venerdì 3 aprile 2020

MARIJA ZACHAROVA NUOVAMENTE SU LA STAMPA E AIUTI ALL'ITALIA



Sull'aiuto  russo all'Italia nella lotta contro la diffusione dell'infezione da coronavirus


L'assistenza russa in Italia è stata ricevuta con gratitudine dal popolo italiano. L'assistenza fornita dalla Federazione Russa agli italiani nella lotta contro la diffusione dell'infezione da coronavirus è di natura umanitaria e non ha alcun legame con l'agenda politica.

La decisione di inviare assistenza su larga scala agli Appennini è stata presa a seguito di una conversazione telefonica tra il presidente della Federazione Russa Vladimir Putin e il presidente del Consiglio dei ministri italiano G. Conte il 21 marzo, durante la quale il capo del governo italiano ha presentato su questo una richiesta al leader dello stato russo.

Le autorità ufficiali italiane hanno ringraziato la Russia per l'assistenza fornita durante l'incontro all'aeroporto di Pratica di Mare all’arrivo  del primo aereo delle forze aerospaziali russe il 22 marzo, il Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale L. Di Maio, il Capo dello Stato Maggiore delle Forze armate d'Italia E. Vecciarelli. Gli italiani hanno ricevuto l'assistenza fornita dalla Russia con grande entusiasmo. Avete visto queste fotografie. Decine di lettere di ringraziamento, centinaia e persino migliaia di messaggi di cittadini comuni e varie organizzazioni pubbliche in Italia arrivano al Ministero degli Affari Esteri russo e ad altri dicasteri russi. Gli abitanti di Bergamo hanno salutato la colonna militare russa con applausi e al suono dell'inno della Russia. Queste fotografie hanno fatto il giro del mondo.

L'aiuto della Russia all'Italia è molto specifico e pratico. Non elencherò tutto l'aiuto che è stato inviato agli italiani. Tutto ciò è già stato reso noto e ampiamente commentato sulla rete da rappresentanti ufficiali dei dipartimenti coinvolti nella spedizione di questi carichi. In generale, posso dire che non solo sono stati inviati aiuti umanitari, ma anche specialisti civili e militari, attrezzature speciali stanno operando lì, l'assistenza viene anche inviata in Italia attraverso il Ministero dell'Industria e del Commercio della Russia. Ritorneremo inoltre su questo argomento sulle nostre pagine dei social network.

Voglio aggiungere qualcos'altro. Questi sono esempi di interazione umanitaria, assistenza reciproca, che sono la migliore manifestazione di ciò che l'umanità ha accumulato in tutti questi anni. Ma tutto ciò si trova anche di fronte un’altra realtà – quella che desidera distorcere i veri obiettivi dell'aiuto. Tutti i meccanismi di propaganda, guerra dell'informazione sono usati per diminuire il significato di queste azioni umanitarie o semplicemente per distorcerle. Fake, disinformazione - in questo caso, tutto viene messo in moto. Naturalmente, questo non potrà mai sminuire il significato dell'interazione fra i paesi, la loro reciproca assistenza, non sarà in grado di fare nulla per fermare l'impulso assolutamente sincero e corretto di paesi, popoli e capi di stato che, in questo difficile periodo per tutta l'umanità, estendono reciprocamente le loro mani in un momento necessario. Penso che si debba seguire questi esempi, dovrebbero essercene di più. Dobbiamo sostenerci a vicenda in questi momenti difficili per tutta l'umanità.



A proposito di un articolo del quotidiano italiano La Stampa relativo all'asserito fermo in Russia di aiuti umanitari, mascherine. per la regione italiana Abruzzo


Il quotidiano italiano La Stampa si è già distinto per una serie di articoli calunniosi diretti sulla questione della fornitura da parte della Russia di aiuti umanitari all'Italia. L'altro giorno ha pubblicato un altro fake per distorcere completamente le azioni della Russia in relazione alla crisi sanitaria-epidemiologica in Italia.

Citando fonti dubbie (se esistono), il giornale ha annunciato pubblicamente il presunto sequestro da parte della Russia di un carico umanitario e fornito informazioni completamente errate. Ovviamente abbiamo risposto tramite l’Ambasciata russa e continueremo a rispondere.

In risposta a questo falso, è stato possibile stabilire un intermediario: la società «Giosar», registrata a Londra, il cui rappresentante ha categoricamente rifiutato di fornire qualsiasi informazione sulla transazione menzionata nell'articolo e di rispondere alle domande, tra cui posizione, costo e caratteristiche del carico , nonché il mittente e il destinatario.

Quando si è iniziato a capire, si è scoperto che si trattava di un'operazione puramente commerciale, che alcune strutture estere hanno cercato di organizzare la cosa in maniera poco trasparente. Allo stesso tempo, le autorità russe non sono state informate in anticipo di questa fornitura e non hanno avuto alcun rapporto con essa. Tutto ciò è stato alimentato dal giornale La Stampa nel contesto degli sforzi umanitari della Russia.

Penso che sia già diventato chiaro a tutti che alcuni aziende commerciali, in cerca di profitto, stanno apparentemente cercando di sfruttare problemi, drammi come in questo caso la tragedia dell'Italia. Fermeremo questa disinformazione e lo faremo duramente, regolarmente.


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