Dichiarazione
per la stampa del Ministro ad interim degli Affari Esteri della Federazione
Russa S.V. Lavrov a seguito della conferenza internazionale sulla Libia,
Berlino, 19 gennaio 2020
La conferenza di Berlino sulla composizione del
conflitto libico dopo quasi cinque ore si è conclusa. E’ stata a lungo
preparata per circa quattro mesi. Si sono svolti cinque consultazioni preparatorie
a livello dei più alti funzionari. Alla fine è stato concordato un documento abbastanza
dettagliato in cui sono contenute le raccomandazioni e suggerimenti su come
superare l'attuale crisi libica. Il documento è suddiviso in capitoli. C'è una
sezione dedicata agli sforzi nel campo della sicurezza, compresa la necessità
di avere un cessate il fuoco sostenibile. C'è una sezione sul processo
politico, su come risolvere i problemi economici della Libia, dato che tutte le
parti libiche, tutti i gruppi confessionali, etnici, politici devono avere
accesso alle ricchezze naturali. C'è una sezione sulla risoluzione dei problemi
umanitari, il rispetto dei diritti umani ed una sezione che riguarda il
supporto di questi processi in tutte queste aree da parte della comunità
internazionale sotto l'egida delle Nazioni Unite (ONU).
La Russia ha partecipato alla preparazione di
questo fin dall'inizio. Abbiamo partecipato a tutte e cinque le consultazioni preparatorie.
È su nostra insistenza che gli organizzatori si sono allontanati dalla loro
idea originale di riunirsi senza le parti libiche. I leader libici sono stati
invitati alla Conferenza - intendo il presidente del governo di Accordo nazionale
F. Sarraj e il comandante dell'Esercito Nazionale Libico, il maresciallo H.
Haftar. Anche su nostra iniziativa è stata ampliato il numero di partecipanti
tra i paesi vicini della Libia perché avessero garantiti i loro interessi e si
fosse tenuto conto delle loro opinioni, aspetto fondamentale per garantire che
qualsiasi accordo sia sostenibile.
Il terzo punto, su cui abbiamo insistito,
è la necessità di riprodurre in modo chiaro e inequivocabile nei documenti
della Conferenza le disposizioni chiave delle attuali risoluzioni del Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite sulla Libia, principalmente per quanto
riguarda l'assenza di una soluzione militare e l'enfasi sulla necessità di
garantire una soluzione libica da parte delle stesse parti libiche senza
interferenze esterne.
Si è riusciti a "configurare" il
documento finale della sessione in modo tale che tutto ciò che è contenuto in
termini di raccomandazioni e suggerimenti specifici debba essere accettato,
approvato dalle parti libiche.
Naturalmente è evidenziato il ruolo del Consiglio
di Sicurezza delle Nazioni Unite a cui questo documento sarà inviato per
studiarlo, esaminarlo ed esprimere la sua posizione nei suoi confronti.
Il presidente russo V.V. Putin ha delineato la
nostra posizione ed ha sottolineato che quando verranno prese in considerazione
queste raccomandazioni, approvate a Berlino, nel Consiglio di Sicurezza delle
Nazioni Unite, naturalmente sarà presa in considerazione l'opinione dei libici.
Prima che il Consiglio di Sicurezza dell’ONU possa iniziare a lavorare su
questo documento, questa opinione dovrà essere chiaramente espressa.
La situazione non è semplice. Le parti libiche
hanno fatto un piccolo passo avanti rispetto all'incontro che si è tenuto il 13
gennaio a Mosca. Hanno convenuto di delegare cinque rappresentanti
ciascuno a un comitato militare creato su iniziativa dell'ONU, all'interno del
quale verranno prese in considerazione tutte le questioni relative alla
garanzia di una tregua. Come sapete la tregua su iniziativa della Russia
e della Turchia è entrata in vigore nella notte del 12 gennaio. Oggi si
può constatare come sia generalmente rispettata, anche se si verificano singole
violazioni da entrambe le parti. Quei paesi che hanno
influenza "sul campo" in Libia, oggi hanno anche promesso di non
prendere misure che incoraggino le parti libiche a riprendere le ostilità su vasta
scala e stimoleranno la conservazione del cessate il fuoco, il suo
consolidamento e rafforzamento.
Il comitato militare creato da cinque
rappresentanti di F. Sarraj e H. Haftar rispettivamente, sarà impegnato nello
sviluppo di misure concrete per rafforzare la fiducia che renderanno il cessate
il fuoco sostenibile sotto la supervisione delle Nazioni Unite.
In generale, consideriamo la Conferenza molto
utile. È chiaro che decidere alla fine dovranno essere i libici stessi. È chiaro
come ancora non sia possibile stabilire un dialogo stabile e serio tra loro -
le differenze di approccio sono troppo grandi, tuttavia le raccomandazioni e le
proposte contenute nel documento finale della Conferenza integrano il tesoretto
di idee, proposte dalla comunità internazionale affinché le parti libiche riescano
a concordare le condizioni che consentano loro di sedersi al tavolo dei
negoziati e iniziare a negoziare.
Grazie.
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