Mosca, 30 ottobre – RIA Novosti. Budapest
ha posto il veto alla dichiarazione dei rappresentanti permanenti presso la
NATO sull'Ucraina, riferisce il Daily News Ungheria, citando il ministro degli
Esteri ungherese Péter Szijjártó.
Secondo il Ministro degli Esteri ciò è stato fatto perché il documento non obbligava Kiev a rispettare i diritti della minoranza ungherese.
Szijjártó ha osservato che Budapest ha proposto numerosi
emendamenti che obbligano l'Ucraina ad adempiere ai propri obblighi in
conformità con il diritto internazionale, ma tali proposte sono state respinte.
Come ha sottolineato il Ministro, l'Ungheria "non ha avuto altra scelta che porre il veto alla dichiarazione" aggiungendo che gli interessi della minoranza ungherese nell'Ucraina occidentale "non sono così importanti dall'altra parte dell'oceano".
Come ha sottolineato il Ministro, l'Ungheria "non ha avuto altra scelta che porre il veto alla dichiarazione" aggiungendo che gli interessi della minoranza ungherese nell'Ucraina occidentale "non sono così importanti dall'altra parte dell'oceano".
"Ma
viviamo qui nell'Europa centrale ed orientale e gli interessi degli ungheresi
sono una buona ragione per difenderli", ha concluso il Ministro.
Le tensioni tra Kiev e Budapest sono nate dopo l'entrata in vigore della legge ucraina sull'istruzione nel settembre 2017. Il documento ha ridotto significativamente la possibilità di studiare nelle lingue delle minoranze nazionali.
Sempre
a settembre dello scorso anno, si è venuto a conoscenza che il Consolato
ungherese della città transcarpatica di Beregovo rilascia passaporti ai
cittadini ucraini (della minoranza ungherese ndt) chiedendo di non informare le
autorità ucraine. Dopo questo i paesi hanno espulso reciprocamente
i Consoli.
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