mercoledì 7 giugno 2017

MILLE CINQUECENTO PERSONE HANNO PARTECIPATO ALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO I BOMBARDAMENTI DELL’ESERCITO UCRAINO CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE






A DONEZK MILLE CINQUECENTO PERSONE HANNO PARTECIPATO ALLA MANIFESTAZIONE DI PROTESTA CONTRO I BOMBARDAMENTI DELL’ESERCITO UCRAINO CONTRO LA POPOLAZIONE CIVILE

Donezk, 6 giugno – DAN Circa 1500 persone sono scese oggi in strada a Donezk per protestare contro i bombardamenti dell’esercito ucraino che nel Donbass regolarmente uccide e ferisce la popolazione civile. La manifestazione si è svolta davanti al palazzo del Governo, nel centro della capitale della Repubblica. 

Gli abitanti tenevano le fotografie del bambino di 9 anni, Vladislav Zajchenko, che è stato gravemente ferito a causa di un bombardamento dell’esercito ucraino nella città di Donezk il 4 giugno scorso.

"Vogliamo aprire gli occhi della comunità mondiale a cui chiediamo di unirsi a noi intorno al problema e le sue soluzioni, ha detto in un'intervista con DAN il responsabile dell’Associazione "Giovane Repubblica” Nikita Kioshev. – Il povero Vlad è in ospedale, stiamo tutti pregando per lui, ma purtroppo, nessuna preghiera non potrà far ritornare in vita la madre, che è morta ed il bambino che a causa dei militanti di Kiev è rimasto senza mamma".

I partecipanti alla manifestazione scandivano lo slogan "Mondo, apri gli occhi". In questo modo la gente di Donezk ha cercato di attirare l'attenzione del mondo verso i crimini dei militari ucraini, che da più di tre anni rimangono impuniti per la morte di civili innocenti del Donbass.

L’iniziativa della manifestazione è stata presa dall’Associazione "Giovane Repubblica" e dall’attivista per i diritti umani Roman Troshin.

Ricordiamo che la sera del 4 giugno le forze armate ucraine hanno aperto il fuoco con i mortai sulle case del distretto Petrovskij di Donezhk. In conseguenza di ciò una donna è morta ed il figlio di otto anni è stato gravemente ferito. Come si è saputo più tardi il bambino ha riportato gravi ferite da esplosione, schegge nell’addome, nei fianchi e alle dita. Ora è sotto la stretta sorveglianza medica. Le sue condizioni sono gravi ma stabili. Solo negli ultimi due giorni sotto il fuoco ucraino otto persone sono rimaste ferite. Nei prossimi colloqui a Minsk, si dovrà discutere dell’aggressione di Kiev







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