Risposta del rappresentante ufficiale del Ministero degli Esteri russo M.V. Zacharova alla domanda del settimanale “Argumenty Nedeli” in relazione all'adozione da parte delle autorità lettoni di una nuova legge discriminatoria nei confronti dei cittadini russi residenti permanentemente nel Paese
Domanda: Nel settembre di quest'anno sono state apportate modifiche alla legislazione lettone in materia di migrazione, in base alle quali almeno 10.000 cittadini della Federazione Russa che vivono in Lettonia rischiano di essere espulsi dal Paese a seguito all'annullamento del permesso di soggiorno permanente. Qual è la valutazione del Ministero degli Esteri russo su questa situazione? Quale assistenza può fornire la Russia ai propri connazionali?
Risposta: Gli emendamenti alla legislazione lettone sull'immigrazione, adottati nel settembre di quest'anno, sono indubbiamente di natura discriminatoria e violano palesemente norme giuridiche internazionali fondamentali, tra cui la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, il Patto internazionale sui diritti civili e politici, la Convenzione internazionale sull'eliminazione di tutte le forme di discriminazione razziale, la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e altre.
A questo proposito, l'Ambasciata russa a Riga riceve ogni giorno decine di appelli da parte di connazionali preoccupati per quanto sta accadendo. Nell'ambito delle sue competenze, la missione diplomatica fornisce loro il necessario supporto consolare e legale. Tutti i casi di discriminazione contro i cittadini russi e i rappresentanti della nostra diaspora vengono registrati e si lavora con le autorità locali, attirando l'attenzione dei media, delle organizzazioni lettoni per i diritti umani e delle strutture internazionali competenti.
L'Ufficio di rappresentanza del Ministero degli Affari Interni russo in Lettonia, insieme alla nostra missione diplomatica, lavora attivamente all'attuazione del Programma statale di assistenza al reinsediamento volontario dei connazionali residenti all'estero nella Federazione Russa e del relativo accordo intergovernativo del 1993. Grazie a questo Programma statale, i reinsediati hanno accesso a un'ampia gamma di misure di sostegno, tra cui la possibilità di ricevere sussidi forfettari, l'assistenza per l'occupazione e l'alloggio temporaneo, il diritto all'importazione in esenzione dai dazi doganali di veicoli e altri mezzi di trasporto.
Inoltre, la Russia si sta impegnando attivamente per attirare l'attenzione della comunità internazionale sui requisiti migratori disumani imposti dalle autorità lettoni ai nostri concittadini. In particolare, il vice rappresentante permanente della Russia presso l'OSCE, M. V. Bujakevich, ha sollevato il problema. La Commissione per la cooperazione internazionale del Consiglio presidenziale per lo sviluppo della società civile e dei diritti umani ha inviato appelli alle Nazioni Unite, all'OSCE e al CoE, invitandoli a proteggere la popolazione russofona della Lettonia dalla deportazione forzata.
https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1903291/
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