IL PRIMO MINISTRO ITALIANO HA RISPOSTO AI RIMPROVERI
DI POPULISMO CON UN RIFERIMENTO A DOSTOEVKIJ
La fonte di ispirazione è stato il discorso di
Dostoevskij su Pushkin
Il Primo ministro italiano, Giuseppe Conte, ha fatto
riferimento a Fedor Dostoevskij nel suo discorso davanti ai deputati del
parlamento martedì 5 giugno. Su questo riferisce l'agenzia di stampa Ansa.
Conte martedì ha ricevuto la fiducia dal parlamento ed il suo governo è entrato
nei suoi poteri.
«Se populismo è l'attitudine della classe dirigente ad
ascoltare i bisogni della gente - e qui traggo ispirazione dalle riflessioni di
Dostoevskij, nelle pagine del «Discorso su Puškin» - se antisistema significa
mirare a introdurre un nuovo sistema che rimuova vecchi privilegi e incrostazioni
di potere, ebbene, queste forze politiche meritano entrambe queste
qualificazioni» ha detto il Primo Ministro.
I vincitori nelle elezioni parlamentari italiane del
marzo 2018 vengono rimproverati di «populismo» — un luogo comune per italiani ed
in generale, per i media europei ed è la domanda principale a cui i vincitori
devono rispondere al pari delle accuse di «razzismo» in relazione con il tema
dei migranti.
Il Primo Ministro, quindi, ha fatto capire di essere d'accordo
sull'uso del termine «populismo», se con questo viene inteso per «popolo», ed
il termine «antisistema», se viene inteso come lotta alle manifestazioni
negative del vecchio sistema.
Conte, ovviamente, si riferisce al discorso di
Dostoevskij, a detta loro in una riunione della Società degli amanti della
letteratura prima dell'inaugurazione del monumento ad Aleksandr Pushkin. I
giornalisti italiani hannod definito Pushkin «drammaturgo», essendo
quest’ultimo in Italia molto meno conosciuto di Dostoevskij.
Le parole pronunciate non sono una citazione,
Dostoevskij non ha detto nulla né sul «populismo», né tanto meno sull’«antisistema».
Il discorso dello scrittore si è rivelato solo una fonte di ispirazione.
Proprio nel discorso «pushkiniano» Dostoevskij, riflettendo
sulle relazioni tra Russia ed Euroa, ha dato la seguente celebre definizione:
«Diventare un vero russo, diventare completamente russo, può essere ma
significa solo diventare fratello di tutti gli uomini, uomo universale, se volete».
I media italiani affermano che nel discorso di Conte si
trovavano molte citazioni, ma il link alla citazione di Dostoevskij non è stato
fornito loro.
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