giovedì 16 aprile 2020

L'ATTIVITA' DEI MEDICI RUSSI ALL'OSPEDALE DA CAMPO DI BERGAMO




I medici militari russi hanno iniziato a curare i pazienti nell’Ospedale da campo recentemente aperto a Bergamo


I medici militari russi hanno iniziato a curare i pazienti nel reparto di terapia aperto nell'ospedale da campo di Bergamo. L'unità è stata aperta ai pazienti che entrano in ospedale con una forma lieve e moderata di infezione da coronavirus o per coloro che sono già stati dimessi in via di guarigione e non hanno bisogno di terapia intensiva.

Ciò consente di alleggerire i reparti di unità di terapia intensiva dei pazienti che hanno una forma grave della malattia.

“Devo dire che le attività dei vostri professionisti sono di alta qualità. Alcuni giorni fa abbiamo intensificato le attività dei terapeuti che hanno iniziato a lavorare molto bene. Speriamo che possano aiutare i pazienti con una gravità inferiore della malattia rispetto a quelli che si trovano nei reparti di terapia intensiva che si trovano anch’essi sotto la supervisione dei vostri specialisti” ha detto il responsabile dell'ospedale da campo di Bergamo Oliviero Valotti.

«Il nostro ospedale è stato aperto per combattere il COVID-19, qui vengono aiutate persone che ne sono rimaste infettate. Ora siamo impegnati a trasformare questo ospedale in un centro di accoglienza per i pazienti con infezione da coronavirus, in quanto stiamo cercando modi per evitare di ricoverare questi ammalati in ospedali dove ci sono pazienti con altre malattie. Il numero di letti disponibili è aumentato potendo quindi accettare pazienti con un grado inferiore di gravità della malattia, come medio e basso», ha osservato Oliviero Valotti.

Attualmente il reparto può accogliere 12 pazienti, che un team di medici russi che forniscono l’aiuto necessario. In totale vengono trattate in ospedale 35 persone con infezione da coronavirus. 12 pazienti curati da specialisti russi e italiani hanno già recuperato e sono stati dimessi dall'ospedale.

Nelle squadre internazionali sono inclusi medici anestesisti, terapeuti, epidemiologi e infermieri. Oltre agli specialisti medici, in ogni brigata sono in servizio interpreti militari russi che aiutano a comunicare i medici russi con i pazienti ed i colleghi italiani.

«Sono un volontario e vengo dall'Emilia Romagna. Qui sono responsabile principalmente del lavoro delle attrezzature mediche. Vogliamo assolutamente ringraziare l'intero team dei medici russi che è arrivato in Italia e anche un ringraziamento speciale per tutte le attrezzature che avete portato per aiutarci –, ha detto il dott. Luca Carnevali uno dei componenti la Brigata infermieristica italiana Per la collaborazione con i medici possiamo rivolgerci ai traduttori russi. Sono ben preparati, e se abbiamo bisogno di sapere informazioni su un paziente, sulle indicazioni di un dispositivo, in caso di problemi, possiamo sempre chiedere aiuto ai soccorritori».

Otto squadre mediche russe sono coinvolte nell'attività dell’ospedale da campo. Ricevono e curano pazienti in tutte le unità di terapia intensiva e i reparti per il trattamento dei pazienti lievi o moderatamente gravi. In totale 32 medici e infermieri militari russi sono stati coinvolti nella cura di pazienti nell'ospedale da campo. Il lavoro delle squadre mediche e infermieristiche è organizzato in tre turni. Tutti i reparti dell'ospedale da campo sono dotati delle attrezzature mediche necessarie. L'ospedale ha 142 posti letto.





 

Per ricordare ed onorare l’aiuto russo all’Italia è stata prodotta questa maglietta in vendita a 18 Euro e il cui ricavato andrà a beneficio dei progetti in favore dei bambini di Russia dell'Associazione "Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus" www.aasib.org

Info e prenotazioni - aasib@aasib.org 







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