MESSAGGIO RICEVUTO DA UN RAGAZZO DI ODESSA
Sono un cittadino di Odessa. Ieri abbiamo vissuto una vera tragedia. E' stata una delle tappe di un vero e proprio genocidio contro il popolo russo in Ucraina. Ad Odessa, da sempre la maggior parte della popolazione è di etnia russa e noi, loro discendenti non facciamo eccezione.
Io stesso ero lì e ho partecipato alla difesa della città dall’arrivo dei nazionalisti. Sono miracolosamente riuscito a sopravvivere solo perché la polizia non mi ha fatto entrare nella Casa dei Sindacati e mi ha portato fuori dalla zona dei "combattimenti". Hanno ucciso i miei compagni, abitanti da sempre di Odessa. Sono morti di una morte orribile. Con grida di "Brucia russo!" hanno lanciato bottiglie molotov. Coloro che hanno cercato di correre fuori, sono state uccisi da armi da fuoco o finiti con bastoni e barre di acciaio.
Non mi fermerò di ripetere: non c'erano agenti russi! Non c’'erano soldati russi! C'erano semplici ragazzi di Odessa che si opponevano all'Orda! Vi sono grato dato che probabilmente siete una delle poche figure europee che pubblicamente chiarisce tutti gli eventi in Ucraina dal lato corretto.
Se avete bisogno di qualche prova, cercherò di fornirvela. Per favore aiutateci. Scrivo queste parole letteralmente in lacrime. Siamo aggrappati alla speranza. Io non credo nelle voci che questo è un genocidio contro la popolazione russa, ma ieri l’ho vissuto personalmente.
Aiutateci, ci stanno massacrando.
Sono un cittadino di Odessa. Ieri abbiamo vissuto una vera tragedia. E' stata una delle tappe di un vero e proprio genocidio contro il popolo russo in Ucraina. Ad Odessa, da sempre la maggior parte della popolazione è di etnia russa e noi, loro discendenti non facciamo eccezione.
Io stesso ero lì e ho partecipato alla difesa della città dall’arrivo dei nazionalisti. Sono miracolosamente riuscito a sopravvivere solo perché la polizia non mi ha fatto entrare nella Casa dei Sindacati e mi ha portato fuori dalla zona dei "combattimenti". Hanno ucciso i miei compagni, abitanti da sempre di Odessa. Sono morti di una morte orribile. Con grida di "Brucia russo!" hanno lanciato bottiglie molotov. Coloro che hanno cercato di correre fuori, sono state uccisi da armi da fuoco o finiti con bastoni e barre di acciaio.
Non mi fermerò di ripetere: non c'erano agenti russi! Non c’'erano soldati russi! C'erano semplici ragazzi di Odessa che si opponevano all'Orda! Vi sono grato dato che probabilmente siete una delle poche figure europee che pubblicamente chiarisce tutti gli eventi in Ucraina dal lato corretto.
Se avete bisogno di qualche prova, cercherò di fornirvela. Per favore aiutateci. Scrivo queste parole letteralmente in lacrime. Siamo aggrappati alla speranza. Io non credo nelle voci che questo è un genocidio contro la popolazione russa, ma ieri l’ho vissuto personalmente.
Aiutateci, ci stanno massacrando.
3 maggio 2014
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