L’Ambasciatore
della Federazione Russa in Italia Sergej Razov in occasione del 75°
anniversario della Vittoria nella Grande guerra patriottica
"Il Messaggero" 08/05/20
Quest’anno celebriamo il 75° anniversario della
Vittoria sul nazifascismo, una vittoria ottenuta a prezzo di enormi perdite
umane: 60 milioni di vittime, 27 milioni delle quali nella sola URSS. Gli
sforzi congiunti dei paesi della coalizione antihitleriana, ma anche il
coraggio, la resistenza e l’eroismo dei nostri popoli hanno consentito di porre
fine ai crimini del nazismo.
I nostri padri e i nostri nonni che hanno sacrificato
la propria vita in nome della Vittoria hanno combattuto su tutti i fronti della
guerra. Molti di loro hanno partecipato alla lotta partigiana in Italia insieme
ai fratelli italiani. Più di 5.000 soldati dell’Armata Rossa e cittadini
dell’URSS hanno partecipato alla Resistenza, 800 di loro sono morti e riposano
in terra italiana.
Il conferimento della “Medaglia d’oro al valor
militare” - massima onorificenza militare della Repubblica Italiana – a quattro
militari sovietici: Fiodor Poletaev, Fore Mosulishvili, Nikolaj Bujanov e
Daniil Avdeev, è la prova del riconoscimento dei meriti dei soldati sovietici.
Siamo grati alle autorità italiane e ai cittadini comuni che onorano la loro
memoria in segno di gratitudine per il contributo offerto alla liberazione
dell’Italia.
L'Anniversario della Vittoria ci ricorda inoltre che
la straordinaria esperienza di cooperazione tra i Paesi alleati durante la
guerra deve diventare il cardine valoriale delle relazioni internazionali del
nostro tempo. Allora siamo stati capaci di superare le contrapposizioni
ideologiche e, unendo le forze, siamo riusciti a sconfiggere il nemico comune.
In seguito i Paesi alleati, consapevoli che solo una
equa cooperazione internazionale avrebbe potuto garantire la pace postbellica,
hanno istituito le Nazioni Unite che ancora oggi costituiscono una piattaforma
unica e rappresentativa per conciliare interessi talvolta non convergenti.
È nostro dovere nei confronti degli eroi che hanno
combattuto valorosamente contro il nazismo impedire che si ripetano gli orrori
della guerra. Per mantenere la pace e la stabilità sul pianeta è necessario
abbandonare metodi unilaterali di soluzione dei problemi globali e cessare di
perseguire ristretti interessi congiunturali. Sono certo che di fronte alle
sfide reali del XXI secolo sia più che mai necessario il dialogo attraverso la
collaborazione e l’armonizzazione degli interessi.
La Russia sostiene costantemente i principi della
collegialità e del partenariato spoliticizzato al fine di evitare nuove linee
di divisione. A tali obiettivi sono indirizzate le numerose proposte russe per
stabilizzare la situazione e risolvere le crisi nelle zone di guerra, prevenire
lo sviluppo di scenari di conflitto, garantire la sicurezza internazionale
dell'informazione, il controllo degli armamenti e combattere il terrorismo e
l'estremismo. Queste e altre iniziative sono una componente importante della
sostenibilità dell'odierno sistema di relazioni internazionali.
Nell'anno del 75° anniversario della fine della Grande
Guerra Patriottica e della Seconda Guerra Mondiale, vorrei sottolineare in
maniera particolare che in nome di un futuro di pace, la Russia continuerà a
promuovere una politica di rafforzamento della stabilità internazionale e a
tutelare i frutti della Vittoria.
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