LA FEDERAZIONE RUSSA HA DOVUTO RISPONDERE CON LA LEGGE DIMA JAKOVLEV AL “MAGNITSKIJ ACT”
10.02.2013
МOSCA,
10 febbraio — RIA Novosti. Il Responsabile del Ministero degli Esteri Sergej Lavrov
non ha alcun dubbio che la Russia doveva rispondere con la "Legge Dima Jakovlev",
che introduce il divieto di adozioni di orfani da parte di genitori americani, all'americano
"Magnitskij Act" che introduce sanzioni di ingresso nei confronti di
un certo numero di russi
"Sul
fatto che dovevamo rispondere reagendo come abbiamo fatto – non ha alcun dubbio"
ha detto Lavrov domenica nell’intervista al anale televisivo “Rossija”. Il
testo è leggibile sul sito del Ministero degli Esteri.
"Non
sono intervenuto contro la legge "Dima Jakovlev". Sono intervenuto in
favore del fatto che l’accordo sul partenariato nel campo delle adozioni internazionali
che abbiamo concluso con gli Usa dopo due anni di dure trattative, continui ad
essere in vigore" ha detto il Ministro.
Ha anche
sottolineato che "si può capire il desiderio degli autori della legge (Dima
Jakovlev) di “congelare" le nuove adozioni per i genitori americani perché
il citato accordo è entrato in vigore ma il Dipartimento di Stato UA e gli
altri poteri americani non erano interessati alla sua applicazione”.
Secondo
le sue parole le autorità degli Stati Uniti “ancora fanno riferimento al fatto
che il problema delle adozioni sono regolati dalla legislazione di ogni singolo
Stato. Tuttavia l’accordo, ha aggiunto il Ministro, è stato firmato dal Governo
federale che ne ha assunto la “responsabilità di chiedere per l’ingresso dei
bambini adottati in questo e quello Stato, il rispetto degli accordi internazionali".
Tuttavia la parte americana non rispetta questo.
Rispondendo
alla domanda se l'atteggiamento del cittadino Lavrov e del Ministro degli Esteri
sull’adozione internazionale fosse diversa, il responsabile dell’istituzione ha detto che
"come cittadino e come Ministro per tutto questo, prima di tutto, abbiamo
capito cosa stava succedendo a casa nostra"
"L'adozione
internazionale non è una buona vita. La Convenzione sui Diritti del Bambino
afferma esplicitamente che la priorità assoluta è quella di creare a livello di Stato sottoscrittore
della Convenzione le condizioni affinchè i suoi cittadini possano adottare i bambini
che, per qualsiasi motivo, si trovino senza i loro genitori. E solo in ultima
istanza utilizzare l'adozione internazionale"- ha detto il Ministro.
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