Nell'articolo,
il presidente della Russia ha invitato a mantenere e migliorare il sistema di
relazioni internazionali del dopoguerra
MOSCA,
18 giugno /ТАSS/.
I sostenitori della revisione delle circostanze
dello scoppio della seconda guerra mondiale minano le basi dell'intera
struttura dell'attuale Europa. Questa opinione è stata espressa dal Presidente
russo Vladimir Putin nel suo articolo sulla storia della seconda guerra
mondiale. L'articolo è stato pubblicato sulla rivista National Interest in
inglese, venerdì la versione russa sarà pubblicata sul sito web del Cremlino.
“Sfortunatamente questo dimostra una politica
deliberata volta a distruggere l'ordine mondiale del dopoguerra, la cui
creazione è stata una questione di onore e responsabilità degli stati, un certo
numero di rappresentanti hanno votato oggi per questa falsa risoluzione",
scrive il leader russo, commentando i passi dei singoli politici europei. Putin
spiega che intende la risoluzione adottata dal Parlamento europeo il 19
settembre del 2019, i cui autori e sostenitori stanno effettivamente cercando
di equiparare l'URSS alla Germania nazista.
"Coloro che hanno deliberatamente messo
in discussione questo consenso [del dopoguerra] stanno minando le basi stesse
dell'Europa del dopoguerra", ha scritto il Presidente russo.
Come notato da Putin, il moderno sistema di
relazioni internazionali è uno dei risultati più importanti della seconda
guerra mondiale e gli attuali leader hanno il compito di garantirne il
mantenimento ed il miglioramento. "La creazione di un moderno sistema di
relazioni internazionali è uno dei risultati più importanti della seconda
guerra mondiale", afferma l'articolo. "Il nostro compito per tutti
coloro che si assumono la responsabilità politica e soprattutto i
rappresentanti delle potenze vittoriose nella seconda guerra mondiale, è
garantire che questo sistema sia mantenuto e migliorato", ha detto Putin.
Documenti militari
La Russia invita tutti i paesi ad
accelerare il processo di declassificazione degli archivi relativi al periodo
prebellico e della guerra ed è prontao per un'ampia cooperazione internazionale
in questo settore, ha affermato il presidente russo.
Ha
osservato come un certo numero di paesi "preferisce dimenticare gli
accordi firmati dai nazisti e dai politici occidentali, per non parlare della
valutazione giuridica o politica di questo tipo di cooperazione, incluso il
tacito consenso - o addirittura il rapporto diretto - di alcuni politici europei
con i piani barbari dei nazisti ".
"Noi non sappiamo se ci
siano" protocolli "segreti o allegati agli accordi che un certo
numero di paesi hanno concluso con i nazisti", ha sottolineato Putin.
"L'unica cosa che rimane per noi è credere sulla loro parola". In
particolare i materiali relativi ai negoziati anglo-tedeschi non sono ancora
declassificati. "A questo proposito esortiamo tutti i paesi ad accelerare
il processo di declassificazione degli archivi e la pubblicazione dei documenti
precedentemente sconosciuti relativi al periodo prebellico e postbellico,
analogamente a quanto ha fatto la Russia negli ultimi anni", ha affermato
il leader russo, osservando che la Federazione Russa era pronta per un'ampia
cooperazione e progetti di ricerca congiunti che coinvolgono gli storici.
Come ha sottolineato il Presidente,
non ci sono documenti d'archivio che dimostrano che l'Unione Sovietica ha
considerato la possibilità di un suo preventivo attacco alla Germania, non
esistono.
"Molti nuovi materiali
recentemente scoperti o declassificati sono stati utilizzati anche nella
preparazione di questo articolo. A questo proposito, posso con tutta la
responsabilità dichiarare: non ci sono documenti d'archivio che possono confermare
il sospetto che l'Unione Sovietica aveva intenzione di iniziare una guerra
preventiva contro la Germania", scrive il leader russo.
Secondo la sua testimonianza il
comando delle forze armate sovietiche era davvero guidato dalla dottrina che -
in caso di aggressione - implicava un rapido respingimento, da parte dell’Armata
Rossa, delle azioni del nemico ed portare un'offensiva" sul territorio
nemico". "Tuttavia, tali piani strategici non implicavano alcuna
intenzione di attaccare per primi la Germania", ha detto Putin.
Il Presidente ha sottolineato che l'Unione
Sovietica e l'Armata Rossa hanno dato un contributo decisivo alla sconfitta
della Germania nazista durante la seconda guerra mondiale, nonostante chi cerchi,
al giorno d’oggi, di dimostrare il contrario.
"L'Unione Sovietica e l'Armata Rossa, nonostante
qualcuno cerchi di dimostrare oggi il contrario, hanno dato il principale e
decisivo contributo alla sconfitta del nazismo", ha detto il capo dello
stato russo. Putin ha osservato che "stiamo
combattendo per una verità autentica, non verniciata con il bianchetto su
questa guerra".
Manifestazioni
di revisionismo
Le
manifestazioni di revisionismo storico in Occidente, riguardo l'esito della
seconda guerra mondiale, sono pericolose perché distorcono gravemente e
cinicamente la comprensione dei principi di sviluppo pacifico stabiliti nelle
conferenze di Jalta e di San Francisco (California), ha detto Putin.
"Il
revisionismo storico, principalmente sul tema della seconda guerra mondiale e
dei suoi risultati, le manifestazioni di cui stiamo ora assistendo in
Occidente, sono pericolosi perché distorgono grossolanamente e cinicamente la
comprensione dei principi di sviluppo pacifico stabiliti nelle conferenze di Jalta
e San Francisco", scrive il Presidente .
Tutti
i principali paesi del mondo, in un modo o nell'altro, furono responsabili
dello scoppio della seconda guerra mondiale, non è giusto affermare che l’unica
ragione sia stata il patto Molotov-Ribbentrop, ha detto Putin.
"La
seconda guerra mondiale non è accaduta all'improvviso, non è iniziata
inaspettatamente o senza cause <...> E’ stato il risultato di una serie
di tendenze e fattori nella politica mondiale di quel tempo", scrive il
leader russo. Secondo Putin i principali fattori che
"hanno predeterminato la più grande tragedia nella storia dell'umanità
sono stati l'egoismo degli stati, la codardia, la politica di conciliazione con
l'aggressore che stava guadagnando forza, nonché la riluttanza delle élite
politiche a cercare un compromesso".
"Per
questo motivo è ingiusto affermare che due giorni di visita a Mosca del
ministro degli esteri [Joachim Von] Ribbentrop fu la principale causa della Seconda
guerra mondiale. Tutti i principali paesi sono in una certa misura responsabili
del suo inizio. Ognuno di loro ha commesso errori fatali, la presunzione di
credere che solo se stesso sarà in grado di superare con l’astuzia gli altri, avere
vantaggio unilaterali solo per se stessi o di rimanere fuori dal disastro
mondiale imminente", ha sottolineato Putin.
"E
questa miopia, il rifiuto di creare un sistema di sicurezza collettiva è costata
milioni di vite umane e enormi perdite", ha sottolineato il Presidente
russo.
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