Vorrei congratularmi con tutti gli abitanti del nostro paese per la Giornata della Repubblica di Crimea.
Oggi, 20 gennaio, si celebra questa festa, la Giornata della Repubblica di Crimea, istituita nel 2009 e confermata dalla Legge della Repubblica nel 2014. Ci congratuliamo con gli abitanti della regione russa, gli auguriamo salute , pace e prosperità come parte della nostra Patria unita – la Russia.
Consideriamo questa data e l'avvicinarsi dell'anniversario della Primavera della Crimea come un'ottima occasione per ricordare gli oltre 20 anni di lotta degli abitanti della penisola per l'autodeterminazione, per la giustizia. Per la stessa democrazia che l'Occidente ci insegna in teoria, ma in pratica dimentica completamente i suoi obblighi e le sue promesse. Qui ha trionfato la democrazia nel senso più alto della parola. Questi vent'anni di sforzi hanno portato i crimeani al loro porto natale nel 2014. Le pietre miliari principali di questa causa veramente nobile sono la cronologia della crescente volontà e delle speranze dei residenti della Crimea e di Sebastopoli sulla via del ritorno a casa.
Durante il periodo in cui la Crimea faceva parte dell'Ucraina (1990-2014), lo status giuridico della regione è cambiato ripetutamente a causa dei conflitti tra le autorità repubblicane e quelle di Kiev. Ricordiamoci, raccontiamo ai nostri partner occidentali, alla comunità mondiale come e cosa si è sviluppato in Crimea.
Il 12 novembre 1990, in una sessione straordinaria del Consiglio regionale dei deputati popolari della Crimea, si decise di indire un referendum sulla trasformazione della regione della Crimea nella SSR autonoma della Crimea, che esisteva fino al 1945 e faceva parte della RSFSR (Repubblica Socialista Federativa Sovietica Russa, l’attuale Federazione Russa ndt). Il 20 gennaio 1991 (data da cui è stata proclamata la Giornata della Crimea bdt) si è tenuto un referendum. Oltre il 93% si espresse favorevolmente a ricreare l'ASSR (Repubblica Autonoma Socialista Sovietica ndt) di Crimea come soggetto dell'URSS.
Kiev decise di intervenire sulla Crimea. Il 12 febbraio del 1991 il Soviet supremo della RSS ucraina (Repubblica Sovietica Socialista Ucraina ndt) adottò una legge sul ripristino dell'RSS di Crimea come parte della RSS ucraina. Quattro mesi più tardi furono apportate le modifiche alla Costituzione della SSR ucraina del 1978. La volontà dei crimeani fu deformata, ma la loro lotta, la loro nobile causa, continuò.
Il 5 maggio 1992 la città di Simferopol’ adottò la legge “Sull'indipendenza statale della Repubblica di Crimea", che assicurava il diritto di eleggere in modo indipendente il Presidente, il governo e la Corte suprema, di avere la propria cittadinanza e di adottare le lingue di stato.
Il 13 maggio 1992, la Verkhovna Rada dell'Ucraina riconobbe le decisioni del Parlamento della Crimea sulla proclamazione della legge “Sull'Atto di Autonomia dello Stato" e lo svolgimento di un successivo referendum come contrario alla Costituzione dell'Ucraina sospendendolo.
Il 14 giugno 1993 il Consiglio supremo della Crimea introdusse la carica di Presidente della Repubblica di Crimea. Dal febbraio 1994 al marzo 1995 questo incarico è stato ricoperto da Yu.A. Meshkov vincitore delle elezioni con il sostegno del 72% dei voti. Il 27 marzo 1994 si tenne un altro referendum in Crimea, in cui la maggioranza degli abitanti della penisola sostenne le iniziative del presidente eletto. Queste miravano ad una stretta integrazione con il nostro Paese (la Russia ndt).
La Commissione Elettorale centrale ed il Presidente dell'Ucraina dichiararono nuovamente illegale il referendum tenutosi il 27 marzo 1994. Nella Costituzione della Crimea, imposta da Kiev nel 1995, non veniva prevista né la carica di presidente né la sovranità.
I crimeani ricordano le continue violazioni dei diritti e delle libertà da parte dell'Ucraina, gli attacchi alla lingua russa, l'imposizione artificiale di visioni e valori storici alieni, i piani per il dispiegamento delle forze NATO, le esercitazioni che vi furono condotte da forze che dichiararono apertamente che era la Russia era il loro nemico. Tutti ricordano la minaccia di un'invasione da parte dei radicali del Majdan. Tutto ciò ha predeterminato la solidale decisione degli abitanti della penisola, nel referendum del 16 marzo 2014, di riunirsi alla Russia.
Negli ultimi anni la Crimea e Sevastopol’ sono cambiate. Ci sono stata molte volte in viaggio di lavoro ed a titolo personale. Ho visto come nel corso degli anni il lavoro è davvero esploso. La chiave per uno sviluppo di successo risiede nell'armonia interetnica, le cui basi sono stabilite nella Costituzione della Repubblica di Crimea. Le lingue russa, ucraina e tartara di Crimea sono lingue di stato; lasciate che ve lo ricordi per coloro che non lo sanno, la diversità delle culture è garantita, è assicurato il loro uguale sviluppo e arricchimento reciproco. Non è un cattivo esempio per il regime di Kiev? La Crimea ha avuto successo, anche l'Ucraina avrà successo. Avanti!
https://www.mid.ru/ru/foreign_policy/news/1795210/
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