MOSCA, 18 gennaio – RIA Novosti. Mosca ha esortato le istituzioni internazionali per i
diritti umani dell’ONU, dell’OSCE e del Consiglio D'Europa a valutare la legge
ucraina "Sull'istruzione secondaria generale" e la continua
discriminazione della lingua russa in Ucraina.
"Con rammarico constatiamo che,
nonostante le raccomandazioni della Commissione di Venezia del Consiglio d'Europa"
volto a garantire il necessario equilibrio "nella sfera linguistica e le
promesse delle autorità di Kiev di ottemperarle, in realtà nulla è cambiato. La
lingua russa in Ucraina continua a essere doppiamente discriminata", si
legge nei commenti del Ministero degli Esteri russo.
Il Ministero sottolinea come, in
conformità alla legge (ucraina ndt) il diritto di ricevere un’istruzione nella lingua
madre per tutto il tempo della formazione nella scuola secondaria l’hanno
solamente i rappresentanti dei popoli indigeni, nei quali l’Ucraina include i
tartari di Crimea, i karaimy ed i krymchaki (lingue minori della Crimea ndt) Le minoranze che parlano le lingue dei paesi dell'Unione
europea studieranno nella loro lingua madre solamente sino alla quinta
elementare per poi aumentare gradualmente lo studio nella lingua ucraina
gradualmente dal 20 al 60 per cento in nona classe. Ugualmente, per i bambini
di lingua russa, questa percentuale è ancora più alta, almeno l'80 per cento
dopo la quinta elementare. Oltre al russo in queste misure rientrano anche la
lingua bielorussa e lo Yiddish.
"In questo modo la Kiev ufficiale
continua a percorrere la strada violenta dell’ucrainizzazione, dell’assimilazione
della popolazione di lingua madre non ucraina in violazione della Costituzione
e agli obblighi in materia di tutela dei diritti umani e delle minoranze
nazionali" conclude il Ministero degli Esteri.
La Verchovna Rada ha adottato la
legge "Sull'istruzione secondaria generale" il 17 gennaio. La
legge deve essere firmata dal presidente Vladimir Zelensky.
Inoltre, dall'autunno del 2017 in
Ucraina è in vigore la legge "Sull'educazione" secondo la quale è
possibile studiare nelle lingue delle minoranze nazionali nell'asilo e nella
scuola elementare, studiando in parallelo la lingua statale. Dalla quinta
elementare le lingue delle minoranze nazionali possono essere studiate solo
come disciplina separata. La Commissione di Venezia ha osservato che questa
legge non offre soluzioni per le lingue che non sono tra le lingue ufficiali della
UE, anche per il russo che è "la lingua non statale più utilizzata" e
questo ben esprime la discriminazione.
Ora in Ucraina operano circa 200
scuole russe che dal prossimo settembre tutte dovrebbero diventare di lingua
ucraina.
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