sabato 12 aprile 2014



Commento del Ministero degli Esteri della Russia sulla situazione in Ucraina

La s
ituazione che si sviluppa con la preparazione della riunione quadripartita (Unione Europea, Russia, Stati Uniti e Ucraina) ha lo scopo di identificare gli approcci per la soluzione della crisi ucraina, richiede una serie di precisazioni.

Da un lato, Washington, Bruxelles e le altre capitali europee invitano ad organizzare questo incontro appena possibile. Assicuriamo una solida impostazione volta ad un lavoro costruttivo. Noi percepiamo questo positivamente, nonostante teniamo anche in considerazione l’ambiguità dell’esperienza del dialogo esistente con i partner.

Contemporaneamente il suono di dichiarazioni allarmanti indica che l'atteggiamento dichiarato di lavorare in modo costruttivo può incrociarsi con azioni in senso opposto. Hanno richiamato l’attenzione ciò che è seguito la conversazione telefonica fra il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama e la Cancelliera delle Germania federale Angela Merkel, laddove la Casa Bianca ha rilasciato una dichiarazione che "in caso di escalation ci si deve preparare per ulteriori sanzioni". E’ necessario sottolineare: l'escalation può solo ed esclusivamente essere risolta se lo decide Kiev che gode di un massiccio sostegno degli Stati Uniti e dell'Unione europea. Ed il fatto che possa contare sulla " benevolenza occidentale" è fuor di dubbio. In quale altro modo si può comprendere le minacce dell’uso delle forza di Kiev di iniziare l’assalto agli edifici occupati dai manifestanti a Donezk e Lugansk, le dichiarazioni della recita del ministro delle finanze A. Shlapaka in modo che non si supponga che il pacchetto della linea di aiuto all’Ucraina delle istituzioni finanziarie non verrà utilizzato per coprire il debito con "Gazprom" .

Recentemente il Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin ha inviato una dettagliata lettera ai leader dei diversi paesi europei nella quale ha confermato la nostra intenzione di proseguire nella flessibile ricerca di una soluzione reciprocamente accettabile sul "problema del gas", data la complessa situazione in cui l'Ucraina si trova. Noi in passato abbiamo fatto molto di più di altri per mantenere "a galla" il suo sistema economico allo scopo di impedirne il completo squilibrio finanziario. Molti destinatari non sono nemmeno riusciti a leggere il contenuto del messaggio di V. V. Putin prima che Washington abbia fatto sentire i propri commenti pubblici. Quando non basta leggere le lettere degli altri ma concedersi di farlo diventare un "destinatario byapassato" per rivelare pubblicamente il loro contenuto si è passati il confine del protocollo diplomatico.

Il Dipartimento di Stato non ha esitato a chiamare la posizione della Russia come una manifestazione di ricatto per aver chiesto per il commerci di gas con l'Ucraina a prezzi di mercato. Ma l'Ucraina deve acquistare il gas proprio con il bassissimo prezzo che è stato stabilito nel contratto attuale, firmato nel gennaio 2009 dal Governo ucraino, guidato dal partito "Patria" i cui rappresentanti ora capeggiano a Kiev. Al momento della firma nessun dubbio sulla sua natura di mercato era stato sollevato dalla parte ucraina.

A Kiev i responsabili parlano dell'importanza di "non privare l'Ucraina della possibilità di unirsi alla NATO." Mentre nelle conversazioni in pubblico i rappresentanti dei paesi occidentali, compresi i loro leader, assicurano il contrario, nessuno di loro corregge i colleghi ucraini nelle loro prese di posizione volte a realistiche aspirazioni sul "futuro politico-militare" di questo paese.

Nessuna reazione da parte dell'Occidente alla russofobia, agli appelli sciovinisti e estremisti che risuonano nella Verkhovna Rada per la distruzione da parte dei neonazisti degli uffici del Partito Comunista di Ucraina e per le atrocità in corso del "Settore di destra."

Alle Nazioni Unite, all'UNESCO, sui mercati internazionali di Ginevra e Vienna, in altri consessi multilaterali USA e UE iniettano l’isteria anti-russa - e tutto questo in parallelo con le richieste di de-escalation e gli appelli a noi a cooperare per risolvere la crisi ucraina. 

In queste condizioni, un possibile incontro a quattro deve inevitabilmente iniziare a discutere di ciò che si deve affrontare in relazione ad un approccio così distruttivo che ostacola il lavoro comune nell’interesse di normalizzare la situazione in Ucraina.

Oggi il compito principale di tutti coloro che desiderano il bene dell’Ucraina garantendo che le attuali autorità di Kiev realizzino le loro responsabilità verso il paese ed il popolo, di deve garantire il coinvolgimento di tutte le principali forze politiche del paese e di tutte le sue regioni in un accordo per soluzioni reciprocamente accettabili  dei problemi maggiormente difficili che stanno di fronte all’Ucraina. In questo caso, naturalmente, necessita un adeguato sostegno internazionale. Se il governo di Kiev si dirigerà verso una violenta repressione delle proteste regionali saranno indeboliti le prospettive di qualsiasi incontro e una cooperazione globale della crisi ucraina sarà compromessa. Questo deve essere ben compreso a Kiev, a Washington e nella capitali europee.

Proseguendo nella discussione sull’organizzazione della riunione quadripartita, procederemo dalla necessità di costruire la base di un quadro realistico e reciprocamente accettabile.



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