giovedì 24 gennaio 2019

Dichiarazione del ministero degli esteri russo sugli eventi in Venezuela




Gli eventi in Venezuela sono arrivati a un punto pericoloso.


Gli avversari estremisti del governo legittimo del Venezuela, dopo aver fallito nel tentativo di sloggiare N. Maduro anche attraverso la sua eliminazione fisica, hanno scelto lo scenario di un conflitto ancora più duro. Il giuramento dell'opposizione del "Presidente del Venezuela ad interim" e il suo immediato riconoscimento come tale da parte degli Stati Uniti e di un certo numero di paesi della regione mirava ad esacerbare la spaccatura nella società venezuelana, la crescita dello scontro frontale, ad una radicale destabilizzazione della situazione politica interna e ad un'ulteriore escalation del conflitto. Tali passi sono intenzionali ed ovviamente ben ponderati di un "doppio potere" in Venezuela, volto a formare un centro alternativo decisionale - una ricetta per il caos, la distruzione delle fondamenta dello stato venezuelano. Sono apparse le prime vittime. Condanniamo fermamente coloro che spingono la società venezuelana nell'abisso di un sanguinoso conflitto civile.


Vediamo nelle azioni senza cerimonie di Washington una nuova dimostrazione di totale disprezzo per le norme e i principi del diritto internazionale, un tentativo di svolgere il ruolo di arbitro autoproclamato dei destini di altre nazioni. C'è il desiderio di trasformare il Venezuela con gli scenari già testati di cambiamento dei governi indesiderati.


Particolarmente inquietanti sono i segnali di un arrivo da un certo numero di capitali estere, di un possibile non esclusione di un intervento armato esterno. Mettiamo in guardia contro tali avventure, piene di conseguenze catastrofiche.


Facciamo appello ai politici venezuelani sensibili che sono all’opposizione del governo legittimo di N. Maduro, con una sollecitazione a non diventare pedine nel gioco degli scacchi di qualcun altro.


Partiamo dal fatto che qualsiasi attività politica debba essere svolta rigorosamente nel quadro costituzionale ed in conformità con la legislazione nazionale. Certamente i cittadini di questo paese possono esprimere apertamente la propria posizione, anche attraverso manifestazioni, ma solo in modo pacifico, senza ricorso alla violenza ed inoltre, non metta in pericolo la sicurezza dei cittadini.


Solo i venezuelani hanno il diritto di determinare il loro futuro. Un intervento esterno distruttivo, specialmente nell'attuale situazione estremamente tesa, è inaccettabile. L'istigazione non ha nulla a che fare con il processo democratico. Questa è una via diretta verso l'illegalità ed un bagno di sangue.


Il compito della comunità internazionale è di aiutare a trovare una comprensione reciproca tra le varie forze politiche in Venezuela, che ponga gli interessi nazionali prima di tutto. Siamo pronti a cooperare in questo con tutti gli Stati che condividono questi obiettivi.



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