lunedì 29 luglio 2013



Dichiarazione dei Capi delle Chiese ortodosse

25.07.2013  




I Primati e rappresentanti delle Chiese ortodosse locali, riuniti a Mosca per le celebrazioni in onore del 1025° anniversario del Battesimo della Rus’, hanno rilasciato una dichiarazione congiunta, il cui tema principale è la situazione dei cristiani in Medio Oriente. Il 25 luglio, nel corso di una riunione al Cremlino, il testo di questa dichiarazione è stato dato da Sua Santità il Patriarca Kirill, a nome di tutti i presenti, al Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin.

Noi, Capi e rappresentanti delle Chiese ortodosse locali, riuniti a Mosca su invito del Patriarca di Mosca e tutta la Rus’ Kirill in occasione della celebrazione del 1025° anniversario del Battesimo della Russia, riteniamo nostro dovere levare la voce in difesa dei nostri fratelli cristiani che oggi sono perseguitati per la loro fede in varie regioni mondo.

Migliaia di credenti in Cristo sono esposti quotidianamente a supplizi e torture, scacciati dalle loro case, molti vengono uccisi.

Notizie di torture e uccisioni di cristiani giungono da Nigeria, Pakistan, Afghanistan e India. In Kosovo, i santuari sono profanati, molte chiese sono state distrutte, e molte persone sono private della possibilità di visitare le tombe dei loro cari e di pregare Dio nella terra dei loro antenati.

Profonda preoccupazione suscita la situazione in Medio Oriente. Un gran numero di paesi della regione è travolto da un’ondata di violenza e terrore le cui vittime sono i cristiani. La Libia, dove i cristiani sono quasi scomparsi, è spaccata in tribù costantemente in guerra tra loro. Non cessano gli attacchi terroristici in Iraq, dove del milione e mezzo di cristiani che vi vivevano fino a tempi recenti, è rimasta solo la decima parte. Sempre più allarmante è la situazione in Egitto, dove lo scontro è appena entrato in una nuova fase di fatti sanguinosi, e dove si assiste a un esodo di massa della popolazione cristiana. Il dolore e la sofferenza toccano migliaia di famiglie di persone inermi. Di regola, del conflitto risentono prima di tutto i gruppi più vulnerabili della popolazione, tra cui le minoranze etniche e religiose.

Nel settembre del 2010, si è svolta a Cipro una riunione dei Primati delle Chiese del Medio Oriente, che ha espresso grave preoccupazione per la situazione nella regione e timore per il futuro dei cristiani che vi abitano. La stessa preoccupazione è stata espressa nel corso di riunioni analoghe, nell’agosto 2011 in Giordania, nel settembre dello stesso anno a Costantinopoli e nel marzo 2012 a Cipro. Una dichiarazione a sostegno dei cristiani sofferenti del Medio Oriente è stata adottata nel corso della riunione dei Capi e rappresentanti di sette Chiese ortodosse locali, svoltasi a Mosca nel novembre 2011.

Oggi particolarmente drammatica è la situazione in Siria. Nel mezzo della guerra fratricida in corso, avviene uno sterminio di massa dei cristiani e dei membri di altri gruppi religiosi, che vengono scacciati dalle loro città e villaggi, dai luoghi dove per secoli hanno vissuto fraternamente fianco a fianco con i membri di altre tradizioni religiose.

I gruppi paramilitari non risparmiano i mezzi per raggiungere i loro obiettivi. I loro membri radicali si spingono sempre oltre ogni limite nelle loro attività criminali. Le orribili scene di violenza, esecuzioni pubbliche, umiliazioni alla dignità della persona, e ogni sorta di violazioni dei diritti umani diventano abituali. Rapimenti e omicidi, spesso commessi per banali scopi di lucro, sono ormai fatti quotidiani. Gli estremisti non esitano a umiliare personalità religiose, il cui rispetto ha sempre caratterizzato l’Oriente.

I mezzi di informazione del mondo, così come molti politici, lasciano passare sotto silenzio la tragedia dei cristiani in Medio Oriente.

Noi esprimiamo la nostra solidarietà a Sua Beatitudine il Patriarca di Antiochia e di tutto l’Oriente Giovanni X, che non ha potuto condividere con noi la gioia della festa di oggi, essendo dovuto rimanere con il suo gregge in un momento così difficile. Le nostre preghiere sono con lui e con i nostri fratelli in Cristo che sono “messi a morte tutto il giorno” (cf. Romani 8, 36).

Noi soffriamo insieme a tutto il popolo sofferente della Siria. Chiediamo l’immediata liberazione dei gerarchi cristiani di spicco della Siria, catturati dai ribelli già nel mese di aprile: il metropolita Paulos di Aleppo e Iskenderun e il metropolita siro-ortodosso di Aleppo Mar Gregorios Yohanna Ibrahim.

Noi facciamo appello a tutte le parti in conflitto e a quanti sono in grado di esercitare un’influenza politica sulla situazione. Fermate l’ondata di violenza e lo sterminio della popolazione civile! Imponete una moratoria sulle operazioni militari, affinché una soluzione pacifica del conflitto civile venga elaborata al tavolo dei negoziati. Liberate i ministri del culto rapiti e gli altri civili!

Come servitori del Dio Eterno, noi eleviamo con fervore le nostre preghiere al Principe della pace, al Signore Onnipotente, per il ripristino della pace e dell’amore fraterno nella terra del Medio Oriente, per il ritorno dei profughi ai villaggi natali, per la guarigione dei feriti e il riposo delle vittime innocenti. Che il Signore ispiri a tutti coloro che sono coinvolti nei combattimenti saggezza e la buona volontà di fermarli!



ASTACHOV HA RICHIAMATO GLI OLIGARCHI A MANTENERE LA PROMESSA DI AIUTARE GLI ORFANI

 


Il Difensore civico della Presidenza delle Federazione Russa per i diritti dei bambini, Pavel Astachov, ha ricordato agli uomini d’affari russi che avevano espresso la volontà di aiutare le famiglie che hanno adottato bambini affetti da gravi malattie e li ha esortati a mantenere la parola data.

Precedentemente Astachov ha informato che dei 259 bambini che non sono stati adottati dagli americani a causa dell'entrata in vigore della leggeDima Jakovlev", 116 sono già adottati da cittadini russi.

"Quando è entrato in vigore il divieto di adozioni per gli americani, ci sono state persone che hanno affermato di essere disposti a pagare 50.000 dollari per ogni famiglia russa che avesse adottato questi bambini. Oggi, più di cento bambini sono stati adottati re quindi possono iniziare a pagare. Ma si sono solo fatto pubblicità e poi hanno taciuto" ha detto Astachov ai giornalisti.

Egli ha ricordato che l’aiuto ai bambini che non sono stati adottati dagli americani è stato promesso, in particolare, dal partito "Piattaforma Civica" guidato da Michail Prokhorov.

"L'elenco dei bambini c’è, naturalmente, ma diffonderlo ad un oligarca o ad un benefattore non è impossibile poichè non vi è una segretezza dei dati relativi alla famiglia adottante. Possiamo comunque garantire che il denaro verrà dato esclusivamente a coloro i quali era stato promesso" ha aggiusnto Astachov.

L’Ombdusman ha detto che se ogni magnate, indipendentemente dalle sue ambizioni politiche, avesse contribuito alla costruzione nellea propria regione di strutture sociali, la questione della collocazione degli orfani fuori dell'orfanotrofio sarebbe già risolta.

"La lista Forbes è lunga riguardo gli oligarchi russi e le Regioni della Federazione sono 83" ha concluso Astakhov.

“Cosa prevede la Legge Dima Jakovlev” (…) 


27 luglio 2013 

mercoledì 24 luglio 2013





OLTRE 100 ORFANI NON ADOTTATI DAGLI AMERICANI, HANNO TROVATO UNA FAMIGLIA IN RUSSIA

Oltre 100 orfani russi, non adottati dagli americani a causa dell’entrata in vigore della legge «Dima Jakovlev», ora vivono in una famiglia russa, questa l’informazione ai giornalisti da parte del Garante dei diritti dei bambini, delegato dal Presidente della Federazione Russa, Pavel Astcachov. 





«Abbiamo ricevuto la nota dal 3 giugno dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, nella quale viene allegata una lista di 259 bambini. La questione è risolta e abbiamo spiegato che 116 bambini già vivono in una famiglia e riadottarli, anche in deroga alla legge «Dima Jakovlev» è semplicemente impossibile. Gli americani si sono detti d'accordo» ha detto Astakhov.

Il Difensore civico per i diritti dei bambini ha raccontato della riduzione, significativa, del numero di orfani in Russia. «Se nel 2008 i bambini orfani in Russia erano 124mila, lo scorso anno questo numero si attestava a 74.700. La differenza è quasi del 50%. Di questi, 24.402 bambini si trovavano nella Regione di Mosca» ha affermato.

Astachov ha sottolineato come fino ad oggi, dei 24mila bambini che vivono negli orfanotrofi della Regione di Mosca ne rimangano 1.700. "Gli altri vivono in famiglia", ha affermato il Difensore civico. Secondo lui solo nella regione di Mosca negli ultimi tre mesi sono presi in accudimento da famiglie bambini orfani con disabilità un numero pari a quello delle adozioni internazionale del 2012 in tutta la federazione Russa.

Forse questo dato è stato influenzato dall'assistenza finanziaria alle famiglie affidatarie.

Il Governatore ad interim della Regione di Mosca, Andrej Vorob’ev ha detto che il governo della Regione, per incoraggiare l'adozione di bambini con disabilità, ha aumentato le indennità per i genitori adottivi da 13.000 a 25.000 rubli.

All'inizio di giugno la Russia aveva ricevuto una nota dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti, insieme a questa era allegato un elenco di 259 i bambini che erano in stato di pre adozione da parte di cittadini americani. Per questi si era chiesto di poter fare un’eccezione e permettere la loro adozione. Ricordiamo che la legge “Dima Jakovlev" - l'introduzione di un divieto di adozione di bambini russi da parte degli americani - è entrato in vigore il 1 ° gennaio 2013.

23 uglio 2013



lunedì 22 luglio 2013



TRENTINORUSSIA PROPRONE UNA LETTURA ESTIVA: PER CONOSCERE LA VERA RUSSIA  




Di grande interesse

Ljudmila Ulickaja è una delle più grandi scrittrici russe contemporanee, ma in questo libro la sua mano si percepisce appena, se non per la scorrevolezza del testo che rende veloce la lettura e l’efficace struttura narrativa che la rende interessante. La vera voce protagonista, infatti, quella che permane la narrazione, è quella dei testimoni: volontari, dottori, pazienti, genitori e bambini che hanno contribuito a creare e sviluppare la clinica pediatrica RDKB di Mosca o ne hanno usufruito. E per dare un volto alle voci, il volume è corredato da diverse fotografie, ritratti di persone e luoghi. Il racconto dell’Associazione è un collage di esperienze vere, testimonianze che rendono viva, coinvolgente, la cronaca di un progetto nato dall'impegno di un solo uomo, Padre Aleksandr Men, e perseguito negli anni da un gruppo sempre più vasto di volontari.

Lasciare che siano i diretti protagonisti a parlare è senza dubbio il mezzo più efficace per coinvolgere il lettore e aiutarlo a calarsi nella realtà descritta. Dà vita e calore a storie che parlano sì, di grande sofferenza, ma sono anche la testimonianza di ciò che l’uomo è in grado di fare con la propria volontà. Persone comuni come Lina Saltykova (presidente del gruppo volontari, attiva in prima linea quando ancora nemmeno esisteva un vero progetto),Kostja Sedov (uno dei primi volontari che hanno portato la clown therapy nella clinica, cosa impensabile fino ad allora), Serëža ed Elena piccoli pazienti che a distanza di anni descrivono le loro esperienze in modo semplice, diretto, narrando la loro realtà così com'è: con l suo latocrudo, duro, ma anche nelle esperienze di crescita personale, gioia, ratitudine. Una cronaca di vita e morte, o meglio, di vita in tutte le sue molteplici sfumature.

Il centro del volume è lo sviluppo della clinica pediatrica, ma non solo. Il punto di vista che ci viene mostrato si allarga e travalica i confini delle mura della struttura. L’intento di far conoscere il lavoro della clinica e soprattutto dell’associazione “Aiutateci a salvare i bambini Onlus” è evidente, ma l’importanza del libro, come enuncia lo stesso Ennio Bordato nella prefazione italiana, e anche ciò che contribuisce a rendere maggiormente interessante la lettura, è lo spaccato storico e sociale della Russia che viene mostrato e che è difficile anche solo da immaginare, per chi non l’ha vissuto direttamente. Qui traspare dal primo impatto con una struttura nuova ma abbandonata a se stessa, dove i bambini e le loro famiglie sono mandati dallo Stato quando affetti da malattie sconosciute o incurabili, anche per mancanza di medicine; dall'assassinio, a tutt'oggi irrisolto, del primo fondatore del gruppo di volontari della clinica all'avvento dei primi cambiamenti e passi avanti; dallo sviluppo, con progressi discontinui, a tentoni, di una clinica ed un’associazione diventata oggi un punto di riferimento, fino alla scoperta di una Russia, citando gli stessi protagonisti: solidale, e fin ad allora conosciuta dai suoi stessi cittadini. Un intero capitolo è dedicato agli eventi tragici di Beslan(2004).

Da Qlibri: www.qlibri.it

15 Euro comprese le spese postali info@aiutateciasalvareibambini.org
 



giovedì 18 luglio 2013

Москва, Болотная набережная, дом 7, стр.1
Тел./факс: (495) 748-08-07




«LA SITUAZIONE DEL MERCATO DEL LAVORO: E’ PREOCCUPATO IL CITTADINO RUSSO?»

 Esiste fra i Vostri amici, conoscenti, parenti qualcuno che ha perso il lavoro negli ultimi 2/3 mesi (domanda chiusa, una risposta)  


II trimestre
2009

II trimestre
2010 

II trimestre
2011

II trimestre
2012

II trimestre
2013

Si, molti
23
12
13
6
8
Si, 2/3 persone
39
34
33
20
28
No
34
47
51
72
61
Difficile rispondere
4
7
3
2
2






Indice
28
0
-5
-46
-25


 Si discute di questi problemi, legati alla disoccupazione, nella Vostra cerchia famigliare, con gli   amici, colleghi, e se si partecipate a queste discussioni ?  (domanda chiusa, una risposta)    

   
II trimestre
2009

II trimestre
2010

II trimestre
2011

II trimestre
2012

II trimestre
2013

 Discuto e partecipo a queste conversazioni  
61
47
51
43
39
 Discuto ma non partecipo a queste conversazioni   
13
13
10
10
13
 No, non discuto
24
36
36
45
46
 Difficile rispondere  
2
4
3
2
2




Il sondaggio è stato condotto il 29-30 giugno 2013 attraverso un ntervista a 1.600 persone in 130 centri abitati di 42 regioni, territori e Repubbliche della Federazione Russa. L'errore statistico non supera il 3,4%.

Религия

18 luglio 2013 

Le coppie omosessuali britanniche non avranno in adozione bambini russi - Mizulina 

 

Mosca. 18 luglio. Interfax - Bambini russi non saranno adottati in Russia da "famiglie" dello stesso sesso di Gran Bretagna, in quanto questo è vietato dalla legge recentemente approvata nella Federazione Russa. Questa la posizione espressa dal Presidente del Comitato della Duma per la famiglia, le donne ed i bambini Elena Mizulina. 

"Per quanto riguarda i nostri figli, li stiamo già proteggendo avendo recentemente varato la legge, che è già in vigore" ha affermato E. Mizulina ad "Interfax", commentando il fatto che il Regno Unito abbia legalizzato i "matrimoni" dello stesso sesso. 

La responsabile della Commissione ha ricordato come la recente modifica del Codice della famiglia vieta l'adozione di orfani russi da parte di coppie dello stesso sesso e di cittadini non sposati o non sposati in paesi in cui vige questo tipo di "matrimonio". 

"Pertanto l’adozione di bambini da parte di famiglie omosessuali del Regno Unito o di singoli cittadini è vietata" ha detto.

Per quanto riguarda la possibilità di ri-adozione di bambini adottati fino ad oggi nel Regno Unito la Mizulina spera che non vi siano bambini che si trovano in una "famiglia" omosessuale, dato che il numero di orfani russi adottati da cittadini di questo paese è molto limitato. "Spero che sarà possibile evitare loro questo destino" ha dichiarato. 

E. Mizulina ha notato come una legge in tal senso sia stata approvata in Russia tempestivamente. Tuttavia non ha dato alcuna valutazione morale in merito alla legalizzazione in UK del "matrimoni" omosessuale dicendo solo che "è un loro problema interno, una loro decisione ed un loro problema." 

mercoledì 17 luglio 2013





UNIFORME SCOLASTICA





Dal 1 ° settembre 2013 l’uniforme scolastica diverrà obbligatoria. Il codice dell’abbigliamento scolastico permetterà gonne rigide, tuniche, pantaloni, gilet e giacche – ma non i jeans. Ma come esattamente dovrà essere la divisa e di quale tessuto lo deciderà ogni istituto. Con l'inizio dell'anno scolastico 2013 le Regioni dovranno preparare i documenti relativi alla normativa in materia.

martedì 16 luglio 2013





La Duma di Stato vuole permettere l'adozione di orfani russi a famiglie russo-americane

La "Legge Antimagnistky" che vieta l'adozione di orfani russi da parte di cittadini degli Stati Uniti sarà rivista nel corso della sessione parlamentare autunnale della Duma di Stato, scrive "Izvestja”. Come ha spiegato il Vicepresidente del Comitato della Duma per la famiglia e i bambini, Irina Sokolova, (frazione "Russia Unita"), la legge dovrebbe fare un'eccezione per le famiglie miste russo-americane e permettere loro di adottare orfani russi. Si presume che in questo caso il bambino adottato rimarrà a tutti gli effetti un cittadino della Federazione Russa. L'iniziativa è sostenuta da deputati del partito Liberaldemocratico e del Partito Comunista.
 
Secondo gli esperti la "legge Antimagnistky", conosciuta anche come la legge “Dima Jakovlev" è stata adottata in forma grezza

Il direttore generale del Centro di informazione politica Aleksej Muchin ritiene che la prima versione della legge “Dima Jakovlev" sia stata votata dai parlamentari d’impeto.
 
"La legge grezza è stata adottata in base a considerazioni politiche. E' ovvio che sarà ulteriormente perfezionata al fine di non infrangere i diritti personali, come per esempio, quelli delle coppie miste" ha detto il Direttore Generale del Centro di Informazione politica Aleksej Muchin.
 
Ricordiamo come la legge che vieta l'adozione di orfani da parte dei cittadini degli Stati Uniti è stata adottata in risposta al Senato degli Stati Uniti che aveva introdotto la "lista Magnitsky" che vieta l'ingresso negli Stati Uniti ad un certo numero di cittadini della Federazione Russa implicati nella violazione dei diritti umani nel caso della morte in carcere dell'avvocato Sergej Magnitskij .

16 luglio  2013