martedì 14 marzo 2023

Sulle lettere del Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ai vertici dell'ONU e dell'OSCE sulla situazione della persecuzione della Chiesa ortodossa canonica in Ucraina


 

COMUNICATO STAMPA

 

Il 14 marzo il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov ha inviato una lettera al Segretario Generale dell'ONU Guterres, al Segretario Generale dell'ONU Körösi, al Presidente in carica dell'OSCE B. Osmani e al Segretario Generale dell'OSCE H. Schmid, richiamando l'attenzione sulle flagranti violazioni dei diritti universali e costituzionali dei credenti ortodossi in Ucraina. Queste violazioni si basano sulla politica repressiva del regime di Kiev che mira a distruggere la Chiesa ortodossa ucraina (UPC). Le lettere citano numerosi fatti di persecuzione della Chiesa ortodossa canonica: il considerevole sequestro delle chiese della UPC e la liquidazione illegale e forzata delle loro congregazioni con il pretesto di presunti trasferimenti volontari in un'altra giurisdizione, le cosiddette misure restrittive ("sanzioni") contro i vescovi della Chiesa ortodossa canonica, la privazione della cittadinanza ucraina da parte di alcuni dei suoi vescovi e la pressione morale e fisica su sacerdoti e parrocchiani. Lavrov considera le azioni delle autorità ucraine come una grave violazione dei diritti e della discriminazione dei cristiani ortodossi in Ucraina, che contravviene a una serie di documenti legali internazionali universalmente riconosciuti - la Carta delle Nazioni Unite, la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, la Dichiarazione sull'eliminazione di tutte le forme di intolleranza e discriminazione basate sulla religione o sul credo e altri. La recente decisione delle autorità di Kiev di sfrattare i monaci dal Monastero della Grotta di Kiev è considerata dal Ministro come un tentativo di privare la Chiesa ortodossa canonica di uno dei suoi principali santuari con pretesti inverosimili e con la repressione. Questo è essenzialmente l'apice della persecuzione dell'Ortodossia canonica in Ucraina.

Il ministro degli Esteri russo ha esortato i leader internazionali a dare una valutazione di principio alle azioni illegali del regime ucraino contro l'UPC, a chiedere a Kiev di fermare l'arbitrio e la repressione contro la Chiesa ortodossa canonica, di rispettare rigorosamente gli obblighi dell'Ucraina secondo i documenti internazionali universalmente riconosciuti e di non permettere lo sfratto forzato dei monaci dalla Pecherskaja Lavra di Kiev.

 

https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1857966/

 

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