venerdì 2 novembre 2018

Commento del Dipartimento informazioni e stampa del Ministero degli Affari Esteri russo in merito ai lancio di stampa antirussi sui media occidentali



Commento del Dipartimento informazioni e stampa del Ministero degli Affari Esteri russo in merito ai lancio di stampa antirussi sui media occidentali


Abbiamo notato come alcuni media occidentali stiano ancora pubblicando lanci di stampa propagandistici su una presunta attività dell'industria chimica, presumibilmente svolta nella Federazione Russa, per la produzione di sostanze chimiche che hanno ricevuto il nome, in questi paesi, di «Novichok». Secondo la pratica in uso che si è consolidata in quei paesi, di questo non viene fornita alcuna prova. Il calcolo è ancora una volta fatto su una quasi-sensazione, la distorsione della realtà e valutazioni incompetenti.

Dobbiamo ricordare a coloro che stanno dietro a questa campagna anti-russa che la Federazione Russa ha pienamente, sotto stretto controllo internazionale ed in conformità con la Convenzione sulle armi chimiche (CWC), adempiuto ai suoi obblighi di distruzione di tutti gli stock di armi possedute. Inoltre, la Federazione Russa non ha mai sviluppato il prodotto o accumulato sostanze chimiche tossiche con il marchio "Novichok" ora diffuso in Occidente.

Lo scopo dei lanci di stampa in corso è chiaro: distogliere l'attenzione pubblica dai fatti relativi agli sviluppi, nei laboratori chimici ad alta tecnologia nei paesi occidentali, di almeno un centinaio di composti chimici di base per la produzione del cosiddetto «Novichok», oltre a rilasciare, ad esempio negli Stati Uniti, brevetti relativi all'uso in combattimento di sostanze tossiche di questo tipo e per la loro protezione.

La coincidenza quasi perfetta nel tempo, delle continue insinuazioni sui media occidentali con l'avvio, da parte dell'Organizzazione per la proibizione delle armi chimiche (OPCW), del piano per la realizzazione di attività aggiuntive, un noto gruppo di paesi sta provando a risolvere problemi di politica estera direttamente in contraddizione con i principi le disposizioni fondamentali della OPCW e dei suoi principi previsti dalla convenzione. E tutto questo, come a comando, inizia a "riscaldarsi" di nuovo dopo che da Washington si sono alzate nuove minacce di introdurre sanzioni nei confronti della Russia.

Consideriamo queste metodiche irresponsabili a cui ci opporremo. L'erosione dell'integrità della Convenzione sulle armi chimiche e l'unità dell'OPCW, dovuta totalmente alla responsabilità dei paesi occidentali, richiede una barriera.



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