martedì 6 maggio 2014


Lavrov: l’Occidente cerca di chiudere gli occhi di fronte alle cause della tragedia a Odessa 

Secondo il Ministro degli Esteri della Russia chi ha causato i disordino ad Odessa "che ha deriso i cadaveri" e sparato a coloro che cercavano di fuggire da un edificio in fiamme "non hanno nascosto il fatto di festeggiare la vittoria trionfante sul russo."
 

VIENNA, 6 maggio RIA Novosti. I Paesi occidentali stanno cercando di chiudere gli occhi di fronte alle vere cause della tragedia a Odessa, ha detto martedì il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov.

"In Occidente, nonostante condannino la tragedia di Odessa, cercano di chiudere un occhio sulle sue vere cause con il silenzio ed ancor più giustificando la linea del presidente Viktor Jushchenko e dei suoi collaboratori che avevano legalizzato "l’eredità" di Bandera e Shukhevch e le loro atrocità ed loro i crimini sotto una salsa di qualche "nuovo patriottismo ucraino" - ha detto Lavrov intervenendo alla sessione ministeriale del Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa a Vienna.

Decine di attivisti "Antimajdan" sono morti in un incendio nella Casa dei Sindacati ad Odessa, bruciati vivi dagli estremisti radicali del "Settore destro" e dai loro sostenitori durante gli scontri del 2 maggio. Secondo il Ministero degli Affari Interni dell'Ucraina e della Procura della Repubblica, 46 persone sono morte e 214 sono rimaste ferite. Il Deputato del Consiglio regionale di Odessa Vadim Savenko ha detto che le autorità di Kiev nascondono i veri dati della morte degli attivisti degli "Antimajdan" nella Casa dei Sindacati: si racconta che siano state uccise 116 persone. Come riportato in precedenza, altre 48 persone sarebbero disperse.

Secondo Lavrov, coloro che hanno accettano i disordini ad Odessa "che hanno schernito i cadaveri" e sparato a coloro che cercavano di fuggire da un edificio in fiamme " non hanno nascosto il fatto di festeggiare la vittoria trionfante sul russo".

"Abbiamo assistito a un chiare manifestazioni di fascismo. Nessuno dei nazionalisti radicali, autori dell’atroce crimine è stato arrestato. Le autorità di Kiev hanno vagamente espresso le loro condoglianze, hanno formalmente dichiarato il lutto e iniziato un'inchiesta. Tuttavia pochi saranno sorpresi se le indagini si “avviluperanno"come è successo per le sparatorie dei cecchini nella capitale ucraina a febbraio" ha detto il Capo del Ministero degli Esteri russo.

Egli ha sottolineato che "un simile destino era stato preparato per la Crimea, ma il suo popolo multinazionale con il sostegno della Russia ha difeso il proprio futuro".




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