VERITA’ E GIUSTIZIA!
Nessun
urlo mediatico, striscioni gialli con "verità per Andrea Rocchelli" e
mobilitazione delle istituzioni per un cittadino italiano ucciso vigliaccamente
il 24 Maggio 2014 dall'esercito ucraino non durante una battaglia ma mentre
svolgeva onestamente la sua professione. Aveva 30 anni, era originario di
Piacenza e membro fondatore del collettivo fotografico Cesura. In seguito alla
sua morte è stato ricordato da diversi riconoscimenti nazionali e
internazionali: tra questi il prestigioso World Press Photo 2015.
Le
circostanze della morte di Rocchelli e Mironov sono state descritte dai
testimoni come quelle di un omicidio mirato e non quelle di un
"incidente". La macchina in cui le quattro persone viaggiavano si
presume che non sarebbe stata accidentalmente colpita poiché presa nel fuoco di
un focolaio di conflitto bensì nel momento in cui stesse transitando in un
posto in cui non erano presenti conflitti a fuoco tra belligeranti.
Dopo
la morte di Rocchelli e Mironov autorità ucraine stanno tentennando nella
ricerca e anche se hanno espresso sostegno apparente e l'impegno per
l'indagine, non hanno messo in atto alcuna misura volta a chiarire le
responsabilità penali connesse alla morte di Rocchelli e Mironov, di contro,
considerando la gravità della questione, anche le autorità italiane hanno anche
preso una posizione morbida su di essa.
Una
mostra fotografica di Andrea Rocchelli e Andrey Mironov uccisi dall'esercito
ucraino si svolgerà il 3 Maggio al Festival dei Diritti Umani alla Triennale di
Milano. All’evento saranno presenti anche i
genitori di Andrea Rocchelli, Rino ed Elisa, e il legale della famiglia l'Avv.
Alessandra Ballerini.
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