lunedì 20 gennaio 2020

LAVROV SULLA CONFERENZA DI BERLINO




Dichiarazione per la stampa del Ministro ad interim degli Affari Esteri della Federazione Russa S.V. Lavrov a seguito della conferenza internazionale sulla Libia, Berlino, 19 gennaio 2020


La conferenza di Berlino sulla composizione del conflitto libico dopo quasi cinque ore si è conclusa. E’ stata a lungo preparata per circa quattro mesi. Si sono svolti cinque consultazioni preparatorie a livello dei più alti funzionari. Alla fine è stato concordato un documento abbastanza dettagliato in cui sono contenute le raccomandazioni e suggerimenti su come superare l'attuale crisi libica. Il documento è suddiviso in capitoli. C'è una sezione dedicata agli sforzi nel campo della sicurezza, compresa la necessità di avere un cessate il fuoco sostenibile. C'è una sezione sul processo politico, su come risolvere i problemi economici della Libia, dato che tutte le parti libiche, tutti i gruppi confessionali, etnici, politici devono avere accesso alle ricchezze naturali. C'è una sezione sulla risoluzione dei problemi umanitari, il rispetto dei diritti umani ed una sezione che riguarda il supporto di questi processi in tutte queste aree da parte della comunità internazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite (ONU).
La Russia ha partecipato alla preparazione di questo fin dall'inizio. Abbiamo partecipato a tutte e cinque le consultazioni preparatorie. È su nostra insistenza che gli organizzatori si sono allontanati dalla loro idea originale di riunirsi senza le parti libiche. I leader libici sono stati invitati alla Conferenza - intendo il presidente del governo di Accordo nazionale F. Sarraj e il comandante dell'Esercito Nazionale Libico, il maresciallo H. Haftar. Anche su nostra iniziativa è stata ampliato il numero di partecipanti tra i paesi vicini della Libia perché avessero garantiti i loro interessi e si fosse tenuto conto delle loro opinioni, aspetto fondamentale per garantire che qualsiasi accordo sia sostenibile.
Il terzo punto, su cui abbiamo insistito, è la necessità di riprodurre in modo chiaro e inequivocabile nei documenti della Conferenza le disposizioni chiave delle attuali risoluzioni del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla Libia, principalmente per quanto riguarda l'assenza di una soluzione militare e l'enfasi sulla necessità di garantire una soluzione libica da parte delle stesse parti libiche senza interferenze esterne.
Si è riusciti a "configurare" il documento finale della sessione in modo tale che tutto ciò che è contenuto in termini di raccomandazioni e suggerimenti specifici debba essere accettato, approvato dalle parti libiche.
Naturalmente è evidenziato il ruolo del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite a cui questo documento sarà inviato per studiarlo, esaminarlo ed esprimere la sua posizione nei suoi confronti.
Il presidente russo V.V. Putin ha delineato la nostra posizione ed ha sottolineato che quando verranno prese in considerazione queste raccomandazioni, approvate a Berlino, nel Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, naturalmente sarà presa in considerazione l'opinione dei libici. Prima che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU possa iniziare a lavorare su questo documento, questa opinione dovrà essere chiaramente espressa.
La situazione non è semplice. Le parti libiche hanno fatto un piccolo passo avanti rispetto all'incontro che si è tenuto il 13 gennaio a Mosca. Hanno convenuto di delegare cinque rappresentanti ciascuno a un comitato militare creato su iniziativa dell'ONU, all'interno del quale verranno prese in considerazione tutte le questioni relative alla garanzia di una tregua. Come sapete la tregua su iniziativa della Russia e della Turchia è entrata in vigore nella notte del 12 gennaio. Oggi si può constatare come sia generalmente rispettata, anche se si verificano singole violazioni da entrambe le parti. Quei paesi che hanno influenza "sul campo" in Libia, oggi hanno anche promesso di non prendere misure che incoraggino le parti libiche a riprendere le ostilità su vasta scala e stimoleranno la conservazione del cessate il fuoco, il suo consolidamento e rafforzamento.
Il comitato militare creato da cinque rappresentanti di F. Sarraj e H. Haftar rispettivamente, sarà impegnato nello sviluppo di misure concrete per rafforzare la fiducia che renderanno il cessate il fuoco sostenibile sotto la supervisione delle Nazioni Unite.
In generale, consideriamo la Conferenza molto utile. È chiaro che decidere alla fine dovranno essere i libici stessi. È chiaro come ancora non sia possibile stabilire un dialogo stabile e serio tra loro - le differenze di approccio sono troppo grandi, tuttavia le raccomandazioni e le proposte contenute nel documento finale della Conferenza integrano il tesoretto di idee, proposte dalla comunità internazionale affinché le parti libiche riescano a concordare le condizioni che consentano loro di sedersi al tavolo dei negoziati e iniziare a negoziare.
Grazie.


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