Commento
del Dipartimento Informazione e Stampa del MID russo in merito all'esame da
parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della dichiarazione sulla
solidarietà nella lotta contro la pandemia da coronavirus
La
Federazione Russa insiste sul rafforzamento della solidarietà internazionale di
fronte alla pandemia di COVID-19. Sottolineiamo il ruolo unico delle Nazioni
Unite in questo ambito. Accogliamo con favore la risoluzione dell'Assemblea
generale delle Nazioni Unite su questo argomento, proposta da Ghana, Indonesia,
Liechtenstein, Norvegia, Singapore e Svizzera. Abbiamo supportato la sua
adozione per consenso.
Allo stesso tempo, alla luce della pandemia, si deve ammettere che il documento menzionato ignora una serie di questioni di attualità sollecitate dal Segretario Generale delle Nazioni Unite e da altri alti funzionari dell'Organizzazione mondiale, volte a risolverle urgentemente.
A
questo proposito, la Russia ha presentato all'Assemblea generale un progetto di
Dichiarazione di solidarietà nella lotta contro la pandemia da coronavirus,
ribadendo l'impegno della comunità internazionale al principio della Carta
delle Nazioni Unite sulla cooperazione tra Stati. Il testo ha sottolineato il
ruolo di coordinamento dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nella
lotta contro la pandemia, ha sottolineato il principio della cooperazione nello
sviluppo di una strategia per combattere la diffusione dell'infezione da
coronavirus ed i suoi metodi di cura, ha chiesto assistenza agli Stati più
colpiti, in particolare ai paesi in via di sviluppo e negato da guerre
commerciali e sanzioni unilaterali che aggirano il Consiglio di sicurezza delle
Nazioni Unite per garantire un accesso urgente della popolazione al cibo e
medicine, accentuata dalla necessità di contrastare la speculazione sui beni di
prima necessità.
28
stati hanno patrocinato la Dichiarazione.
Gli
Stati Uniti, la Gran Bretagna e la UE, grazie ai quali l'Ucraina e la Georgia hanno
"colto l’occasione", hanno impedito l'adozione di questo documento dal
contenuto assolutamente umanitario. Ci dispiace che, anche sullo sfondo della
minaccia epidemica globale, non abbiano ritenuto possibile abbandonare gli
approcci politicizzati. Particolarmente scandaloso è la riluttanza di un certo
numero di attori internazionali a dire addio alle loro politiche sanzionatorie,
che mettono la gente comune negli stati più vulnerabili sull'orlo della
sopravvivenza. Riteniamo che il Segretario generale delle Nazioni Unite in
queste circostanze di emergenza dovrebbe alzare con insistenza la voce in
favore dell'eliminazione delle misure discriminatorie.
Proseguiremo
il coordinamento con le persone che la pensano allo stesso modo sulle problematiche
della nostra Dichiarazione. Auspichiamo che tutti i paesi
interessati si uniscano a questa. Siamo convinti che
nell'attuale difficile situazione sanitaria ed epidemiologica, la
politicizzazione delle discussioni sull'infezione virale influenzerà negativamente
gli sforzi globali per contenere la pandemia. Esortiamo gli
stati ad uno stretto coordinamento delle misure per rispondere ad una nuova
minaccia al fine di ridurre al minimo sia le perdite umane che le conseguenze
per l'economia globale.
La
Russia, sulla base del principio di solidarietà, continuerà a fornire
attraverso i canali bilaterali e la linea OMS aiuto agli stati più bisognosi
nella lotta contro l'infezione da coronavirus.
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