UN INCIDENTE SOSPETTO
Novita’ nell’inchiesta sulla morte di Maksim Kuzmin, il bambino russo di tre anni morto nella famiglia adottiva negli Stati Uniti. Le autorita’ del Texas hanno diffuso la versione ufficiale: si sarebbe trattato di un incidente. Il bambino quindi si sarebbe procurato da solo gli ematomi addominali.
Alla conferenza stampa il procuratore della citta’ di Ector ha detto:
Con
l’autopsia, dice Bobby Blend, gli esperti hanno stabilito che la morte
e’ stata causata dalla rottura dell’aorta addominale. Il carattere del
trauma dimostra che e’ stato un incidente. Continuamo a raccogliere i
materiali che poi saranno inviati alle autorita’ inquirenti.
Non
e’ stato detto pero’ e come il bambino di tre anni si sarebbe procurato
questo tauma letale. I risultati dell’autopsia non sono stati
pubblicati. Agli specialisti russi non e’ stato permesso di partecipare
all’indagine.
Sembra, dice il deputato Anvar Makhmutov, del Comitato esteri della Duma, che gli americani ci stiano nascondendo qualcosa:
La
segretezza in cui si svolge l’inchiesta fa dubitare della sua
obiettivita’. E’ stato annunciato che il bambino si sarebbe fatto da
solo le ferite mortali. Ma non riesco immaginarlo. Bambini piccoli non
si danneggiano di proposito. E poi, se gli americani volevano essere
obiettivi, perche’ ci escludono da ogni indagine. Non ci permettono di
avvicinarci nemmeno.
Un’altro
particolare interessante e’ che nel certificato di morte non si parla
dei lividi e delle abrasioni sul corpo del bambino, fra cui le ferite
nella zona addominale. Non si parla inoltre degli psicofarmaci di cui i
genitori adottivi riempivano il bambino. Fatti questi confermati dalle
forze dell’ordine e dall’avvocato dei coniugi Shatto. Come risultato, le
autorita’ del Texas hanno annunciato di non vedere motivo per aprire un
fascicolo contro i genitori adottivi di Maksim. Forse, se la caveranno
soltanto con un’accusa di mancato adempiemento del loro dovere.
Comunque, l’avvocato Pavel Astakhov, plenipotenziario presidenziale per i
diritti dell’infanzia, ha esortato le istituzioni russe a non
arrendersi. La morte del bambino non deve rimanere impunita. In
precedenza il Comitato investigativo ha aperto il fascicolo contro i
genitori adottivi di Maksim, con i quali rimane il suo fratello, Kirill,
di due anni.
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