Il 27 ottobre si svolgeranno le elezioni presidenziali in Georgia. In tutto sono 23 i candidati che concorrono per la carica di capo di stato. Nino Burzhanadze, candidata del “Movimento democratico – Georgia Unita” ha rilasciato a “La Voce della Russia” un’intervista in esclusiva
Georgia Unita verso il voto, "è ora di porre fine alla sindrome d’impunità"
- Come giudica lo spostamento del
centro di gravità della vita politica in Georgia verso il governo e il
parlamento?
- Sono poche le persone che leggono
la Costituzione della Georgia, e che sanno che il presidente possiede potere
sufficiente per compromettere seriamente la vita politica. Il presidente è il
supremo comandante in capo, e ha importanti funzioni nella formazione del
governo: senza il suo consenso non possono essere nominati né il primo
ministro, né il governo. Il presidente, inoltre, possiede poteri molto
importanti nel sistema giudiziario e in altri settori, ed è una figura
importante nelle relazioni esterne della Georgia.
Lui è l'unica persona eletta dal
popolo, e gode della più elevata legittimità, mentre il Parlamento ha una
legittimità abbastanza bassa. In Georgia, il peso della politica è importante.
Saakašvili possiede oggi le stesse funzioni nell'ambito della Costituzione che
aveva due anni fa, ma ha perso legittimità e sostegno popolare. Con le stesse
caratteristiche di due anni fa, rappresentava l'uomo più potente della Georgia.
Il sostegno del popolo, l'esperienza e il peso della politica sono molto
importanti.
- Come valuta le vostre possibilità
di vincere, o se invece otterrete il secondo posto, chiederete un secondo turno
di elezioni?
- Dipende se le elezioni saranno
eque e trasparenti. Se ad oggi ci fosse una situazione giusta ed equa, allora
avrei vinto al primo turno. Ma quando praticamente ovunque avvengono pratiche
strane, basandosi sulla realtà, dico che al cento per cento ci sarà un secondo
turno, e dal secondo turno usciremmo Margvelašvily ed io.
Il secondo turno non mi spaventa, e
non ho paura dei dibattiti. A proposito, ho letto sul vostro sito delle
informazioni sul fatto che mi sono rifiutato di partecipare ai dibattiti. Di
fatto, queste informazioni sono corrette, ma è necessario spiegare perché ho
rifiutato: esigo un dibattito con il candidato principale, cioè con il signor
Margvelašvily. Tuttavia, Il primo canale ha suddiviso artificiosamente i
candidati, indipendentemente dalle loro valutazioni. Sono stato spostato alla
seconda giornata con dei candidati alla presidenza il cui nome in Georgia non è
nemmeno conosciuto. Si è trattato di una parodia di un dibattito, quindi l’ho
rifiutato. Sono pronto a discutere con il signor Margvelašvily su qualsiasi
canale e in qualsiasi formato, ma è lui che ha paura del dibattito, perché
sostenerlo con me non è cosa facile.
- Lei ha affermato che, se
salirà al potere, ha intenzione di far giudicare Michail Saakašvili .
- Sono in lizza per posto di
presidente, non per quello di procuratore. Creerò tutte le condizioni per cui
in Georgia ci possa essere un'indagine obiettiva di tutti i crimini commessi
durante il governo del movimento nazionale. Creerò una giustizia libera in
Georgia, e sono sicuro che, indagando i crimini che sono stati commessi,
incluso l’agosto del 2008, un'indagine e una giustizia obiettive porterebbero Saakašvili
dritto al banco degli imputati.
- All'inizio della “rivoluzione
delle rose”, a molti è sembrato che lei e Saakašvili foste una squadra. Quali
errori sono stati fatti durante la sua presidenza?
- Qualsiasi persona al potere
commette degli errori, e nessuno è immune da questo. Ma qui si sta parlando di
crimini, che sono cose diverse. Non stiamo parlando di errori dei nazionalisti,
ma dei crimini del 2008, di omicidi di alto profilo, su cui ancora non sono
state condotte indagini, di decine di migliaia di persone condannate
ingiustamente, di decine di migliaia di persone che hanno sottratto beni
illegalmente, di torture e stupri nelle carceri. Qui non si tratta di un
errore, e per questi crimini i colpevoli devono pagare.
Se la Georgia non la farà finita
con questa sindrome dell’“impunità”, continueremo ad essere nello stesso
circolo vizioso, in cui siamo stati negli ultimi vent’anni. Ci sarà un nuovo
governo, che farà nuove promesse, e di nuovo ci sarà una ridistribuzione delle
quote nel commercio, e il riciclaggio di denaro. La gente ha visto che il
precedente governo ha rubato dieci milioni, e nel migliore dei casi di questi
milioni ne ha restituito uno, continuando poi a vivere felice e contento con i
restanti nove milioni. Questo non finirà mai se la Georgia non prenderà la
strada delle nazioni civili, dove tutti sono uguali davanti alla legge, si
tratti del presidente, del primo ministro, del presidente del parlamento, del
capo della polizia o di un comune cittadino. Questo è quello che io voglio ottenere,
e che ci darà l'opportunità di sviluppare adeguatamente il paese, la politica
estera, l'economia, e di organizzare lo Stato. Su un livello normale, la gente
capisce che perfettamente. Dicono: "Ristabilite l’equità. Tollereremo
ancora", ed io riuscirò ad ottenere questa semplice formula: la giustizia
e la prosperità per il mio paese.
- Mikhail Saakašvili ha eliminato
completamente la corruzione. È vero?
- Penso che Saakašvili entrerà
nella storia del XX secolo come uno dei più brillanti pr. Apriamo la relazione
riguardo alla Georgia del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti e leggiamo
che non si distingue per una particolare criticità, mentre nella stessa
relazione del 2011 si afferma che l’alto tasso di corruzione dell’élite
dirigente in Georgia è fonte di preoccupazione. La corruzione di basso e medio
livello in Georgia è stata debellata, ma questa si è solo spostata nella
corruzione dell’élite dirigente.
- Se vincesse, quale sarebbe la
futura politica estera della Georgia? Ha intenzione di instaurare dei buoni
rapporti con la Russia?
- Certamente intendo riallacciare
dei buoni rapporti con la Russia. Per me la politica in ambito internazionale
rappresenta un aspetto di vitale importanza attraverso il quale garantire
maggiore sicurezza ed indipendenza alla Georgia e trovare una soluzione ai vari
problemi. Il fatto che i rapporti fra Russia e Georgia restino “irrisolti”
costituisce un reale pericolo per la stabilità e lo sviluppo di un normale
stato. Nel mio programma è chiaramente specificato che fra le mie priorità c’è
la regolarizzazione dei rapporti con la Russia. Chiaramente questo non implica
che tale processo deva danneggiare i rapporti d’amicizia che sussistono con altri
stati.
Abbiamo una normale relazione con
l’Occidente, ma ci sforzeremo affinchè le relazioni russo-georgiane non
rimangano bloccate in questo vicolo cieco ed i due stati collaborino più
intensamente con reciproco vantaggio. Non mi illudo di poter concretizzare
questo progetto con rapidità.
Ho incontrato il presidente Putin
ed abbiamo discusso praticamente tutti i problemi che sussitono nelle relazioni
russo-georgiane. Non posso dire che le nostre opinioni combacino pienamente ma
ho riscontrato il desiderio di comprendere la nostra posizione e trovare una
soluzione alla situazione attuale. Pertanto posso dichiarare con certezza che
sarò in grado di condurre delle trattative difficili, ma normali, con la
Russia, le quali senza ombra di dubbio avranno un esito positivo.
- E’ possibile trovare una
soluzione pacifica al conflitto con l’Abcasia e l’Ossezia del Sud?
- L’Abcasia e l’Ossezia del Sud
sono in assoluto le questioni più delicate del momento. Durante la sua visita
in Russia, il nostro patriarca ha detto a Putin che l’Abcasia e l’Ossezia del
Sud sono due ferite aperte nel corpo della Georgia. Ritengo ci sia la
possibilità di riallacciare dei buoni rapporti, abbiamo una lunga tradizione di
relazioni positive. Dobbiamo portare avanti un dialogo diretto con l’Abcasia e
l’Ossezia, e sono intenzionata a farlo. Bisogna ristabilire la fiducia fra i
nostri popoli, ricreare quei contatti che son sempre esistiti. Se la Russia si
manterrà neutrale saremmo in grado di risolvere questi problemi.
Sarebbe un fatto molto positivo se
la Russia adempisse al ruolo di pacificatore per regolare questo conflitto.
Naturalmente l’ultima parola spetta a georgiani, abcasi ed osseti, dato che
dobbiamo trovare un accordo fra di noi. Credo che Abcasia e Ossezia si
baseranno sugli interessi dei loro popoli ma noi dobbiamo dimostrargli che è
nei loro interessi costituire un Paese unitario e risolvere i conflitti. Mentre
alla Russia dobbiamo dimostrare che è nei suoi interessi intrattenere dei buoni
rapporti con la Georgia in quanto stato confinante, e mantenere delle relazioni
tese o mostrare un atteggiamento ostile.
- Ritiene possibile ripristinare le
relazioni diplomatiche fra la Russia e la Georgia senza aver risolto questo
problema?
- Dobbiamo portare avanti il
dialogo e le trattative con la Russia in ogni caso, con o senza relazioni
diplomatiche. Ne son certa.
- Lei è considerata una politica
russofila. Questo aspetto non sarà un problema alle elezioni?
- Che cosa significa “politico
russofilo”? Una persona che vuole intrattenere dei normali rapporti con la
Russia? Per me gli interessi della Georgia sono l’aspetto più importante. Ed è
nell’interesse del mio stato che sussistano delle relazioni normali con la
Russia e che vengano risolti i problemi del presente. Tutti coloro che mi supportano
non mi considerano un politico russofilo ma un politico pro-Georgia, che mette
al primo posto gli interessi del proprio stato. Mi hanno definito “traditrice”
perché son venuta a Mosca, ho stretto la mano a Putin ed ho negoziato con lui.
Ma io sono un politico patriota, sono a favore della mia patria e per me è di
maggior importanza quello che si dirà di me fra vent’anni.
- In Georgia, per una donna, è
difficile occuparsi di politica?
- Non so se in altri stati per le
donne sia difficile essere in politica. La situazione è difficile perché
sostengo dei principi che complicano la vita in generale, quindi ancor di più
se si è attivi nel settore politico. Penso che le persone debbano assumersi la
responsabilità delle proprie parole e delle proprie azione, bisogna esser
corretti al massimo livello, il che non è facile in politica. Forse anche nella
vita, ma in politica in particolare. Non sono sorpresa dei metodi adottati dai
politici georgiani di sesso maschile.
- Di che cosa si occupa Ninò
Buržanadze oltre che di politica?
- Al momento non faccio nient’altro
perché mi manca il tempo materiale per occuparmi di altre attività. Quando ho
tempo mi piace leggere, ed in generale prima di andare a dormire leggo qualche
pagina, ma non nell’ultimo mese e mezzo, durante il quale non ne ho avuto il
tempo. Amo il teatro e sento la mancanza dei teatri moscoviti. Amo la musica
classica e d’inverno mi piace pattinare sul ghiaccio. Mi piacciono i fiori, i
cani e qualche volta mi diverto a cucinare. Ma come potete capire, ho poco
tempo per fare tutto questo.
Nessun commento:
Posta un commento