completa sarà pubblicata in seguito.

"C'è la prospettiva di una collaborazione in tutti i settori, tra cui le questioni della sicurezza" ha detto Putin. "Non serve a niente gonfiare la cosa, non c'è bisogno di inventare mitiche minacce russe o qualche "guerra ibrida". Pensano, pensano e poi si spaventano di quello che hanno pensato ..." ha detto il Presidente.

Egli ha sottolineato come oggi il problema principale sia il terrorismo. "In Europa bombe, a Parigi bombe, in Russia bome, in Belgio bombe, c’è la guerra in Medio Oriente. E' a questo che si deve pensare e tutti a ragionare su quali minacce la Russia crea" - ha detto Putin.


Подробнее на ТАСС: http://tass.ru/politika/4294700


lunedì 29 maggio 2017

PUTIN HA FIRMATO L’UKAZ SULLA DICHIARAZIONE DEL DECENNIO DELL’INFANZIA IN RUSSIA




PUTIN HA FIRMATO L’UKAZ SULLA DICHIARAZIONE DEL DECENNIO DELL’INFANZIA IN RUSSIA

Il Presidente russo Vladimir Putin ha firmato un Decreto che dichiara il Decennio dell’infanzia in Russia, informa il sito del Kremlino.


Si osserva come il documento sia stato adottato al fine di migliorare la politica del governo nella tutela dell'infanzia. Il testo del Decreto è pubblicato sul sito internet-portale di informazione giuridica. In esso si nota come il documento entri in vigore il giorno della sua firma. Inoltre al Governo della Federazione Russa viene affidato, nell’arco di tre mesi, l’approvazione del piano delle attività fino al 2020, svolte nell'ambito del Decennio dell'infanzia.

In precedenza era stato riferito come il nuovo documento, che andrà a sostituire la Strategia nazionale di azione in favore dei bambini per gli anni 2012-2017, approvato nel luglio 2012, sarebbe potuto essere adottato entro il 1° giugno - Giornata Internazionale della Difesa dei bambini. L'idea di un Decennio dell’infanzia era stato proposto per la prima volta dalla Presidente del Consiglio della Federazione Valentina Matvienko. 

L'iniziativa del Senatore è stata sostenuta sia dal Capo dello Stato che dagli attivisti dei diritti umani. Si presuppone che le priorità del Decennio saranno garantire un ambiente confortevole e sicuro per la vita delle giovani generazioni, la tutela dei diritti di ogni bambino russo e la concessione di pari opportunità per uno sviluppo globale e una piena autorealizzazione dei bambini.

È stato sottolineato come in Russia sia necessario un progetto non a cinque ma a dieci anni, affinché vengano tenuti in conto maggiormente i programmi per il futuro.


v-rossii.html



Putin ha proclamato il Decennio dell’infanzia in Russia




Putin ha proclamato il Decennio dell’infanzia in Russia

MOSCA, 29 maggio – RIA Novosti Il Presidente Vladimir Putin ha firmato l’Ukaz che dichiara il Decennio dell’Infanzia in Russia.

"Al fine di migliorare le politiche pubbliche in materia di protezione dell'infanzia, visti i risultati raggiunti nel corso dell'attuazione della strategia Nazionale di azione per l'infanzia 2012-2017, decreto: dichiarare gli anni 2018-2027 nella Federazione Russa Decennio dell'infanzia", si legge nel documento pubblicato sul sito internet-portale di informazione giuridica.

Il Capo dello Stato ha incaricato il Governo che in tre mesi di tempo dovrà approvare il piano delle attività fino al 2020.

L’Ukaz è entrato in vigore con la firma.

Il vice-premier Ol’ga Golodez  ha dichiarato che il Decennio dell’infanzia sarà "una grande responsabilità per tutti noi". Secondo lei la priorità sarà assicurare l’infanzia ai bambini, come anche l’assistenza alla maternità e all'infanzia, la demografia.

Dichiarare in Russia il Decennio dell’Infanzia era stato in precedenza proposto dalla presidente Valentina Matvienko. Secondo la Matvienko il nuovo progetto determinerà le principali azioni a sostegno di un'intera generazione, che entra nella vita adulta. Il Presidente ha sostenuto l'iniziativa.