venerdì 29 settembre 2017

L’FSB INFORMA DELL’AVVENUTO ARRESTO IN CRIMEA DI DUE SPIE UCRAINE


L’FSB INFORMA DELL’AVVENUTO ARRESTO IN CRIMEA DI DUE SPIE UCRAINE

 

MOSCA, 29 settembre – RIA Novosti. A Simferopol’ sono stati arrestati due cittadini russi che hanno trasmesso informazioni sulle attività della flotta del Mar Nero ai servizi dell'Ucraina, informa FSB.
 
Il cittadino dell'Ucraina Gennadij Limeshko, è stato arrestato dalla Direzione del Servizio di Sicurezza Federale della Russia per la Repubblica di Crimea.
 
"Il Servizio di sicurezza federale a Simferopol ha arrestato i cittadini russi Anna Stanislavovna Sukhnosova e Dmitrij Aleksandrovich Dolgopolov", viene detto nel comunicato.
 
Si precisa che l'uomo detenuto è un militare di stanza in Crimea.
 
Una denuncia penale è stata depositata per il reato di "Tradimento dello Stato". La pena prevista arriva a 20 anni di reclusione
 

 
 
 

 

 

giovedì 28 settembre 2017

Nei primi 8 mesi di quest'anno salvate 31.200 mila vite di cittadini russi in più dell’anno scorso




Il Ministro Veronika Skvortsova: nei primi 8 mesi di quest'anno è stato possibile risparmiare 31,2 mila vite di cittadini russi in più dell’anno scorso

Nei primi 8 mesi di quest'anno, secondo il Servizio federale di statistica, il tasso di mortalità della popolazione è diminuito del 2,5% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso ed è stato pari a 12,7 decessi per 1000 persone (primi 8 mesi del 2016 - 13,0).

Ciò significa che negli otto mesi presi in esame del 2017 è stato possibile risparmiare 31.200 vite in più rispetto all'anno precedente.

Si è verificata una riduzione della mortalità di tutte le cause principali. Una diminuzione della mortalità, particolarmente significativa, si è avuta nella tubercolosi – meno 17,7% (6,5 per 100 mila abitanti), nelle malattie respiratorie – meno 10% (43,4 per 100 mila abitanti) compresa la polmonite - meno 5% (17,7 per 100 mila abitanti), nelle malattie del sistema digerente – meno 4,5% (63,0 per 100 mila abitanti), delle malattie del sistema circolatorio – meno 3,7% (596,4 per 100 mila abitanti).

Si noti in particolare la riduzione della mortalità da neoplasie - meno 3% (196,9 per 100 mila abitanti), raggiungendo, per la prima volta, l’obiettivo del tasso di mortalità da neoplasie maligne del 194,3 per 100 mila abitanti.

Diminuita la mortalità del 10,6% anche da cause esterne (95,7 per 100 mila abitanti): da incidenti stradali – meno 8%, da avvelenamenti da alcool -  meno 20,3%.

Nell’anno in corso si è mantenuto il minimo storico del tasso di mortalità infantile, che nei primi 8 mesi è diminuito del 12%, attestandosi al 5,3 per 1000 nati vivi (2016 - 6,0).






martedì 26 settembre 2017

IN RUSSIA INFORMAZIONI SU COINVOLGIMENTO DEGLI USA NELLA MORTE DEL GENERALE RUSSO IN SIRIA




KLINZEVICH: NELLA FEDERAZIONE RUSSA CI SONO INFORMAZIONI CIRCA IL COINVOLGIMENTO DEGLI USA NELLA MORTE DEL GENERALE RUSSO IN SIRIA

Gli Stati Uniti si sono dichiarati estranei alla morte del generale russo Valerij Asapov in Siria. Su questo il Primo vice presidente del Comitato del Consiglio della Federazione per la difesa e la sicurezza ha detto che la Russia ha le prove che gli Stati Uniti sono coinvolti nella tragedia.

"Abbiamo motivi, ci sono informazioni. Se a questo livello ci saranno conversazioni, a questo livello assicuriamo ogni informazione pertinente. La Russia non si occupa di fake news e disinformazione" ha detto.

Secondo lui si tratta di cose che davvero sono state poste in essere. Klinzevich ha sottolineato come gli Stati Uniti hanno creato un'organizzazione terroristica, la mantengono e controllano. Egli ha sottolineato che questo è stato già più volte detto.

Klinzevich ha aggiunto che si tratta del cosiddetto terrorismo di stato. Il Senatore ha promesso che la Russia troverà tutti i colpevoli della morte del generale russo.

"E per quanto riguarda le persone che hanno organizzato l'omicidio dei nostri soldati, in questo caso il generale Asapov, posso dire che dalla punizione nessuno rimarrà escluso. Stabiliremo la responsabilità di ognuno e li troveremo tutti” ha sottolineato.

In precedenza il Dipartimento di Stato ha detto che Washington ha negato il suo coinvolgimento nella morte del Tenente Generale-Asapov in Siria. Hanno anche respinto le accuse di Mosca sul fatto che gli Stati Uniti sostengano illegalmente in RUSSIA il gruppo terroristico ISIS.





lunedì 25 settembre 2017

La Kuznetsova ha sollecitato il pronto ritorno dei bambini russi dalla Siria e dall'Iraq



La Kuznetsova ha sollecitato il pronto ritorno dei bambini russi dalla Siria e dall'Iraq

MOSCA, 22 settembre - RIA Novosti. I bambini russi che si trovano in Siria ed Iraq devono ritornare in Russia al più presto poiché possono dimenticarne la lingua e potrebbero essere difficili da identificare ha detto Anna Kuznetsova, l’Ombudsman della Presidenza russa per i diritti dei bambini in un'intervista a RIA Novosti.
 
L'ultima riunione della Commissione dell’Ombudsman si è tenuta lunedì nella quale la Kuznetsova rispondeva nella linea telefonica diretta alle domande dei cittadini russi sulla questione dell’individuazione e del ritorno dei bambini russi nella loro patria. I dati in possesso della struttura vedono informazioni su 445 bambini provenienti dalla Russia che attualmente si trovano nelle zone dei combattimenti in Iraq e Siria; quasi il 28% di questi hanno meno di tre anni.
 
Purtroppo abbiamo poco tempo, dobbiamo agire in fretta perché i bambini quanto più stanno in qui territori tanto più dimenticheranno la lingua e tanto più sarà difficile identificarli. La Commissione ha raggiunto la piena comprensione sul problema ora spero nell'interazione di tutti. Ora è necessario agire e grazie a quanto elaborato potremmo rendere il sistema maggiormente incisivo e gli algoritmi sono già più chiari» ha detto la Kuznetsova.
 
Il mediatore ha ricordato che più della metà dei bambini hanno fra i quattro ed i nove anni e circa il 9% dei bambini sono nati nei territori in cui sono in corso operazioni militari.
 
«Questa missione umanitaria oggi ha unito tutti: Iraq e Siria, Russia, Cecenia e Daghestan, i parenti che aspettano i bambini che si trovano nelle zone di guerra. Ora i meccanismi sono tutti stati definiti. L’ultimo incontro (della Commissione) è stato molto efficace, quando faccia a faccia si sono parlati tutti i dicasteri, incluse le agenzie russe e quelle internazionali: il Ministero degli Affari Esteri e il Ministero dell’Interno, il Ministero della Pubblica istruzione. Da parte di Siria ed Iraq abbiamo ricevuto un pieno sostegno a questo lavoro e si è raggiunto un pieno accordo sullo scambio delle informazioni. Ma il nostro obiettivo non è solo una qualche attuazione di questo programma ma la costruzione di un chiaro procedimento sistemico» ha aggiunto la Kuznetsova.
 
L''11 gennaio 2017 si era tenuta la prima riunione del gruppo di lavoro internazionale sotto la responsabilità dell’Ombudsman della Presidenza russa per i diritti dei bambini. Successivamente la Kuznetsova ha inviato una richiesta a tutti gli Ombudsman regionali per avere informazioni sulle denunce di cittadini in relazione all'espatrio illegale di bambini all’estero fra cui Iraq e Siria. Dopo aver riassunto le informazioni ricevute è stata stilata una lista finale dei casi (più di 350 bambini) i cui dati sono stati inviati al Ministero degli Esteri della Federazione Russa, all’FSB ed al Ministero della Difesa russo
 

РИА Новости https://ria.ru/society/20170922/1505356433.html



venerdì 22 settembre 2017

MOSCA: NO ALL'INTERVENTO MILITARE USA IN VENEZUELA



Mosca si è opposta all'intervento militare USA negli affari interni del Venezuela

Il responsabile del Dipartimento America latina del Ministero degli Esteri russo Aleksandr Schetinin ha commentato gli accenni degli Stati Uniti sulla possibilità di un intervento di forza negli affari interni del Venezuela.

 
Shchetinin ha sottolineato come, sulla situazione in Venezuela, la Russia non presenta «differenze sostanziali con i latinoamericani». La situazione dovrebbe essere risolta attraverso un dialogo interno al Venezuela e senza interferenze distruttive dall'esterno.

«Soprattutto l'opzione della forza a cui alcuni rappresentanti USA talvolta hanno accennato» cita RIA Novosti le parole di Shchetinin.

Mosca ha sostenuto gli sforzi di diversi paesi dell'America latina per organizzare un dialogo tra le autorità e l'opposizione del Venezuela, che Shchetinin ha definito «un paese per noi fraterno».

Il Ministro degli Esteri russo Sergej Lavrov, in una riunione con il Ministro degli Esteri venezuelano Jorge Arreas, ha anche sottolineato che Mosca si oppone alle interferenze negli affari interni degli stati sovrani.

Arreas ha affermato che Caracas non esclude nessuna azione degli Stati Uniti contro il Venezuela, incluso un intervento militare.

«Siamo pronti a qualsiasi tipo di azione» ha detto, aggiungendo che il Venezuela è fiducioso nel sostegno russo perché «non siamo amici, siamo fratelli».

Dal canto suo il rappresentante permanente degli Stati Uniti alle Nazioni Unite Nikki Haley non esclude che il suo paese introdurrà un embargo all'acquisto di petrolio dal Venezuela

Ricordiamo come il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha firmato un decreto sulle sanzioni contro il Venezuela. Gli Stati Uniti hanno altresì annunciato uno studio per un possibile utilizzo della forza contro il Venezuela

 

giovedì 21 settembre 2017

ODESSA: IL 2 MAGGIO DEI BAMBINI



Il campeggio dei bambini di Odessa messo a fuoco dai nazionalisti ucraini - dichiarazione sensazionale

Dietro all’incendio del campo dei bambini di Odessa ci sono i nazionalisti ucraini. Questa la notizia riportata dal canale televisivo «Rossija 1» in una dichiarazione dell'ex deputato ucraino Igor Markov.

«7 ore prima dell’incendio il battaglione punitivo Donbas è arrivato a Odessa, accusato la mattina successiva dalle autorità della città di Odessa di essere coinvolti nell’incendio volto a colpire l'ufficio del sindaco.

Stiamo parlano di bastardi che bruciano vivi i bambini per accusare i loro avversari politici e cambiare a loro favore il potere della città. È stata una ripetizione degli eventi del 2 maggio» ha detto Markov.

L’incendio nel campeggio dei bambini "Viktorija" si è verificato la notte del 16 settembre scorso. Complessivamente nel campeggio si trovavano 150 bambini, 42 dei quali erano ospitati nell'edificio bruciato. Secondo i dati ufficiali tre bambini sono arsi vivi. Il sindaco di Odessa non ha escluso che l’incendio possa essere stato doloso.

Ora ad Odessa si sta svolgendo un meeting per le dimissioni del sindaco della città Gennadij Truchanov al quale partecipano 500 persone – tutti rappresentanti delle formazioni della destra radicale ucraina.
 

 
 
 
 

 

martedì 19 settembre 2017

LA STREGA DEL DONBASS


La mitragliera dell’esercito ucraino ha confessato perché ha lasciato la famiglia ed è andata a combattere in Donbass

 
La soldatessa ucraina ha dichiarato di essere una mitragliera del battaglione «Donbass-Ucraina». Per andare al fronte ha abbandonato marito e i figli.

Jana Chervonaja, sopranominata La strega, combatte nelle file delle forze armate ucraine ha raccontato alla giornalista Julia Volkodav la vita quotidiana da militare, informa il portale locale "Zerkalo Nedeli".

Secondo la Strega, per andare in prima linea ha lasciato i figli ed il marito. La militare è una mitragliera del battaglione Donbass-Ucraina. La giornalista ha descritto la Chervonaja come una donna che ha cambiato il ruolo con il marito.

«Ho firmato il contratto. E ho passato a mio marito la mia attività di volontario ed in aggiunta anche i bambini. E cosa doveva fare? Io sono tranquilla solo quando i bambini sono con lui. E lui sapeva che quando decido una cosa non cambio idea. Ha sempre sostenuto le mie idee folli» ha detto la Chervonaja.

Ha anche aggiunto che ha ricevuto il soprannome “Strega” a causa della sua «cattiveria»

 
https://tvzvezda.ru/news/vstrane_i_mire/content/201709182114-bu7s.htm

 

ISTRUTTORI NATO VIOLENTANO DUE RAGAZZE MINORENNI NEL DONBASS


ISTRUTTORI NATO VIOLENTANO DUE RAGAZZE MINORENNI NEL DONBASS
 
Per mascherarsi i mercenari stranieri facevano parte di una delle unità dell’esercito ucraino. L'incidente si è verificato nella regione di Stanichno-Lugansk.
 
Nel territorio occupato della Repubblica popolare di Lugansk è sempre più chiaro il conflitto tra le forze armate ucraine e gli istruttori della NATO. Questo, secondo un corrispondente di IA "Novorossija", è stato affermato oggi in un briefing a Lugansk dal rappresentante ufficiale della Milizia popolare della Repubblica il tenente colonnello Andrej Marochko.
 
Secondo le sue parole nel territorio del villaggio di Teploe - Stanichno Lugansk - l’ufficio del Procuratore militare hanno condotto un'indagine sulle violenze in una delle unità di 14 brigate delle forze armate ucraine da parte degli istruttori lituani.
 
«I motivi della rissa non è stato solo il comportamento bestiale ed arrogante degli stranieri, sia nei confronti del personale militare che della popolazione locale, ma anche la connivenza delle agenzie locali di contrasto ai reati dei mercenari» ha detto Marachko.
 
«Il 12 settembre tre mercenari lituani in una scuola dove vivono hanno violentato due minorenni del villaggio di Teploe. Nella stazione di polizia locale, dove le vittime hanno sporto denuncia, si sono rifiutati di riceverla e le due minorenni sono state fortemente consigliate di «chiudere le bocca». Questo fatto ha fatto infuriare i residenti locali che hanno spinto i militari ucraini a farsi giustizia da soli. Conseguentemente a ciò tre mercenari sono stati ricoverati nell’ospedale regionale di Kharkov con molteplici fratture e contusioni» ha dichiarato un rappresentante del Ministero della Difesa della Repubblica Popolare di Luhgansk.
 
Secondo lui questo fatto dimostra chiaramente la vera essenza degli aiuti stranieri al regime criminale di Kiev, quella di portare "l'ordine" nel Donbass attraverso il genocidio della sua popolazione locale.
 
IA "Novorossija" ha inoltre riferito che nella regione di Stanichno-Lugansk gli istruttori della NATO, malgrado gli accordi di Minsk, stanno addestrando i soldati ucraini. Va notato come l’addestramento di massa delle formazioni ucraine.
 
Va evidenziato come l’addestramento di massa per le azioni di guerra ed il sabotaggio avvengono sullo sfondo delle dichiarazioni del presidente ucraino Poroshenko sulla natura non alternativa degli accordi di Minsk, che necessitano una soluzione politica del conflitto tra l'Ucraina e il Donbass.

Stupri nel territorio occupato della Repubblica popolare di Lugansk avvengono regolarmente. Quest’estate è stato dato conto di uno stupro di una residente di Stalobelsk