sabato 3 maggio 2014

 


IL SANGUE VERSATO STANOTTE A ODESSA SULLE COSCIENZE DI STATI UNITI E UNIONE EUROPEA

Stanotte a Odessa, Kramators’k e Slavjansk ha avuto luogo una sanguinosa battaglia, nel corso della quale gli ultranazionalisti ucraini hanno dato fuoco, picchiato selvaggiamente e torturato decine di persone: uomini, donne, anziani. Mentre i diplomatici di vari stati discutevano la situazione alla riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’ONU, a Odessa gli attivisti del Pravyj Sektor, con l’aiuto dei tifosi che si erano recati in citta’ per assistere a una partita di calcio, hanno appiccato il fuoco all’accampamento degli oppositori della giunta di Kiev in Kulikovo Polje. I manifestanti sono riusciti a mettersi in salvo nella vicina Casa dei Sindacati, che i guerriglieri del Pravyj Sektor si sono affrettati a circondare.

Hanno iniziato a lanciare contro l’edificio bombe Molotov e ha avuto inizio l’incendio. A proposito, si tratta di un metodo di liquidazione tipico del nazismo. Durate la Seconda guerra mondiale, i nazisti tedeschi costringevano i civili a scappare nelle proprie case per nascondersi, per poi appiccare il fuoco e bruciarli vivi.

Ecco come tutto ha avuto inizio:

Queste le parole di un testimone oculare degli scontri di stanotte a Odessa: “Mi sono ritrovato nell’ala destra al terzo piano, eravamo in dieci in una stanza. Quelli del Pravyj Sektor hanno iniziato a lanciare bombe Molotov e a sparare alle finestre. Il primo piano bruciava, poi l’incendio si e’ diffuso, il fumo ha riempito i corridoi, era impossibile uscire.. Aprivamo e rompevamo le finestre, ma non e’ servito: il fumo veniva attirato all’interno delle stanze. Qualcuno si e’ buttato dalla finestra ma una volta fuori hanno continuato a pestarlo Di sotto gridavano “Gloria all’Ucraina” e “Morte ai nemici”.. Era l’inferno! Sono arrivati i pompieri, hanno iniziato a spegnere l’incendio al primo piano..”.

Poi il testimone rammenta confusamente le proprie azioni: “Intorno a me tutti soffocavano, nell’edificio le persone urlavano istericamente e imploravano pietà.. Mi ricordo di essermi tolto la mimetica, e un compagno vicino a me mi ha dato una giacca sportiva. Ci siamo precipitati in corridoio, inciampavamo sui cadaveri. Ce n’erano tantissimi, non saprei dire quanti di preciso, ma tanti.. Mancava la luce, si sentivano degli scricchiolii, e noi come zombie ci siamo trascinati fino alla scala antincendio al primo piano. Io stesso non so come ho fatto. Al primo piano l’incendio era gia’ stato spento e all’uscita d’emergenza abbiamo visto dei nazisti. Abbiamo deciso di fare i finti tonti e al loro ordine di fermarci abbiamo risposto “ragazzi, siamo dei vostri!”. Non si sono messi a controllare, evidentemente avevano altre cose di cui occuparsi.. Così siamo riusciti a uscire all’aria aperta e a confonderci tra la folla, dopo esserci liberati di eventuali segni distintivi..”, racconta Jurij.

“..Dopo aver respirato l’aria fresca mi sono ripreso (la testa mi faceva un male tremendo, non riuscivo nemmeno a parlare!), ho composto il numero del mio amico, che si trovava nella Casa dei Sindacati da qualche parte ai piani inferiori.. Ma qualcun altro ha risposto al telefono,dicendomi che il mio amico era morto.. Non dimenticherò mai questo orrore..”, ha concluso.









Coloro che si buttavano dalle finestre al secondo e al terzo piano e sopravvivevano all’incendio venivano poi pestati dai nazisti di sotto. Secondo le prime informazioni a Odessa sono morte bruciate circa 30 persone. Altre 20 sono state letteralmente ammazzate di botte.

Giovani nazionaliste ucraine preparano bombe Molotov.




Ed ecco che cosa e’ apparso sui profili dei nazionalisti ucraini sui social network in seguito a tutto questo orrore:

Le vittime innocenti di Donbass vengono paragonate a polli arrosto e definite “i Cento arrostiti”. Gli Stati Uniti e l’Unione Europea non hanno pronunciato nemmeno una parola di accusa nei confronti di questi mostri.

Nel frattempo la giunta nazista inviava l’esercito a Kramators’k e a Slavjansk per l’attacco alle città. I dati sono in corso di verifica, gli abitanti del posto affermano che e’ difficile dire quante siano le vittime, ma si parla già di decine di persone. Per ora le città sono riuscite a difendersi. Le comunicazioni vittoriose delle autorità di Kiev e le loro dichiarazioni sul numero limitato di perdite sono tutte menzogne, scrivono gli attivisti.

Sparatoria a Kramators’k

Kramators’k

Ieri, noi della Tana dell’Orso abbiamo passato l’intera giornata ad ascoltare le trasmissioni radio dei coordinatori dell’autodifesa del Sud Est. Si tratta di cittadini dell’Ucraina, i quali si preoccupano di tenere aggiornata la popolazione su eventuali minacce alle loro città e sull’andamento della situazione nel corso degli attacchi.

Ciò che è successo ieri a Slavjansk, Kramators’k e Odessa sarebbe potuto accadere anche in Crimea, se non ci fosse stato il referendum e la penisola non fosse stata annessa alla Federazione Russa. Eppure le autorità di Kiev, assieme ai loro padroni americani ed europei, hanno a lungo tentato di convincerli che sarebbero stati al sicuro, che niente e nessuno li minacciava. Gli eventi di ieri dimostrano che tutti i timori dei cittadini russofoni dell’Ucraina nei confronti delle nuove autorità erano fondati. Per la giunta di Kiev tutti gli abitanti del Sud Est sono terroristi e separatisti. Ricordiamo che per due mesi la popolazione dell’Ucraina sudorientale non ha preteso la separazione dal paese, ma soltanto la federalizzazione e l’elevazione dello status della lingua russa a seconda lingua ufficiale di stato. Esistono numerosi stati federali, numerosi paesi che vantano più di una lingua ufficiale. Ma ciò è possibile soltanto se al potere ci sono persone sane di mente.

Ricordiamo che in Ucraina, in seguito al colpo di stato armato finanziato e sostenuto dagli Stati Uniti e dall’Unione Europea, sono saliti al potere degli ultranazionalisti, dei nazisti che venerano le SS e che portano i loro simboli legati attorno al braccio. Ne hanno dato nuovamente la prova, uccidendo decine di persone innocenti a Odessa, Slavjansk e Kramators’k. In Occidente tali azioni della giunta sono state accolte con approvazione. Il premio Nobel per la pace, nonchè presidente dell’unico paese libero al mondo, il leader dell’Impero del Bene Barack Obama si e’ detto positivamente stupito dall’operato misurato di Kiev. Di coloro che hanno inviato delle bestie naziste a “stabilizzare la situazione nel paese”. Stando alle dichiarazioni di Vitalij Churkin, ambasciatore russo all’ONU, la Russia ha più volte tentato di trovare una soluzione pacifica al conflitto, ma ha sempre incontrato l’opposizione degli USA e dell’UE. Ieri Churkin, alla riunione straordinaria del Consiglio di Sicurezza dell’ONU (convocata su richiesta del Cremlino), ha affermato che la Russia aveva proposto di invitare all’incontro di Ginevra i rappresentanti del movimento di protesta delle regioni del Sud Est, ma gli Stati Uniti, l’Unione Europea e l’Ucraina non lo hanno ritenuto necessario.

Churkin ha concluso il proprio intervento alla riunione straordinaria di ieri sera esortando i rappresentanti degli altri paesi a richiedere l’IMMEDIATA INTERRUZIONE DELLE VIOLENZE in Ucraina. Stanotte abbiamo potuto renderci conto di quale sia stata la risposta di questi paesi.

Le autorità americane e ucraine hanno negato fino all’ultimo la presenza di mercenari stranieri tra le fila dell’esercito dell’Ucraina. Eppure ci sono le prove del coinvolgimento di soldati provenienti da altri paesi, Italia compresa: 


E ieri hanno avuto la faccia tosta di insistere ad accusare la Russia per le perdite causate dall’”operazione antiterrorismo” della giunta.

Sembrerà strano, ma anche gli attivisti filorussi accusano Putin. Non per aver provocato tutta questa serie di violenze, ma per non essere intervenuto ad aiutare la popolazione indifesa delle regioni sudorientali. Si lamentano di non aver ricevuto alcun appoggio da parte delle autorità russe, né sotto forma di unita’ militari, ne’ sotto forma di armi. Non c’e’ nulla di cui stupirsi, visto che la Russia ha le mani legate ed e’ costantemente minacciata da Stati Uniti, Unione Europea e altri paesi (oppure chissa’, forse le azioni criminali di ieri erano una provocazione per costringere la Russia a intervenire, il che avrebbe dato un ottimo pretesto agli Stati Uniti per iniziare una nuova guerra, visto che e’ proprio ciò di cui la loro economia avrebbe bisogno in questo momento per risollevarsi). Il Ministero degli Esteri russo ha già dichiarato che i leader dei paesi del “mondo libero”, cioè Obama, Kerry, Van Rompuy, Ashton, Merkel, Cameron, Hollande e Renzi sono tutti responsabili per gli omicidi nel Sud Est dell’Ucraina.

Tutta la nostra solidarietà e le nostre preghiere alle vittime e ai feriti degli scontri in Ucraina, ai loro familiari, amici e conoscenti. E una durissima condanna nei confronti di coloro che avrebbero potuto fermare tutto questo, ma non lo hanno fatto a causa della loro vergognosa brama di denaro e di potere.

Condividete per far sapere all’Italia come stanno realmente le cose.

http://sync.rambler.ru/emily?partner_id=begun

 

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