sabato 5 aprile 2014

A Lugansk, con l'accusa di complotto per sabotaggio, arrestate 15 persone


Il Servizio di Sicurezza dell'Ucraina ha riferito di un’azione su vasta scala nella regione di Lugansk nella quale sono state arrestate 15 persone in possesso di 300 mitra, un lanciagranate, cinque pistole e un gran numero di granate. Contro gli arrestati una denuncia ai sensi degli articoli "sabotaggio" e "tradimento".



KIEV, 5 aprile, RIA Novosti. Il Servizio di sicurezza ucraino ha arrestato e disarmato 15 persone sospettate di preparare atti di sabotaggio nella regione di Lugansk e tradimento. Informa sabato il servizio stampa del servizio

"Come risultato di un'operazione speciale su larga scala del Servizio di Sicurezza sono state arrestate 15 persone di un gruppo eversivo, sequestrati 300 mitraliatori, un lanciagranate, cinque pistole, un gran numero di granate, molotov e una notevole quantità di armi da taglio” viene detto in un comunicato.

E’ stato aperto un procedimento penale ai sensi degli articoli 113 ("sabotaggio"), 111 ("tradimento") del codice penale dell'Ucraina. Proseguono gli arresti e le ricerche a Lugansk e in sette distretti.

Come in Ucraina esplode la crisi politica

 

La crisi politica scoppia in Ucraina a fine novembre 2013, quando il Governo annuncia la sospensione dell'integrazione europea del paese. Le proteste di massa chiamate "euromajdan” si sono svolte in tutta l'Ucraina ed a gennaio sono iniziati scontri fra radicali armati e forze dell'ordine. Il risultato dei combattimenti di strada, in cui l'opposizione ha ripetutamente utilizzato armi da fuoco e "molotov", ha causato decine di vite umane.

Il 22 febbraio nel paese c’è stata una violenta presa del potere. La Verkhovna Rada, violando gli accordi raggiunti tra il Presidente Viktor Janukovich e i leader dell'opposizione, ha modificato la Costituzione, la presidenza del Parlamento e il Ministero dell'Interno e per rimuovere dal potere il capo dello Stato, che è stato poi costretto a lasciare l'Ucraina temendo per la sua vita. Il 27 febbraio il Parlamento ucraino ha approvato il cosiddetto "Governo di fiducia nazionale", il primo ministro è diventato Jazenjuk.


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