Associazione delle vittime dell’attacco
terroristico
COMITATO MADRI DI BESLAN
Al Governatore di San Pietroburgo
G. S. Poltanchenko
Stimato Georgij Sergeevich !
Esprimiamo le nostre
sincere condoglianze e siamo partecipi del lutto dei parenti e degli amici
morti nell’attacco terroristico del 3 aprile a San Pietroburgo, di tutti i Pietroburghesi!
Il terrorismo ancora una
volta ha mostrato le sue zanne. Questa volta, nella martoriata città, i cui
abitanti hanno sopportato tanto dolore, problemi e difficoltà durante la Grande
Guerra Patriottica.
Ma, nonostante tutto,
non si sono amareggiati, non si sono induriti e nell’ora difficile possono partecipare,
sostenere e sono in grado di reagire a qualsiasi altro male, come è stato nel
caso dell’attentato di Beslan.
In quel difficile,
drammatico tempo per l’Ossezia i pietroburghesi hanno teso la mano alle vittime
dell’attentato del 1/3 settembre 2004.
Hanno dato la
possibilità a molti ex ostaggio della scuola di Beslan di ricevere una
riabilitazione psicologica, ottenere una formazione all’Università e negli altri
Istituti di San Pietroburgo.
I mecenati pietroburghesi
hanno eretto vicino alla Chiesa dell’a Dormizione della Deipara di Malaja Ochta
un monumento alle vittime dell’attentato di Beslan dove ogni anno il 3
settembre si riuniscono centinaia di persone e si svolgono eventi commemorativi
Ci ricordiamo di questo e siamo grati ai residenti della
gloriosa città sulla Neva.
Ma l’attentato odierno a
San Pietroburgo ha dimostrato che il nemico invisibile non dorme, non arretra
dalle sue posizioni e come un’idra può apparire inaspettatamente in un luogo
apparentemente protetto, seminando morte e terrore e mutilando i destini delle
persone. Ancora una volta sono state spezzate le vite di persone innocenti ed i
loro parenti ed amici sono stati privati della felicità di vivere accanto a
loro.
Sappiamo come lancinante
sia il dolore che ora avvertono i parenti e gli amici delle vittime, come abbiano
distrutto e reso infelice e difficile, a volte insopportabile, per loro il
vivere. Ma la vita è più forte della morte e sarà lei a dettare le sue regole,
a far imparare nuovamente a vivere.
Che Vi sia data la forza,
cari, per sostenere la prova ed andare avanti, compiendo buone azioni in nome
della memoria della vittime innocenti, dei Vostri cari!
Sia loro il Regno dei
Cieli!
Il Presidente del Comitato
Susanna Dudieva
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