COMMENTO DEL MINISTERO DEGLI ESTERI DELLA FEDERAZIONE
RUSSA IN MERITO ALLE DICHIARAZIONI DEL PRESIDENTE DELL’OSCE SUL REFERENDUM IN
CRIMEA DEL 16 MARZO 2014
Nel Ministero degli Esteri della Russia si è
appresa con delusione la dichiarazione del Presidente OSCE, il
Presidente della Svizzera D. Burkhalter,
dello scorso 11 marzo sul fatto che il prossimo referendum
in Crimea presumibilmente «contraddice
la Costituzione ucraina e pertanto dovrebbe
essere dichiarato illegale» ed a causa di ciò la Presidenza
«esclude la
possibilità»
di inviare osservatori dell'OSCE durante lo svolgimento.
La parte russa ritiene che il referendum di Crimea sia assolutamente legittimo e soddisfi pienamente la volontà dei popoli della Crimea. In
conformità con l’Atto finale di Helsinki della CSCE
del 1975, « tutti i
popoli hanno sempre il diritto, in piena libertà, di stabilire quando e come
desiderano il loro regime politico interno ed esterno, senza ingerenza esterna».
Vorremmo ricordare che, secondo la decisione del
Consiglio dei Ministri dell'OSCE di
Porto del 2002 «Sul ruolo
della Presidenza dell'OSCE» qualsiasi
azione della Presidenza dovrebbe prendere in considerazione «l'intero
spettro delle opinioni degli Stati
partecipanti».
Ci auguriamo che la Presidenza svizzera segua rigorosamente tale mandato.
Riteniamo
altresì deplorevole
che la
Presidenza svizzera abbia votato in
merito al referendum in Crimea, mentre taccia sulla legittimità del colpo di
stato in Ucraina, sull’attuale regime di Kiev e sulla legittimità delle sue azioni. Ci auguriamo che nell'eventuale valutazione di tali
questioni la Presidenza terrà conto del preciso punto di vista russo.
Come è noto, il 10 marzo
di quest'anno l’OSCE ha ricevuto un invito
ufficiale, trasmesso dalle
autorità della Crimea, allo scopo di ricevere durante il referendum
del 16 marzo osservatori sia degli Stati partecipanti all'OSCE che attraverso
l'Ufficio OSCE per le istituzioni
democratiche ed i diritti dell'uomo (ODIHR). Questo invito è giustificato dalla
specializzazione dell’ODIHR, organismo che
sovrintende i processi elettorali
nell'area OSCE, compresi i referendum
e le elezioni a livello locale,
così come aiuta ad organizzare il
processo elettorale in Kosovo e
in Afghanistan, essendo partner OSCE
per la cooperazione.
Il Ministero
degli Esteri russo invita gli Stati partecipanti all'OSCE e all' ODIHR ad abbandonare la pratica del "doppio standard" e li invita a considerare positivamente l’invito delle autorità della Crimea a partecipare al monitoraggio del prossimo referendum che sarà conforme ai principi fondamentali dell'OSCE e promuovere la de-escalation della situazione nella regione.
14 marzo 2014
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