sabato 4 aprile 2020

MID della Russia su una Dichiarazione ONU sul Covid 19




Commento del Dipartimento Informazione e Stampa del MID russo in merito all'esame da parte dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite della dichiarazione sulla solidarietà nella lotta contro la pandemia da coronavirus

La Federazione Russa insiste sul rafforzamento della solidarietà internazionale di fronte alla pandemia di COVID-19. Sottolineiamo il ruolo unico delle Nazioni Unite in questo ambito. Accogliamo con favore la risoluzione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite su questo argomento, proposta da Ghana, Indonesia, Liechtenstein, Norvegia, Singapore e Svizzera. Abbiamo supportato la sua adozione per consenso.

Allo stesso tempo, alla luce della pandemia, si deve ammettere che il documento menzionato ignora una serie di questioni di attualità sollecitate dal Segretario Generale delle Nazioni Unite e da altri alti funzionari dell'Organizzazione mondiale, volte a risolverle urgentemente.
A questo proposito, la Russia ha presentato all'Assemblea generale un progetto di Dichiarazione di solidarietà nella lotta contro la pandemia da coronavirus, ribadendo l'impegno della comunità internazionale al principio della Carta delle Nazioni Unite sulla cooperazione tra Stati. Il testo ha sottolineato il ruolo di coordinamento dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) nella lotta contro la pandemia, ha sottolineato il principio della cooperazione nello sviluppo di una strategia per combattere la diffusione dell'infezione da coronavirus ed i suoi metodi di cura, ha chiesto assistenza agli Stati più colpiti, in particolare ai paesi in via di sviluppo e negato da guerre commerciali e sanzioni unilaterali che aggirano il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite per garantire un accesso urgente della popolazione al cibo e medicine, accentuata dalla necessità di contrastare la speculazione sui beni di prima necessità.  
28 stati hanno patrocinato la Dichiarazione.
Gli Stati Uniti, la Gran Bretagna e la UE, grazie ai quali l'Ucraina e la Georgia hanno "colto l’occasione", hanno impedito l'adozione di questo documento dal contenuto assolutamente umanitario. Ci dispiace che, anche sullo sfondo della minaccia epidemica globale, non abbiano ritenuto possibile abbandonare gli approcci politicizzati. Particolarmente scandaloso è la riluttanza di un certo numero di attori internazionali a dire addio alle loro politiche sanzionatorie, che mettono la gente comune negli stati più vulnerabili sull'orlo della sopravvivenza. Riteniamo che il Segretario generale delle Nazioni Unite in queste circostanze di emergenza dovrebbe alzare con insistenza la voce in favore dell'eliminazione delle misure discriminatorie.
Proseguiremo il coordinamento con le persone che la pensano allo stesso modo sulle problematiche della nostra Dichiarazione. Auspichiamo che tutti i paesi interessati si uniscano a questa. Siamo convinti che nell'attuale difficile situazione sanitaria ed epidemiologica, la politicizzazione delle discussioni sull'infezione virale influenzerà negativamente gli sforzi globali per contenere la pandemia. Esortiamo gli stati ad uno stretto coordinamento delle misure per rispondere ad una nuova minaccia al fine di ridurre al minimo sia le perdite umane che le conseguenze per l'economia globale.
La Russia, sulla base del principio di solidarietà, continuerà a fornire attraverso i canali bilaterali e la linea OMS aiuto agli stati più bisognosi nella lotta contro l'infezione da coronavirus.


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