domenica 30 aprile 2017

NON DIMENTICHIAMO, NON PERDONIAMO!



Il 2 maggio 2014, un gruppo di manifestanti oppositori alla giunta di Kiev viene attaccato da quella che apparentemente sembrava essere una folla calcistica, estremisti di destra, arrivati in città per la partita di calcio Odessa – Char'kov.

Gli oppositori si rifugiano dentro la Casa dei Sindacati, che viene circondata dalla folla. A questo punto entrano in azione veri e propri gruppi di radicali di destra che bloccano l’ingresso del palazzo e iniziano a incendiarlo con un fitto lancio di bottiglie molotov. La pianificazione del massacro emerge da una serie di dettagli che vanno da provocatori che prima dell’azione indossavano insegne da federalisti, la cosiddetta tattica della “false flag”, a personaggi sulla sommità dell’edificio in possesso delle chiavi delle grate di ferro d’accesso al tetto.

Nel 3° anniversario ripubblichiamo l'articolo del 2014 


 

  COME SONO STATI AMMAZZATI I CITTADINI DI ODESSA



Ormai è chiaro che nella Casa dei Sindacati di Odessa sono state uccise ben più di 42 persone. I provocatori hanno attirato la folla all’interno dell'edificio per poter ammazzare impunemente, con piacere e senza testimoni. Non c’era alcun incendio nella sede dei Sindacati: il rogo è stato inscenato per poter attribuire alle fiamme la colpa della strage di cittadini dell’Ucraina. 


 

 
All’inizio sono state bruciate le tende in piazza; ciò ha portato alla comparsa di un grande incendio vicino al palazzo dei Sindacati. Le persone sono corse a nascondersi dietro alle massicce porte dell'edificio. I sostenitori della federalizzazione presenti in piazza non avevano preparato bombe Molotov. Com’e’ iniziato l’incendio all’interno del palazzo?





Le persone che si sono nascoste dietro alle porte al pianterreno sono state attaccate dai guerriglieri del Pravij Sektor, che si trovavano la’ gia’ molto prima dell’inizio dell’esecuzione. Al primo piano le persone sono bruciate fino alle ossa.

All’inizio a una delle uscite ...




Poi a tutte e tre ...
 


... i pompieri sono arrivati quando anche le massicce porte d’entrata erano ormai bruciate.
 



Nell’imponente edificio di cinque piani dai soffitti alti più di tre metri, il fuoco è stato avvistato solo in uno degli uffici.
 

 
 
Chi ha potuto salire sul tetto di una sede amministrativa di tale importanza? Probabilmente coloro che si erano premurati di farsi dare le chiavi dei lucchetti della grata d’acciaio a difesa della porta che conduce al tetto.


 
 
Questi guerriglieri vanno trovati. Potrebbero raccontare un sacco di cose interessanti sul momento in cui ha avuto inizio il piano per la strage degli abitanti di Odessa e sulla preparazione preventiva di scorte di miscela combustibile nella Casa dei Sindacati.

Nella seconda foto alcuni pagliacci si fingono sostenitori della federalizzazione (indossano nastri di San Giorgio). Una tipica produzione hollywoodiana (USA/Israele) sotto un’altrui bandiera. 
 
 



Corpi completamente carbonizzati alla porta d’ingresso del pianterreno.
 


Da dove vengono i cadaveri bruciati trovati ai piani superiori, dove non c’erano fiamme?




La stessa foto da un’altra angolazione:

- il pannello in legno sul calorifero, il corrimano in legno delle scale e il foglio di truciolato non sono bruciati

- nell'ovale blu: una barricata di tavoli, sedie e comodini. Anch’essa risparmiata dalle fiamme, nonostante la presenza di corpi bruciati

- da dove viene questa barricata? Probabilmente e’ stata realizzata dai guerriglieri del Pravyj Sektor, per bloccare la strada a chi avesse tentato di mettersi in salvo ai piani superiori
 


Il cadavere di una donna è stato spostato dal luogo reale della morte trascinandolo sul pavimento. Chi l’ha fatto e perché ?



 
Un uomo ucciso con uno sparo in testa. Dietro alla nuca si vede il sangue fuoriuscito dalla ferita.
 


 
Avete già notato che i cadaveri presentano teste e spalle bruciate? Invece gli abiti dal petto in giu’ non sono stati toccati dal fuoco: del liquido infiammabile veniva versato sul capo delle persone, quindi si passava all’innesco. Gli occhiali da sole potevano forse restare sul viso di una persona che tenta di togliersi il napalm dalla faccia? Ecco perche' mani e polsi sono bruciati fino alle ossa.

In questa foto, come anche nelle precedenti, vediamo una strana “calce bianca” sul pavimento. Si tratta della schiuma degli estintori, utilizzati dagli assassini una volta uccisa la propria vittima...per non finire bruciati anche loro e per evitare le conseguenze del monossido di carbonio.
 


 
Ragazzo e ragazza. Non sono bruciati, ne’ soffocati. Niente segni di un eventuale incendio sul parquet (ha 50 anni e avrebbe dovuto prendere fuoco come la paglia), ne’ di fuliggine sulle pareti. Sono stati uccisi in un altro modo. Probabilmente a entrambi hanno rotto l’osso del collo: i professionisti si sono divertiti.
 

 

Altre barricate, stavolta ai piani. Sangue sul parquet, una testa bruciata.
 
E’ possibile che gli assassini abbiano scambiato i propri abiti con quelli delle vittime. E’ un giochetto conosciuto, semplice ed efficace.



 
Una donna nel vano dell’ascensore nuda dalla vita in giu’. Probabilmente e’ stata violentata, quindi le hanno cosparso la testa con una miscela infiammabile e hanno appiccato il fuoco.
 




 
Morti a causa di ferite da arma da fuoco alla testa.
 
 

 
 
Sempre le stesse immagini: teste, spalle e mani bruciate, mentre la parte inferiore del corpo e’ stata risparmiata dalle fiamme.
 
 




 
Anche a queste persone hanno sparato alla testa.
 



 
 
L’immagine più orribile. Probabilmente una collaboratrice dei Sindacati incinta. Di quelle che riordinano gli uffici e annaffiano le piante nei giorni festivi. L’hanno strangolata con un cavo elettrico. Ha tentato di opporsi, come dimostrano i fiori caduti sul pavimento.
 
 


 
I presunti assassini ...
 


 
La gioia del “patriota dell’Ucraina”: lui stesso indica la vittima, l’assassino e il luogo del delitto (il titolo dell'immagine pubblicata dal nazionalista e' "La Madre ... è stata uccisa!!! Gloria all'Ucraina!"). La futura madre (la donna strangolata) e "Madre Odessa" (noto appellativo della citta') sono state uccise. E’ morta anche l’Ucraina.
 



 
PS: Ci possono essere fino a 300 cadaveri. La maggior parte delle persone, e soprattutto donne e bambini, sono state fatte a pezzi con accette e prese a bastonate in cantina

04.45 del mattino: incubi notturni

Col passare del tempo si fa sempre piu' distinta la consapevolezza che della tragedia di Odessa non sappiamo praticamente nulla. Ne conosciamo una sola versione, che ci viene proposta in due varianti: o i guerriglieri del Pravyj Sektor hanno dato fuoco a coloro che si erano rifugiati nel palazzo dei Sindacati, oppure questi ultimi si sono dati fuoco da soli per disattenzione. In realta’ nessuno e’ morto “per soffocamento”. 

Quando sono stati resi noti il numero delle vittime e quello delle persone che erano state portate alla stazione di polizia, gli abitanti di Odessa sono venuti a sapere che gli “scomparsi” erano tre volte di piu’.

La sera un nuovo gruppo di guerriglieri del Pravyj Sektor, composto da duemila persone circa, e' arrivato in citta’. Non per farsi un giro, ma per mettersi al lavoro. Con un compito importante: quello di mettere ordine nel caos provocato da coloro che si erano trattenuti sul posto il giorno precedente.

“In questo momento e’ passata un’informazione, secondo la quale nella cantina della Casa dei Sindacati sono stati trovati altri 160 cadaveri. Semplicementi dei cadaveri in cantina. Uccisi con armi da fuoco e fatti a pezzi con l’accetta!!!! Hanno ucciso anche i bambini che passavano di li’ assieme alle loro madri!!!

Circa 2000 mostri del Pravyj Sektor hanno circondato il palazzo e si occuperanno di trasferire i cadaveri fatti a pezzi in sacchi di plastica...vogliono nascondere questo orrore! 40 e 160 sono due cifre ben diverse!!!”

“Cari cittadini di Odessa! Una notizia orribile. Nella vostra citta' piu’ di cento persone sono scomparse senza lasciare traccia, tuttavia non le troverete negli ospedali o negli obitori... E’ difficile per me scriverlo, ma sono tutti morti. 126 cadaveri si trovano nella cantina della Casa dei Sindacati. Sono stati uccisi laggiu’, non sono bruciati. E’ stata la "gestapo". Ecco il motivo per cui l’edificio e’ bloccato. Ora hanno mobilitato circa duemila membri del Pravyj Sektor per assicurare la rimozione dei corpi. Li portano fuori, li bruciano e li sotterrano. Io non so, NON SO che cosa fare in una situazione simile.. Un'altra notizia.. Oggi, lunedi’, ci dovrebbero essere i funerali delle vittime identificate. Sono state pianificate delle crudeli provocazioni proprio nel corso dei funerali. Fate molta attenzione. Uomini, nonostante la tristezza e forse anche la disperazione, armatevi come potete.. A Odessa c’e’ la guerra. Una guerra vera e propria! Che Dio vi protegga da questi mostri. L’eterno riposo alle vittime innocenti”.

... Alla fine (ma e’ davvero finita qui?) la quantita’ di cadaveri trovati in cantina sarebbe di 217.

Il giornalista Anatolij Sharij:

“Ho intervistato una ragazza di Odessa, sopravvissuta alla strage nella Casa dei Sindacati. Quando sara’ pronto il video (in parte censurato per motivi etici) potrete vederlo sul sito From-UA.

Il materiale mostra i membri del Pravyk Sektor e i “tifosi di calcio” che, una volta rientrati nell’edificio, uccidono i presenti senza pensarci due volte. Gli uomini vengono ammazzati sul posto, per quanto riguarda le donne si fa una cernita: “questa affanculo, questa in cantina”. In cantina vengono ammazzate.

Mi hanno scioccato le parole “non sprecare le munizioni, fai cosi’”..e AMMAZZAVANO LA GENTE DI BOTTE, pestavano persino i cadaveri, nonostante le donne gridassero che gia’ non respiravano piu’. La ragazza non ha visto armi addosso a coloro che erano rinchiusi nel palazzo. I membri del Pravyj Sektor, invece, uccidevano le persone con armi da fuoco, di cui erano forniti praticamente tutti i responsabili della “zachistka”.

La ragazza, un’abitante di Odessa, si dice pronta a confermare le proprie parole pubblicamente. Ovviamente ha paura ed e’ scioccata dall’accaduto. Ma grazie a queste persone possiamo scoprire l’INCUBO che ha avuto luogo in quell’edificio, dove tutti sono “morti per soffocamento”...”.













VERITA’ E GIUSTIZIA!




VERITA’ E GIUSTIZIA!


Nessun urlo mediatico, striscioni gialli con "verità per Andrea Rocchelli" e mobilitazione delle istituzioni per un cittadino italiano ucciso vigliaccamente il 24 Maggio 2014 dall'esercito ucraino non durante una battaglia ma mentre svolgeva onestamente la sua professione. Aveva 30 anni, era originario di Piacenza e membro fondatore del collettivo fotografico Cesura. In seguito alla sua morte è stato ricordato da diversi riconoscimenti nazionali e internazionali: tra questi il prestigioso World Press Photo 2015.

Le circostanze della morte di Rocchelli e Mironov sono state descritte dai testimoni come quelle di un omicidio mirato e non quelle di un "incidente". La macchina in cui le quattro persone viaggiavano si presume che non sarebbe stata accidentalmente colpita poiché presa nel fuoco di un focolaio di conflitto bensì nel momento in cui stesse transitando in un posto in cui non erano presenti conflitti a fuoco tra belligeranti.

Dopo la morte di Rocchelli e Mironov autorità ucraine stanno tentennando nella ricerca e anche se hanno espresso sostegno apparente e l'impegno per l'indagine, non hanno messo in atto alcuna misura volta a chiarire le responsabilità penali connesse alla morte di Rocchelli e Mironov, di contro, considerando la gravità della questione, anche le autorità italiane hanno anche preso una posizione morbida su di essa.

Una mostra fotografica di Andrea Rocchelli e Andrey Mironov uccisi dall'esercito ucraino si svolgerà il 3 Maggio al Festival dei Diritti Umani alla Triennale di Milano. All’evento saranno presenti anche i genitori di Andrea Rocchelli, Rino ed Elisa, e il legale della famiglia l'Avv. Alessandra Ballerini.