«Non so come dire a Vladik che
la mamma non c’è più». «Antifascist» incontra la zia del bambino ferito a
Donezk – il 9enne Vlada Zajchenko
La sera del 4 giugno, grande festività ortodossa della
santissima Trinità, nel centro di Donezk è successa una tragedia. A causa di un
bombardamento del villaggio di Trudovskoe è morta a 37 anni, Tat’jana Zajchenko.
Suo figlio di 9 anni Vladislav è stato gravemente ferito. Una bomba di mortaio
è esplosa proprio davanti alla madre e al bambino, possibilità di sopravvivenza
per questa famiglia non c’era ….
Vlad ha subito un difficile intervento chirurgico, lo
stato del ragazzo, ad oggi, rimane molto grave. E ieri Tat’jana è stata sepolta.
Oggi «Antifascist» insieme con i volontari Andrej
Lysenko e Andrej Bardachev si è incontrato con la zia di Vlad. Ora sarà lei che
si occuperà della sua educazione. Ora la donna prepara la documentazione per l’affido.
Non ha figli suoi e quindi Vlad diventerà suo figlio. «Sì lui era come un figlio per me» - dice Elena, aggiustandosi nera
benda sulla testa. – «Io e mio marito l’abbiamo
cresciuto, Tanya doveva lavorare. Su noi si è abbattuta la disgrazia: il 3
giugno abbiamo sepolto con la nostra Tanja suo papà, il nonno di Vlad. E la quarta
persona della famiglia che non c’è più Tanja ...».
Elena è molto grata alle autorità della città di Donezk
per aver completamente preso su di sé i costi del funerale e del banchetto
funebre per Tanja, oltre al fatto che i migliori medici della Repubblica ora stanno
curando suo figlio. Il ragazzo non ha bisogno di nulla, tutti i farmaci sono a
disposizione.
- Credo che Vlad
ce la farà, lui ha il mio carattere: detto – fatto. Ho un combattente. Ho solo
una – come dirgli che la mamma non c'è più. Egli non lo sa ancora. Oggi sono
stata da lui, si chiede dov'è la mamma. E io rispondo che si trova in un altro
ospedale. Non so come gli dirò la verità, proprio non lo so - piange Elena.
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