giovedì 12 dicembre 2013

 

Le priorita’ della Russia secondo Vladimir Putin

 

Il 12 dicembre il presidente Vladimir Putin ha rivolto all’Assemblea Federale il suo tradizionale messaggio nel quale ha delineato i principali obiettivi della societa’ e dello Stato per i prossimi anni. In realta’ il messaggio presidenziale era indirizzato a tutta la societa’. Vladimir Putin ha indicato le priorita’ per l’ulteriore sviluppo del paese.

 


 

Il messaggio e’ stato pronunciato il giorno in cui ricorrono 20 anni dell’approvazione della Costituzione della Russia, per tanto il presidente ha voluto sottolineare l’importanza particolare della Legge Fondamentale. Al tempo stesso ha rilevato che il processo costituzionale non puo’ essere considerato definitivamente terminato. Talvolta occorre anche apportare degli emendamenti. Vladimir Putin ha auspicato una maggiore concorrenza politica, l’adeguamento delle amministrazioni locali alle esigenze dell’epoca e del buon senso, nonche’ un’ampia discussione sui principali problemi. Questi processi dovranno essere supportati anche da una nuova legge sul controllo civico. Un’ampia porzione del messaggio e’ stata dedicata alle questioni sociali e al problema della migrazione che preoccupa milioni di cittadini russi. Putin ha detto in particolare:

La mancanza della debita regolamentazione in questo campo non solo conduce alla deformazione della struttura dell’occupazione, ma crea anche squilibri nella sfera sociale, provoca conflitti etnici e aggrava il problema della criminalita’. Dobbiamo regolamentare le modalita’ di ingresso in Russia dei cittadini stranieri senza visto.

La platea ha accolto con applausi la proposta del presidente di vietare l’ingresso in Russia a coloro che violano le regole della permanenza nel paese.

Putin ha prestato un’attenzione particolare alla situazione internazionale e alla partecipazione della Russia alla soluzione dei problemi esistenti in questo campo. Il presidente ha invocato il rispetto incondizionato dei principi del diritto internazionale.

Ultimamente siamo testimoni di come i tentativi di imporre ad altri paesi un modello di sviluppo presuntamente piu’ progressivo conducano in realta’ al regresso e allo spargimento di sangue. Cosi’ e’ stato nel Medio Oriente, in Africa settentrionale, in Siria. Nel caso della Siria, per il momento, si e’ riuscito a evitare l’ingerenza armata dall’esterno. In questo caso il contributo della Russia e’ stato notevole.

Il presidente ha dichiarato che e’ necessario continuare a cercare la soluzione che possa garantire sia lo sviluppo del programma dell’Iran per l’uso pacifico dell’energia nucleare, sia la sicurezza dei paesi della regione, compreso Israele. Putin ha ricordato che proprio il programma nucleare iraniano e’ stato usato come pretesto principale per il dispiegamento dei sistemi di difesa missilistica nei paesi dell’Est europeo. Secondo il presidente, questi sistemi soltanto a parole sono di tipo difensivo. Per garantire la sicurezza della Russia e mantenere la parita’ delle forze nel mondo, all’ammodernamento delle forze armate della Russia saranno destinate delle cifre astronomiche. “Nessuno deve illudersi sulla possibilita’ di conseguire la supremazia militare sulla Russia. Non lo permetteremo mai”, - ha detto il presidente.

Putin ha dichiarato che i progetti dell’integrazione eurasiatica saranno realizzati, rilevando che la Russia e’ pronta a continuare a lavorare al fine di ravvicinamento tra l’Ucraina e l’Unione doganle, se Kiev avra’ questo desiderio. Ancora prima di quanto sta accadendo oggi nella capitale ucraina questo paese si era detto interessato a partecipare in una certa misura al processo di integrazione.

Non stiamo cercando di imporre nulla a nessuno, ma se i nostri amici vogliono lavorare congiuntamente, noi siamo disposti a continuare questo lavoro a livello di esperti.

Per quanto riguarda le priorita’ della politica interna, Vladimir Putin ha rilevato in modo particolare lo sviluppo della Siberia e dell’Estremo Oriente.

Il presidente si e’ soffermato anche sulle cause interne del rallentamento dell’economia invocando un balzo tecnologico da effettuare sulla base dello sviluppo della scienza e dei settori diversi da quelli delle materie prime.

Riassumendo il Decimo Messaggio del Presidente all’Assemblea Federale possiamo dire che nei prossimi anni lo Stato russo rimarra’ uno Stato sociale con una politica estera ben definita, aperto alla societa’ fondata sui valori tradizonali, e che cerca di diversificare la sua economia e di salvaguardare i suoi interessi globali.
 
 
 
 

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