MOSCA, 9 febbraio - RIA Novosti. L'Unione Europea voleva organizzare una "fustigazione pubblica" della Russia durante la visita di Josep Borrell a Mosca, ma non ha funzionato - ha detto il Ministero degli Esteri.
Il rappresentante della UE per la politica estera e la sicurezza ha soggiornato nella capitale russa per tre giorni, dal 4 al 6 febbraio. Dopo il viaggio ha detto che alla prossima riunione dei capi dei ministeri degli esteri europei del 22 febbraio, i partecipanti potrebbero decidere di espandere le sanzioni contro la Russia.
“Svelo un segreto sui nostri partner occidentali: quando non riescono a sculacciarci, iniziano a diventare isterici. Il suo compito (di Borrell) era eseguire questa sculacciata pubblica, che loro, a quanto pare avevano pianificato con molta attenzione. E una tale cascata: parlare dei raduni, parlare dei giornalisti e fare di Naval’ij l'argomento principale. Quindi mescolare tutto in un mucchio, scaricare (tutto addosso a noi) e tornare a casa con uno sguardo soddisfatto", ha detto la portavoce del Ministero Maria Zacharova a Vesti FM.
Secondo la Zacharova la fustigazione non ha funzionato perché "la parte russa si è offerta di discutere delle questioni reali, dei problemi e delle prospettive di sviluppo (delle relazioni)" . Il giorno prima il Ministero degli Esteri aveva dichiarato che le critiche di Borell alla Russia all'arrivo a Bruxelles erano diversi dai suoi discorsi tenuti durante l’incontro.
La scorsa settimana Mosca ha dichiarato “persona non grata” diplomatici di Svezia, Polonia e Germania a causa della loro partecipazione alle azioni non autorizzate e che presto lasceranno la Russia. In risposta questi paesi stanno espellendo tre diplomatici russi. Il Ministero degli Esteri ha affermato che non lo considerano una misura speculare.
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