Appello della Duma di Stato della Federazione Russa alle Nazioni Unite, alle organizzazioni parlamentari internazionali e ai parlamenti dei Paesi di tutto il mondo in relazione alla morte di massa di bambini e all'attuale situazione umanitaria nella zona del conflitto israelo-palestinese
L'appello è stato preparato su iniziativa del Presidente della Duma di Stato Vjacheslav Volodin.
I deputati lo hanno adottato all'unanimità
I deputati della Duma di Stato dell'Assemblea Federale della Federazione Russa, nel contesto dell'aggravarsi della catastrofe umanitaria in Medio Oriente, ritengono di fondamentale importanza e urgenza appellarsi alle Nazioni Unite, alle organizzazioni parlamentari internazionali e ai parlamenti dei Paesi del mondo con un appello urgente per sostenere la richiesta che le parti del conflitto palestinese-israeliano cessino immediatamente, senza precondizioni, le ostilità e interrompano l'uso indiscriminato di armi letali, con conseguente perdita di vite umane.
Secondo il Fondo delle Nazioni Unite per l'Infanzia (UNICEF) e le organizzazioni per i diritti umani non affiliate alle parti in conflitto, solo nelle prime tre settimane dall'esplosione di violenza senza precedenti in Palestina e Israele, quasi 3.000 bambini sono morti e più di 5.000 minori sono stati feriti. Più di 400 bambini vengono feriti o uccisi ogni giorno nelle zone di conflitto.
Secondo il Ministero della Sanità palestinese, i bambini rappresentano il 40% dei decessi causati dall'escalation del conflitto. Inoltre il maggior numero di morti infantili si verifica nella Striscia di Gaza, da tempo sofferente, che viene trasformata in un "settore di morte e terrore" a causa dei massicci bombardamenti. Il blocco della Striscia di Gaza sta aumentando la sofferenza disumana e il tormento dei bambini palestinesi e delle loro famiglie, che sono costretti a sopravvivere letteralmente senza cibo, acqua, medicine, elettricità, carburante e tutte le necessità di base della vita.
I deputati della Duma di Stato esprimono le loro sincere condoglianze alle famiglie e agli amici delle vittime, nonché la loro solidarietà ai feriti e alle persone rimaste colpite a causa delle azioni militari delle parti in conflitto.
La Duma di Stato rileva come non sia solo la violenza e l'uccisione di civili e la presa e la detenzione di ostaggi a costituire un crimine, ma anche il bombardamento di aree residenziali pacifiche, il loro blocco, l'ostruzione alla consegna di aiuti umanitari d'emergenza ed i tentativi violenti di trasferire un gran numero di civili sotto la minaccia effettiva della loro distruzione fisica.
La Duma di Stato osserva che non sono solo la violenza e l'uccisione di civili e la presa e la detenzione di ostaggi a costituire un crimine, ma anche il bombardamento di aree residenziali pacifiche, il loro blocco, l'ostruzione della consegna di aiuti umanitari d'emergenza e i tentativi violenti di trasferire un gran numero di civili sotto la minaccia effettiva della loro distruzione fisica.
È con profondo rammarico che i deputati della Duma di Stato sono costretti a constatare che i principi sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo, dai Trattati internazionali sui diritti dell'uomo e dalla Convenzione sui diritti del fanciullo sono attualmente violati in modo flagrante in Medio Oriente, in particolare per quanto riguarda i minori.
Appare evidente come le attività di mantenimento della pace, dei diritti umani e di mediazione di una serie di organismi ed agenzie specializzate delle Nazioni Unite, il cui scopo principale era quello di mantenere la pace e la sicurezza nel mondo, si sono rivelate insostenibili ed inefficaci. Il mancato rispetto da parte di alcuni Paesi guidati dagli Stati Uniti d'America, delle finalità e degli obiettivi stabiliti nel Piano d'azione "Un mondo a misura di bambino", adottato dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel 2002, è stato uno dei motivi della tragica situazione della protezione della vita e della salute dei bambini nella zona di conflitto tra Palestina e Israele. Il blocco da parte di Washington e Londra degli sforzi del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ha il diritto esclusivo di prendere decisioni fondamentali per prevenire o fermare qualsiasi confronto armato, non lascia dubbi sull'approccio opportunistico e altamente politicizzato dei Paesi occidentali alla questione del cessate il fuoco e della cessazione di un nuovo ciclo di ostilità e violenza nel decennale conflitto arabo-israeliano. I loro tentativi di usare l'escalation della situazione nelle zone calde del mondo per i propri scopi egoistici, anche economici e la loro pratica di lunga data di silurare gli sforzi di mantenimento della pace in Medio Oriente, in particolare come parte del Quartetto per il Medio Oriente, non danno motivo di assolvere dalla responsabilità queste strutture internazionali che, nell'ambito dei loro mandati, dovrebbero proteggere gli interessi e i diritti dei bambini.
La Duma di Stato ritiene importante intensificare gli sforzi del Gruppo di lavoro del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite sui bambini ed i conflitti armati, valutare e dare nuovo impulso al lavoro delle agenzie specializzate delle Nazioni Unite come l'Istituto interregionale di ricerca sul crimine e la giustizia dell’ONU istituito nel 1968.
La morte violenta di un bambino è il dolore più terribile per sua madre e suo padre, per tutta la sua famiglia. La morte di massa di bambini e giovani è una catastrofe umanitaria e una tragedia per qualsiasi Paese, qualsiasi nazione.
Rivolgendosi ai loro colleghi parlamentari di tutto il mondo, i deputati della Duma di Stato esprimono la loro fiducia nel fatto che è in nostro potere, nel potere delle persone di buona volontà, fermare il male e la follia in atto in Medio Oriente. Solo unendo gli sforzi dei governi, dei parlamenti e della società civile intorno alle Nazioni Unite e al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite potremo salvare dalla morte e dalla sofferenza i bambini della Palestina, di Israele e dei Paesi limitrofi coinvolti in questo annoso conflitto.
La vita dei bambini è importante! Tutti noi - persone che vivono sul nostro pianeta, politici, militari, scienziati, avvocati, personaggi pubblici, insegnanti, medici - ne siamo responsabili e dobbiamo fare tutto ciò che è in nostro potere per rendere la felicità, la salute e il benessere delle giovani generazioni l'obiettivo più importante e il risultato dei nostri sforzi comuni per il futuro del pianeta, il suo sviluppo prospero e pacifico.