domenica 4 maggio 2014

LA TESTIMONIANZA DEL MEDICO DEL PRONTO SOCCORSO DI ODESSA ! 
  
Salve, mi chiamo Igor Rozovskiy, ho 39 anni e vivo a Odessa. Gia’ da 15 anni lavoro come medico di ambulanza del pronto soccorso.

Ieri, come sapete, nella nostra città è accaduta una tragedia enorme, le persone hanno ammazzato le altre persone.

Hanno ammazzato in modo feroce – li hanno bruciati vivi.

Non erano in stato di ebrezza, non hanno ammazzato per l’eredità della nonna ma perché non condividono il credo politico dei nazionalisti. Prima sono stati picchiati brutalmente, poi sono stati bruciati.

Come medico, mi sono affrettato di prestare il soccorso ai quelli che erano ancora salvabili ma mi hanno fermano i militari impedendomi avvicinarsi al ferito.

Uno di loro mi ha spinto brutalmente promettendomi che presto io e gli altri ebrei di Odessa avremo la stessa sorte.

Ho visto un ragazzo che poteva essere salvato se lo portavo in ospedale ma tutte le mie preghiere sono finite con il pugno nella mia faccia e la perdita delle mie occhiali.

In 15 anni ho visto tante cose, ma ieri volevo piangere, piangere non di dolore o di umiliazione ma di impotenza per fare qualsiasi cosa.

Nella mia città è successa una cosa che non c’era mai stato nemmeno durante l’occupazione fascista.

E io mi faccio una domanda – PERCHÉ TACE TUTTO IL MONDO?


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