mercoledì 14 giugno 2017

"CIGNO", "CIVETTA" e "DELFINO": COME SI VIVE NELLE PRIGIONE PIU' DURE DELLA RUSSIA




"CIGNO", "CIVETTA" e "DELFINO": COME SI VIVE NELLE PRIGIONE PIU' DURE DELLA RUSSIA

MOSCA, 28 ottobre – RIA Novosti, Viktorija Sal’nikova.Pochi giorni fa, molti organi di informazione hanno scritto che per la prima volta si è avuta una fuga dalla colonia penale "Delfino nero". Il Servizio penitenziario federale ha negato la notizia: si è poi scoperto che un prigioniero fuggito dal carcere, è stato ripreso poco distante, in tal modo il conto del "Delfino" è tornato pari. RIA Novosti ha conosciuto la vita di una prigione in cui è impossibile fuggire – un campo per ergastolani.




Il "Delfino Nero" si trova nella regione di Orenburg — una delle prigioni russe più mitizzata. Su questo campo girano moltissime voci, ma quante di loro dicono la verità – non è saputo. Questa prigione è considerata una delle più severe del paese – qui scontano la condanna all’ergastolo stupratori, serial killer, assassini. Ogni cella contiene da due a quattro persone, ma ve ne sono di "singole". Per il condannato un servizio di sorveglianza: la luce nelle camere non si spegne mai ed ogni 15 minuti i prigionieri vengono controllati dalle guardie di turno. La sveglia dei prigionieri è alle sei del mattino, la chiamata finale – 16 ore più tardi. Non hanno diritto di rimanere a letto. All’uscita dalla cella ogni detenuto viene accompagnato da almeno tre secondini con il cane. Quando si passa in un altro corpo della prigione viene messa loro una benda sugli occhi. Questo viene fatto per garantire che non imparino la struttura del carcere. Secondo i dati non ufficiali questa colonia penale ospita circa 750 persone ed il numero del personale di sorveglianza si attesta a 900 agenti. I prigionieri, per parlare con gli agenti, devono seguire regole particolari"

"Ispezione della cella!" – dice tonante la voce di turno. Tutti i detenuti, a turno, escono correndo alla grata che separa la porta esterna della "struttura abitativa" e mettono le mani dietro la schiena. Tutti, a turno, vengono ammanettati. Si sente il comando di uscire dalla cella. Quattro condannati con gli occhi chiusi escono nel corridoio e anche in questo caso si alzano in "sincronia". Tutti vengono accuratamente perquisiti. Tutta la procedura sembra terribile e allo stesso tempo divertente: persone, come in un circo di cani, obbediscono ai comandi dell’ufficiale -"domatore", scrissero nel 2002 i giornalisti della "Nezavisimaja Gazeta", visitando il carcere.

In questo carcere stanno scontando la pena a vita i condannati per terrorismo (attacco terroristico del 2006 al mercato Cherkizovskij di Mosca) Oleg Kostarev, il serial killer Vladimir Nikolaev, lo stupratore ed assassino Oleg Ryl’kov ed altri.




"Il Cigno Bianco"

La Colonia penale a regime speciale per ergastolani, conosciuta come "il Cigno Bianco", si trova a Solikamsk (Regione di Perm ndt). Questa è un’altra delle più severe prigioni della Russia. L'origine del nome non è chiara, ma nel cortile della prigione c’è un Cigno bianco di marmo ed anche le urne sono fatti in forma di questi uccelli. In questa colonia penale vivono i condannati per reati molto gravi: membri di gruppi delinquenziali, leader di gruppi criminali organizzati, assassini e stupratori. In totale nel "Cigno Bianco" sono recluse circa 300 persone.

Le celle del carcere ospitano da una a tre detenuti. I detenuti vengono alloggiati in base alla loro compatibilità psicologica e questo aiuta ad evitare i conflitti. I contatti con il mondo esterno sono strettamente limitati.

Nella colonia vi sono di 50 cani. Lungo il perimetro si trovano telecamere di sicurezza. Sul territorio della colonia opera un laboratorio per la produzione di mobili. L'amministrazione carceraria ha sviluppato produzioni agricole e zootecniche. Nel arcare si producono, per consumo interno, verdure, carne e pollame. Tuttavia per coloro che stanno scontando il carcere a vita il lavoro è vietato lo studio e l’Università. 
Nel "Cigno Bianco" scontano la pena il capo della banda di rapinatori di camionisti, Andrej Sochin, l’organizzatore dell'omicidio della giornalista Anna Politkovskaja, Lom-Ali Gajtukaev ed altri.






"Civetta polare"

La Colonia penale a regime speciale per ergastolani, nota come il "Civetta polare", si trova nel villaggio di Charp, Distretto autonomo Jamalo-Nenets. La prigione si trova oltre il circolo polare artico. Sfuggire da questo è possibile solo attraverso il cimitero. Secondo la "Komsomolskaja Pravda" nella colonia vivono 330 ergastolani che hanno sulle loro mani il sangue di 300 vittime. Accanto c'è un’altra una colonia penale che ospita un centinaio di prigionieri.

Il villaggio di Charp è stato costruito nel 1961. In quegli anni fu costruita la strada transpolare e per questo il campo di prigionia era stato costruito per i costruttori della ferrovia. In seguito fu trasformato in una colonia per i recidivi pericolosi. Secondo i giornalisti la struttura è in cattive condizioni. Condizioni dure sia per le condizioni metereologiche che per la prigione. La temperatura media, da ottobre a febbraio, è di meno 40 gradi. L'estate dura un solo mese - luglio. Tra i prigionieri serial killer, criminali di stato particolarmente pericolosi, recidivi.

Sulla vita nella "Civetta polare" poco si sa, ma di questa prigione si vocifera sia la più terribile di tutta la Russia. Alcuni anni fa fu stato condannato il colonnello Juri Sandrykin del Servizio penitenziario federale che aveva prestato servizio qui. Secondo gli inquirenti è stato picchiato dai detenuti ergastolani, costringendolo a confessare su casi molto delicati. E’ apparsa anche una lettera, nella rete, di un prigioniero, che ha raccontato come nella "Civetta polare” vengano usati manganelli per ogni errore, insieme ai cani contro i prigionieri e come le pause per i pasti non durino non più di cinque minuti. Tuttavia nel carcere esistono anche "eurocamere" (celle singole con servizi) per i detenuti migliori, informano alcuni giornalisti

I prigionieri possono ascoltare la radio e una volta alla settimana guardare la TV, frequentare una biblioteca. La letteratura più popolare - religiosa, filosofica e di avventura. Film patriottici e militari. Possono essere fatte delle passeggiate non solo nel cortile ma anche in una stanza senza soffitto. Allo stesso tempo all’ora d’aria all’aperto non possono partecipare più di due persone alla volta. Tra i condannati si sono pentiti, ma anche coloro che ancora con nostalgia ricordano i loro omicidi
La cosa più difficile è far convivere i detenuti con gli assassini ed i pedofili. Oltre al "maniaco” di Mosca Aleksandr Pichushkin, alla “Civetta polare" sta scontando una condanna il maniaco di San Pietroburgo Dmitrij Voronenko. Generalmente sia Voronenko che Pichushkin trovano normale raccontare e comportarsi in un modo sbrigativo con l'interlocutore, che comincia a pensare di impazzire. Dalla mattina alla sera rimpiangono i loro omicidi o fantasticano su terribili storie di nuove atrocità. Nessuno può resistere con loro in cella per più di due o tre giorni e è pericoloso poiché potrebbero tentare di uccidersi a vicenda "- ha scritto un giornalista del quotidiano" Komsomolskaja Pravda".
Oltre che a Pichushkin e Voronenko nella "Civetta polare" sta scontando un ergastolo l’ex maggiore della polizia Denis Evsjukov che ha ucciso molte persone in un supermercato di Mosca.












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