Appello della Duma di Stato ai Parlamenti del mondo, all'Unione
Interparlamentare mondiale, all’Assemblea parlamentare dell’Unione Europea,
all’Assemblea Parlamentare dell'OSCE in relazione all'attacco missilistico
degli Stati Uniti del campo d'aviazione nel territorio della Repubblica Araba
di Siria
I Deputati della Duma di Stato dell’Assemblea federale
della Federazione Russa esprimono indignazione per la grossolana violazione dei
principi del diritto internazionale, dei diritti umani, della sovranità
nazionale e della non ingerenza negli affari interni degli Stati da parte degli
Stati Uniti d'America manifestatasi nell’attacco missilistico sull’aeroporto
militare "Al Shayrat" delle forze di governo della Repubblica araba
siriana il 7 aprile 2017 che ha causato vittime umane.
Come artificiosa scusa per l’atto di aggressione
armata contro uno stato sovrano da parte di Washington si è utilizzata la
tragedia della morte di abitanti della provincia di Idlib con armi chimiche di
origine sconosciuta. Senza alcuna indagine preliminare è stata respinta la
proposta della Russia sulla necessità di un attento esame di tutte le
circostanze della tragedia, gli Stati Uniti, in base alle ambizioni
geopolitiche di Gendarme del mondo, ancora una volta ha dimostrato la
propensione all'uso della forza per rovesciare il Presidente Bashar al-Assad.
Proprio il giorno prima, il 5 aprile 2017, l'Unione
interparlamentare aveva adottato una risoluzione sul tema «Il ruolo dei
Parlamenti nella prevenzione delle interferenze esterne negli affari interni
degli Stati sovrani», nella quale si esortava il rafforzamento del ruolo degli
organismi legislativi e rappresentativi degli Stati - Stati membri delle
Nazioni Unite - ad assicurare il più rigoroso rispetto dei diritti umani ed in
particolare il diritto alla vita, così come l'osservanza dello Stato di diritto.
Gli Stati Uniti hanno attaccato, causando la morte di civili ignorando in tal
modo grossolanamente l'appello dei parlamenti di 143 Stati membri della più antica
organizzazione parlamentare.
Noi non escludiamo che il famigerato attacco chimico nella
provincia di Idlib sia stata una deliberata provocazione delle "forze della
guerra" dell’Occidente che vorrebbero tornare alla politica dell’amministrazione
di Barak Obama volta al rovesciamento forzato di Bashar al-Assad. Tutto questo
contraddice ciò che in precedenza ha dichiarato la nuova amministrazione
americana sostenendo la necessità di combattere il terrorismo internazionale
insieme con la Russia
Il comportamento di Washington indica anche il
desiderio di distogliere l'attenzione del mondo dalla catastrofe umanitaria a
Mosul, nata a causa delle azioni degli Stati Uniti d'America. Ecco un'altra
manifestazione dei «doppi standard» nella politica americana.
Suscitano anche profonda preoccupazione le informazioni
ufficiali delle autorità statunitensi che non contengono una sola parola sui
terroristi di "Dzhabhat en-Nusra", il che è chiaramente indicativo
della volontà di Washington di usare questa organizzazione terroristica
affiliata ad “al-Qaeda" per il rovesciamento delle autorità legittimamente
elette della Siria. Gli americani nei fatti hanno agito nell’interesse dell’ISIS
assicurando all'organizzazione fuori legge nella Federazione Russa, una tregua
e l'opportunità di ricostruire le loro forze, assai malconce dopo le azioni di
successo delle truppe governative della Repubblica araba di Siria.
Non v'è dubbio che queste azioni degli Stati Uniti distruggono
l'architettura della sicurezza, peraltro già fragile in Europa, la cui stabilità
è di molto indebolita dalla crisi migratoria causata dall’interferenza negli
affari interni di Stati sovrani del Medio Oriente e Nord Africa
I Deputati della Duma di Stato si appellano ai
parlamenti del mondo, all’Unione interparlamentare, all'Assemblea parlamentare
del Consiglio d'Europa, all'Assemblea Parlamentare dell'Organizzazione per la
Sicurezza e la Cooperazione in Europa con la richiesta di condannare le azioni
aggressive degli Stati Uniti che violano i principi fondamentali del diritto
internazionale e minano la cooperazione fra i paesi del mondo nella lotta
contro il terrorismo. Siamo sicuri che la minaccia principale da vincere nel
XXI secolo è possibile solo attraverso la creazione di un’efficiente sistema di
sicurezza internazionale collettivo in grado di far vivere tutti gli Stati
sovrani sotto un cielo sereno e di pace
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