venerdì 18 aprile 2014

МИД России
Ministero degli Esteri della Federazione Russa
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Commento del Dipartimento Stampa e Informazione del MID della Russia nel contesto dell’incontro a Ginevra sulla crisi ucraina


Sonora da Washington la deludente valutazione della riunione tenutasi il 17 aprile dei rappresentanti di Russia, Stati Uniti, Ucraina ed Unione europea. La parte americana ancora una volta tenta ostinatamente a cancellare le azioni delle attuali autorità di Kiev che hanno intrapreso una violenta repressione delle proteste nelle regioni del sud-est che esprimono una legittima indignazione agli attacchi ai loro diritti. La colpa per la crisi ucraina ed il suo aggravamento viene irragionevolmente imposta sulla Russia nonostante il fatto che le conversazioni era a Ginevra siano avvenute in un cliché di lavoro senza stampo propagandistico.


Oltre a ciò, in alcune dichiarazioni dei funzionari statunitensi suonava una nota da ultimatum, cercando di minacciarci con nuove sanzioni il che è totalmente inaccettabile. L'impressione è che il linguaggio delle sanzioni stia sempre più sostituendo per Washington il normale linguaggio della diplomazia.


A questo proposito vorremmo sottolineare come a Ginevra si sia discusso la situazione esclusivamente interna all’Ucraina. Questo si evince chiaramente nella dichiarazione concordata di Ginevra che prevede misure concrete per risolvere la situazione, compreso il disarmo dei gruppi armati illegali, il rilascio degli immobili occupati abusivamente e delle strade, l’amnistia per i manifestanti.


Ovviamente, quando si parla di disarmo, abbiamo in mente prima di tutto la confisca delle armi ai militanti del “Settore di Destra" e agli altri gruppi filo-fascisti che hanno partecipato al colpo di Stato di febbraio a Kiev. Quegli stessi sostenitori del "Majdan" devono prima liberare le istituzioni del Governo occupate e gli altri edifici della capitale ucraina e delle regioni occidentali.


Il significato della riunione di Ginevra era inviare un chiaro segnale a Kiev allo scopo di stabilizzare la situazione, che può stabilizzarsi solamente attraverso il dialogo costruttivo con le regioni, in particolare quelle dove maggioritari sono i residenti di lingua russa, il cui parere per il Governo centrale è arrivato il tempo di ascoltare. Questo si riferisce perfettamente alla riforma costituzionale che da lungo tempo dovrebbe essere inclusiva, trasparente e responsabile.


Ci aspettiamo che la reale attività dei nostri partner ucraini e stranieri nel contesto delle decisioni adottate congiuntamente a Ginevra saranno maggiormente corrispondenti ai contenuti dell’accordo.

18 aprile 2014


 

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