Di fronte all'epidemia di
coronavirus, gli eterni racconti sulla "umanità delle democrazie
liberali" e sulla "solidarietà europea" si sono dissolti come
fumo. Ma in aiuto all’Europa “unita” sono arrivati le “tiranne” Russia, Cina e
Cuba.
Durante
i cataclismi su larga scala, non muoiono solo le persone, ma anche le
istituzioni - ed il coronavirus è già riuscito a dimostrare di essere in grado
di lanciare le sfide più serie ed audaci. E non sarà un'esagerazione dire che
ora l'infezione da coronavirus infetta non solo la popolazione dell'Unione
europea che ne soffre gravemente, ma la stessa UE - come organizzazione, come
verticale burocratica, come sistema di valori, finalmente. Tutto questo ora giace
al caldo e respira con grande difficoltà.
Il
coronavirus, come è, ha attaccato dove c'era il sistema immunitario più debole,
nella sfera di quegli stessi "valori europei comuni". Improvvisamente
si è scoperto che decenni di propaganda, retorica, assicurazioni reciproche di
fratellanza e similari non servivano a nessuno. L'UE completamente inaspettata,
facilmente e come dire - da sola senza la minima resistenza o dibattito -, si è
nuovamente divisa in paesi separati, ognuno dei quali ha iniziato a decidere
come affrontare l'epidemia, quali confini chiudere contrariamente a tutti i
principi europei "sconfinati" e persino strappare ad un confratello
europeo una risorsa preziosa. Proprio con questo è collegato un grande scandalo!
In
Italia - oltre cinquantamila infetti e un'epidemia non ha nemmeno raggiunto il
suo picco, un paese quasi al collasso. Nella Repubblica Ceca - meno di mille
ammalati. La Cina invia aiuti umanitari in Italia - 680mila mascherine e
respiratori necessari che ora in Italia sono come l'aria ed il pane. Il carico
attraversa la Repubblica Ceca e ... impropriamente viene sequestrato. Tipo: "Ne
abbiamo bisogno". Il quotidiano italiano Repubblica può solo esclamare
impotente: "Questo è un caso molto
grave di mancanza di solidarietà nella politica europea". E ad essere
onesti: questa è una banale rapina, sciacallaggio ed illegalità.
Dove
siete innumerevoli burocrati europei di tutte le vostre commissioni e consigli?
Perché non avete gettato tutte le forze e le risorse libere per combattere il
flagello: la produzione di maschere, la ventilazione meccanica, l'invio di
medici e volontari al centro della pandemia? Il silenzio. E vediamo come non
solo lo spirito dell’ "Europa unita" sia rimasto nel passato, ma il
suo sistema di gestione si sia rivelato essere una finzione completa. Governi
nazionali - sì, hanno reagito rapidamente. Bruxelles invece si è rivelata una
sorta di analogo della Società delle Nazioni prima della seconda guerra
mondiale - un gruppo di persone mute e impotenti.
Nessuna
solidarietà, in assoluto, non hanno dimostrato i partner della NATO, mentre gli
Stati Uniti - inoltre, si hanno fatto non meglio della Repubblica Ceca: nel bel
mezzo dell'epidemia, quando i cadaveri erano già stati rimossi dai camion, hanno privato l'Italia di 500mila test per
il virus. E l'hanno portati via in aereo. "Ne abbiamo bisogno"» E voi - crepate.
Oh,
dove sono le squadre degli operatori medici, dove già un quinto di loro sono
fuori servizio essendo stato infettato dal coronavirus ?! Sì, ogni paese potrebbe
almeno inviare 50 persone - studenti di medicina, inservienti, medici in
pensione - potrebbero salvare migliaia di vite in Italia. Dopotutto non è stato
nello stesso momento che il virus ha colpito tutti i paesi del mondo con la stessa
forza: qualcuno sta solo aspettando in fila e l'Italia è già sfinita in una
lotta ineguale con centinaia di vittime al giorno.
E
ora - beh, chi avrebbe mai pensato ?! - medici cubani volano in Italia. E “il
Ministero della Difesa della Federazione Russa sta inviando un gruppo di
specialisti nel campo dell'epidemiologia e della virologia in Italia, circa 100
persone che hanno una vasta esperienza pratica nella lotta alla diffusione
delle infezioni virali, eliminando la difficile situazione epidemiologica e
organizzando la disinfezione di edifici, strutture e sistemi di aspirazione
dell'acqua. La maggior parte di essi è esperta nel settore, è stata
direttamente coinvolta nell'eliminazione dei focolai di peste suina africana,
antrace, sviluppo di un vaccino contro l'Ebola e vaccini contro la peste. Agli
specialisti russi vengono fornite le attrezzature moderne necessarie,
attrezzature speciali e preparazioni mediche” scrive l'esperto militare Vladislav Shurygin.
Fino
a poco tempo fa, soprattutto l'Ucraina ha avuto la possibilità di scoprire con
grande stupore cosa sono la "solidarietà europea" ed il
"sostegno": come non ricordare l'anno 2014, quando l'esercito ucraino
cuoceva nella caldaia (di Debal’cevo, Donbass ndt) "proteggendo
l'Europa", tutto ciò che l'Europa ha fatto per aiutarla è stato ricevere un
paio di centinaia di giubbotti antiproiettile dismessi dal Regno Unito. Ma ora
tutto è molto più interessante: gli europei (più precisamente, le loro giovani
generazioni, che sono già cresciute nella UE) si conosceranno nuovamente l'un
l'altro, e "quante meravigliose scoperte” sta preparando questa epidemia!
Il
progetto di un'identità "paneuropea" sovranazionale resisterà a questi
test? Quasi certamente no. Vediamo un incredibile egoismo, un "io non c’entro
niente e non voglio sapere niente” in quella parte del mondo che ama insegnare
a tutti i diritti umani e la moralità. All'improvviso niente più UE e tutti gli
europei sono fuggiti nuovamente sotto la protezione delle loro frontiere.
Come
potranno, dopo tutto questo, guardarsi negli occhi? "Non trarrò
conclusioni politiche adesso, ma ci siamo resi conto che non esiste solidarietà
internazionale o europea, tutte queste erano fiabe su carta", ha affermato
il presidente della Serbia, Aleksandr Vučić, scioccato dall'impossibilità di
acquistare almeno qualcosa dall'elenco delle forniture mediche dalla UE. Anche
in Italia questo è perfettamente compreso. Anche il resto dei paesi - per lo
più poveri, dove non ci sono sufficienti sistemi di ventilazione meccanica, né
una rete sviluppata di ospedali come la Romania o la Bulgaria - rimane da
capire.
E
cosa succederà dopo la pandemia? I burocrati europei strisceranno fuori dai
loro comodi buchi e si siederanno di nuovo alla guida di quelli che hanno
lasciato al loro destino? O tutti i paesi d'Europa se li toglieranno di dosso e
inizieranno a ricordarsi l’uno l’altro, appassionatamente, le recenti offese ?
Grigorij Ignotov
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