Matvienko ha definito la
condizione per il ritorno della delegazione russa nel Consiglio d’Europa
La
Presidente del Consiglio della Federazione ha informato che la delegazione non
tornerà all'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa finché rimarrà la
possibilità di una sua discriminazione.
BAKU, 12 aprile.
/TASS/ La
delegazione russa non è pronta a tornare a lavorare nell'Assemblea parlamentare
del Consiglio d'Europa (APCE) dato che esiste una condizione che
l'organizzazione mantenga la possibilità di discriminazione contro le
delegazioni nazionali. Lo ha annunciato venerdì ai giornalisti
la Presidente del Consiglio della Federazione, Valentina Matvienko.
"Finché
il Consiglio d’Europa ha ancora la possibilità di discriminare le delegazioni
nazionali secondo gusti, principi politici e altro, non torneremo a lavorare in
questa struttura interparlamentare" ha detto la Matvienko.
La Presidente a
fatto notare come
vi siano segnali positivi da parte della
leadership del Consiglio d'Europa, del
Consiglio stesso, di politici e
deputati sensati. "E questo è positivo, capiscono che questa è davvero una
crisi diffusa del
Consiglio d’Europa, che occorre trovare
una soluzione. Accogliamo con favore questi segnali positivi, non stiamo
chiudendo la possibilità,
siamo pronti per un ulteriore dialogo, ma lo percepiamo come segnali, dal
momento che nessuna decisione è stata presa su una questione di principio
", - ha detto la speaker del
Consiglio della Federazione.
Ha spiegato come
tutti comprendano
che "l'Assemblea parlamentare del
Consiglio d’Europa eccede nelle sue prerogative,
i suoi regolamenti
non sono conformi allo statuto del Consiglio d'Europa". La
Senatrice
ha ricordato come esista un'opinione
giuridica precisa al
riguardo. "E ci auguriamo vivamente che alla fine vengano adottate le
modifiche necessarie ai regolamenti, che creerebbero condizioni uniformi per
tutte le delegazioni nazionali", ha affermato il presidente del Consiglio
della Federazione.
Ha inoltre
sottolineato che questa condizione,
da parte russa,
rimane in vigore e
solo quando saranno
soddisfatte le questioni poste,
la delegazione della Federazione Russa sarà
pronta a ritornare
all’interno dell’Assemblea
parlamentare ed adempiere a
tutti i suoi obblighi, incluso il versamento
della propria quota.
"Comprendiamo l'intenzione di
invitare la delegazione nazionale della Russia all’Assemblea
perché è prossima una
fase molto importante - l'elezione di un nuovo Segretario generale del
Consiglio d'Europa e naturalmente se ciò accadesse
senza la partecipazione della Russia,
questa sarà un'altra conferma della crisi sempre più profonda
dell’istituzione. sono state prese le
decisioni necessarie per il ritorno della Russia in PACE ", ha concluso
Matvienko.
Ci aspettiamo di
essere ascoltati per
prendere le decisioni necessarie al
ritorno della Russia nell’Assemblea”
ha concluso Matvienko.
La Russia ed il Consiglio d’Europa
Il 10 aprile i deputati dell'Assemblea
parlamentare del Consiglio d’Europa hanno adottato una
risoluzione sul ruolo e la missione dell'Assemblea, che tra l'altro fa
riferimento
alla necessità di preservare la
presenza della Russia nel Consiglio d'Europa ed
invita Mosca a inviare una propria delegazione
all'Assemblea ed a
versare le quote al
bilancio dell'organizzazione. Come riportato
nel documento, le sanzioni dell'Assemblea
parlamentare contro la delegazione
russa,
dopo la riunificazione della Crimea con la Federazione Russa e la successiva
decisione del paese "di cessare la partecipazione alle attività
dell'assemblea hanno portato alla discordia all'interno
dell'organizzazione".
La Russia per il terzo anno consecutivo si
rifiuta di inviare una delegazione per
partecipare alle sessioni dell'Assemblea
parlamentare Il motivo è
il mantenimento, nei regolamenti
dell'assemblea,
degli articoli sulle
sanzioni che consentono di privare le delegazioni nazionali di autorità. Questo
è esattamente ciò che è accaduto ai deputati e ai senatori russi quando, nel
2014-2015, a causa della riunificazione della Crimea con la Russia, furono
privati del diritto di voto pur partecipando
alle missioni di osservazione del Consiglio d'Europa e facendo
parte degli organi di
direttivi dell’Assemblea.
La delegazione della Federazione Russa ha insistito
sull'abolizione di queste sanzioni nel
regolamento
come condizione per un ritorno
in seno all'Assemblea.
Nel gennaio di quest'anno, la Duma di Stato
ed
il Consiglio della Federazione hanno adottato dichiarazioni in cui hanno
indicato l'assenza di motivi per il ritorno della delegazione della Federazione
russa,
nel 2019,
a partecipare all’Assemblea.
La
Duma di Stato
inoltre ha esortato a mantenere in vigore la
decisione di congelare i pagamenti dalla Russia delle
quote del bilancio del Consiglio d'Europa. Nel contesto della crisi nelle relazioni tra la Russia e l'Assemblea
parlamentare è
stata ripetutamente sollevata la questione delle prospettive del
mantenimento dell’adesione della Russia
al Consiglio d'Europa.
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