giovedì 7 febbraio 2013


 

CINA E GIAPPONE SONO STATI AGGIUNTI ALLA LISTA UFFICIALE DEI PAESI CHE FORMANO IL TERRITORIO CANONICO DELLA CHIESA ORTODOSSA RUSSA

 

 

Mosca. 6 febbraio. Interfax - Cina e Giappone fanno parte del territorio canonico del Patriarcato di Mosca, così riporta la nuova formulazione dello statuto.

Il documento è stato adottato dal Consiglio dei Vescovi, tenutosi a Mosca il 02-05 febbraio, e pubblicato Martedì sul sito web della Chiesa russa.

Gli Stati sono anche classificati quale territorio canonico della Chiesa ortodossa russa la Russia, l’Ucraina, la Bielorussia,la  Moldavia, l’Azerbaigian, gli Stati Baltici, le Repubbliche dell’sia centrale (tutti i paesi tranne la Cina e il Giappone, erano già inclusi nella precedente versione dello statuto).

L'attività pastorale della Chiesa russa in Cina è iniziata nel XVII secolo, quando arrivò a Pechino il sacerdote russo Maksim Leontiev. Nel 1713 è stata fondata la Missione russa spirituale in Cina. Atti dei missionari russi ortodossi entrato nell'ambiente cinese. L’Ortodossia è entrata in Cina attraverso le fatiche dei missionari russi.

Il 23 Novembre 1956 con decisione del Santo Sinodo tutti gli edifici di culto ortodossi in Cina erano stati trasferiti sotto l'autorità canonica della Chiesa ortodossa cinese, alla quale era stata concessa l'autonomia con l'approvazione del Patriarca di Mosca e di Primate di tutta la Russia.
Il Sinodo della Chiesa ortodossa russa nel 1997 aveva constatato l’inesistenza di un primate della Chiesa ortodossa autonoma cinese in Cina, fino alla sua elezione la Chiesa di Cina veniva posta, secondo i canoni ortodossi, sotto tutela canonica del suo gregge dal Patriarca di Mosca e di tutta la Russia

Anche il Cristianesimo in Giappone è stato portato dai missionari russi.

L’inizio della presenza della missione ortodossa russa in Giappone è data dall'apertura di un Consolato russo nel paese nel 1859 e la nomina del console Iosif Goshkevič, primo console russo a Hakodate. Con lui arrivò il medico e un sacerdote ortodosso Vasilij Machov per la cura del personale consolare. A causa della malattia del padre Vasilij fu costretto a tornare in patria nel 1860 e al suo posto fu chiamato il nuovo chierico, che divenne il futuro missionario “Ugale agli Apostoli” Nikolaj (Kasatkin).

06.02.2013 

 

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