A
Mosca sono state apprese con perplessità le dichiarazioni del rappresentante
speciale USA per l'Ucraina K. Volker che ha respinto l'iniziativa della Russia
di istituire una missione ONU per proteggere gli osservatori dell'OSCE sulla
linea di contatto in Donbass con il pretesto che ciò «preserverà l'esistenza
delle cosiddette repubbliche popolari che non trovano posto nella legislazione
ucraina o negli accordi di Minsk».
È
necessario ricordare che sotto gli accordi di Minsk si trovano le firme dei
rappresentanti della DNR e LNR, che sono parti su base paritaria con Kiev. Una
domanda ragionevole sorge, K. Volker ha letto tutti i documenti a fondamento degli
accordi sulla composizione ucraina sui quali sembra sia impegnato. O per gli
Stati Uniti gli osservatori dell'OSCE che si trovano in Ucraina per il quinto
anno sono "illegali", perché non si parla nemmeno di loro nella
legislazione di questo paese?
Intervenendo
sugli accordi di Minsk K. Volker sta effettivamente lavorando per distruggerli.
Questo è precisamente l'obiettivo del concetto di piena occupazione del
territorio della DNR e LNR da parte dei cosiddetti «pacificatori» ONU,
l'istituzione in loco di un'amministrazione civile-militare internazionale con
il successivo trasferimento forzato del Donbass alle autorità di Kiev senza
fornire alla regione uno status speciale e garantire la sicurezza della sua
popolazione, come concordato a Minsk.
Il
signor Volker non è meno attivo nel chiedere una maggiore pressione sulla
Russia attraverso le sanzioni, il che è completamente estraneo al suo mandato. Apparentemente
sta cercando di sostituire in questo campo il senatore americano J. McCain, di
cui è stato uno stretto collaboratore. Dimostrando
costantemente un aggressivo spirito anti-russo ed un vigoroso sostegno alle
aspirazioni revaniste del regime di Kiev nei confronti del Donbass, sostenendo
un incremento delle consegne di armi distruttive a Kiev, il rappresentante
speciale degli Stati Uniti non sta chiaramente aiutando a risolvere il
conflitto causato dal colpo di stato in Ucraina nel 2014 con il sostegno di
Washington.
12 ottobre 2018
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