lunedì 12 maggio 2014



Commento del Ministero degli Esteri della Russia in relazione al Referendum nelle regioni ucraine di Donezk e Lugansk

L’11 maggio nelle regioni ucraine di Donezk e Lugansk si è tenuto un referendum.
 
Nonostante i tentativi da parte delle autorità di Kiev di disturbare il voto, compreso l'uso contro la popolazione civile da parte di paramilitari armati con armi pesanti, di nazionalisti radicali e dell’esercito, che hanno provocato vittime, i residenti di queste regioni hanno fatto registrare un’affluenza particolarmente attiva.

I risultati preliminari dello scrutinio mostrano in modo convincente il vero atteggiamento dei cittadini delle regioni di Donezk e Lugansk  che hanno il diritto, in  autonomia, di prendere decisioni su questioni di vitale importanza per loro. Noi crediamo che l'attuazione del risultato del referendum dovrebbe avvenire nel quadro del dialogo tra Kiev, Donezk e Lugansk.

Ribadiamo la necessità di iniziare immediatamente un ampio dibattito in Ucraina sul futuro della sua struttura statale che coinvolga tutte le forze politiche e le regioni del paese. Questo si inserisce pienamente negli sforzi della comunità internazionale, riflessi nella dichiarazione di Ginevra del 17 aprile e la "road map" suggerita dal Presidente della Svizzera, il Presidente dell'OSCE D. Burkhalter

Stiamo aspettando dalle autorità di Kiev una reale azione e non dichiarazioni di intenti generali, incontri veloci ed efficienti con i rappresentanti delle regioni del Sud e dell'Est dell'Ucraina che porterebbero alla stabilizzazione della situazione nel paese. Purtroppo le autorità di Kiev continuano a dimostrare una delinquenziale mancanza di volontà a dialogare con il suo popolo.


12 maggio 2014




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