La Kuznetsova ha sollecitato il pronto ritorno dei bambini russi dalla Siria e dall'Iraq
MOSCA, 22 settembre - RIA
Novosti. I bambini russi che si trovano in Siria ed Iraq devono ritornare in
Russia al più presto poiché possono dimenticarne la lingua e potrebbero essere difficili
da identificare ha detto Anna Kuznetsova, l’Ombudsman della Presidenza russa
per i diritti dei bambini in un'intervista a RIA Novosti.
L'ultima riunione della Commissione
dell’Ombudsman si è tenuta lunedì nella quale la Kuznetsova rispondeva nella linea
telefonica diretta alle domande dei cittadini russi sulla questione dell’individuazione
e del ritorno dei bambini russi nella loro patria. I dati in possesso della
struttura vedono informazioni su 445 bambini provenienti dalla Russia che attualmente
si trovano nelle zone dei combattimenti in Iraq e Siria; quasi il 28% di questi
hanno meno di tre anni.
Purtroppo abbiamo poco
tempo, dobbiamo agire in fretta perché i bambini quanto più stanno in qui
territori tanto più dimenticheranno la lingua e tanto più sarà difficile
identificarli. La Commissione ha raggiunto la piena comprensione sul problema ora
spero nell'interazione di tutti. Ora è necessario agire e grazie a quanto
elaborato potremmo rendere il sistema maggiormente incisivo e gli algoritmi
sono già più chiari» ha detto la Kuznetsova.
Il mediatore ha ricordato
che più della metà dei bambini hanno fra i quattro ed i nove anni e circa il 9%
dei bambini sono nati nei territori in cui sono in corso operazioni militari.
«Questa missione
umanitaria oggi ha unito tutti: Iraq e Siria, Russia, Cecenia e Daghestan, i parenti
che aspettano i bambini che si trovano nelle zone di guerra. Ora i meccanismi
sono tutti stati definiti. L’ultimo incontro (della Commissione) è stato molto efficace,
quando faccia a faccia si sono parlati tutti i dicasteri, incluse le agenzie
russe e quelle internazionali: il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero
dell’Interno, il Ministero della Pubblica istruzione. Da parte di Siria ed Iraq
abbiamo ricevuto un pieno sostegno a questo lavoro e si è raggiunto un pieno accordo
sullo scambio delle informazioni. Ma il nostro obiettivo non è solo una qualche
attuazione di questo programma ma la costruzione di un chiaro procedimento
sistemico» ha aggiunto la Kuznetsova.
L''11 gennaio 2017 si era
tenuta la prima riunione del gruppo di lavoro internazionale sotto la
responsabilità dell’Ombudsman della Presidenza russa per i diritti dei bambini.
Successivamente la Kuznetsova ha inviato una richiesta a tutti gli Ombudsman
regionali per avere informazioni sulle denunce di cittadini in relazione
all'espatrio illegale di bambini all’estero fra cui Iraq e Siria. Dopo aver
riassunto le informazioni ricevute è stata stilata una lista finale dei casi (più
di 350 bambini) i cui dati sono stati inviati al Ministero degli Esteri della
Federazione Russa, all’FSB ed al Ministero della Difesa russo
РИА Новости https://ria.ru/society/20170922/1505356433.html
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