I BAMBINI DEL MINISTERO DELLA SANITA’
Veronika Skvzova: I Certificati medici per i genitori adottivi avranno una durata di sei mesi
Al tavolo del
Consiglio degli esperti di "Rossiiskaja Gazeta",
dove si era discusso sulle cause della difficoltà di adozione di un bambino in
Russia, non c’era il Ministro della
Sanità. In particolare una delle
cause era stata individuata nella brevità della validità
dei certificati medici che crea un sacco di problemi
burocratici ai potenziali adottanti. "Rossiiskaja Gazeta" ha indirizzato al Ministro della Sanità Veronika
Skvorzova la richiesta di continuare la conversazione.
Veronika Skvorzova: Il
governo ha adottato due delibere (Postanovlenie)
preparate dal Ministero della Salute.
La prima è volta a migliorare la qualità delle cure per orfani. La seconda si riferisce ai genitori adottivi. Corregge l'elenco delle malattie che limitano l'adozione.
E’ comprensibile che un bambino sano
trovi genitori adottivi
più facilmente che uno
ammalato ...
Veronika Skvorzova: Cosa
stiamo affrontando
adesso? Ad esempio, un bambino nasce con un difetto - "labbro leporino". Anche se è registrato nella
sua cartella clinica, questo non significa che si elimina il difetto subito. E’ un intervento chirurgico semplice, se lo si fa entro
un mese dalla nascita, non lascia
alcuna traccia, alcuna conseguenza
negativa. In alcune regioni si fa
fronte a questo problema in maniera ottimale. Ma ci sono anche delle istituzioni per bambini, che effettuano i controlli e rilevano che a tre,
quattro mesi il bambino non è stato ancora operato. E' solo indifferenza umana e negligenza
professionale. Il nostro compito è
quello di garantire che tali casi non accadano.
Come sarà in pratica organizzato il sistema del Dispensario
?
Veronika Skvorzova: L’ordine
dipende da dove si trova il minore. In ospedale, in orfanotrofio, nell’Internat
o in una famiglia affidataria. In molti casi possono essere utilizzati sistemi
di prevenzione mobili su ruote. A Samara, per esempio, personalmente ho
constatato tale sistema. Questo sistema viene gestito da un team di 9 - 11
specialisti pediatrici. È possibile effettuare prove di laboratorio, raggi X,
ultrasuoni. Se viene rilevata una patologia, viene richiesta una diagnosi più
dettagliata ed il bambino viene inviato ad un centro medico.
Stiamo
preparando un’ordinanza (Prikaz) per creare un sistema unico di monitoraggio
dello stato della salute dei bambini. Cartelle cliniche personali elettroniche
non solo per quei bambini che si trovano nelle istituzioni statali, ma anche per
coloro che vivono presso famiglie affidatarie. Unica eccezione relativa ai bambini
già adottati. Perché per loro vale il principio del dato dell’adozione coperto
dalla privacy. Ma anche in questi casi può essere possibile dare il servizio.
Se i genitori vogliono questi bambini potranno essere visitati da professionisti
in maniera completa. E'
un loro diritto.
Molte
denunce, fra le quali quelle dei responsabili delle istituzioni di accoglienza
degli orfani che se, per esempio, affermano che se al bambino è stato
diagnosticato un "ritardo mentale", è praticamente impossibile
rimuovere questa diagnosi. Anche se successivamente le sue condizioni
migliorarono con la riabilitazione. Questi bambini sono estremamente difficili
da "dare" ad una famiglia.
Veronika Skvorzova:. Purtroppo,
iperdiagnosi da parte delle istituzioni non sono rare. Sul bambino si attacca un
"etichetta" e si continua a somministrargli farmaci psicotropi. E
questo accade solo per incuria educativa e per problemi psicologici. Per questo
ora stiamo lavorando con le organizzazioni sociali allo scopo di creare una
struttura di rete di assistenza sociale e psicologica per i bambini orfani e se
volete, un controllo pubblico. Insieme, spero, saremo in grado di influenzare
la situazione.
In
generale devo affermare che negli ultimi
anni le possibilità di fornire
assistenza specializzata ai bambini con disabilità
sono diventati molto
superiori. Solo come
esempio l’installazione
di impianti
cocleari che restituiscono l'udito
ai bambini
sordi. E’ significativamente
aumentata la capacità
di finanziare le protesi
dopo l'intervento
chirurgico. La cosa principale
rimane comunque quella di istituire
un monitoraggio annuale
per ogni bambino e di
ottenere una risposta
rapida delle
persone che lavorano con
i bambini quando è
necessaria una qualche terapia. L'intera
procedura sarà
chiaramente indicata
nell'ordine del
Ministero della Sanità.
Lei ha parlato di come saranno rivisti gli
esami medici
richiesti ai genitori
adottivi?
Veronika Skvorzova: Non
c'è bisogno di eccessivi oneri procedurali nelle richieste di adozione dei
futuri genitori. D'altra parte bisogna fare attenzione a non far del male ad un
bambino già svantaggiato. Dobbiamo trovare una via di mezzo. Fino a poco tempo
fa era in vigore la delibera governativa del 1996 contenente l’elenco controindicazioni
mediche per l'adozione. Di recente è stata adottata una nuova delibera che ha
apportato alcune modifiche.
Ad esempio,
nel novero delle controindicazioni assolute era prima indicato il contatto
attivo con i malati
di tubercolosi. Ma oggi,
questo requisito è
ridondante, in quanto
il contatto
attivo non è una
malattia e, in
aggiunta, ci sono
efficaci misure di prevenzione. Era
stata anche individuata una
controindicazione assoluta in
presenza di qualsiasi tipologia di malattia
neoplastica. Nel frattempo, se
le terapie sono iniziate nella prima o successiva fase o è in remissione, la persona è effettivamente
guarita. E essere benissimo
un genitore
adottivo.
Un’altra limitazione rimossa per le persone disabili del secondo
gruppo. La classificazione attuale del secondo gruppo comprende persone che non sono prive della
capacità lavorativa. Questo ci aiuterà ad aumentare il novero dei possibili
adottanti, dando la possibilità – ad esempio – ai nonni di prendere con sé i
nipoti.
Al tempo
stesso, offriamo di cambiare approccio relativamente al diritto di adozione per
le persone con problemi psichici o che hanno disturbi del comportamento. Nella
vecchia delibera il divieto all’adozione veniva imposto se il Tribunale aveva
stabilito un’incapacità del cittadino. Si dà il caso che questo avveniva troppo
tardi - dopo spiacevoli fatti accaduti in famiglia. E fino a quel momento i bambini
vivevano in queste famiglie e, di fatto, non erano protetti. Per questo abbiamo
introdotto una nuova disposizione: il divieto scatta dal momento in cui il
cittadino è preso in carico dal dispensario. La persona, laddove guarita e
recuperata socialmente, potrà successivamente essere un genitore adottivo.
Per l'adozione si devono raccogliere
una notevole mole di documenti.
Sarebbe bene aumentare la durata dei referti medici.
Veronika Skvorzova:
Questo l’abbiamo già fatto. Nella preparazione dell’ordinanza del Ministero
della Sanità si introducono una nuova forma di certificato medico elevandone il
periodo di validità da 3 a 6 mesi.
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