mercoledì 28 febbraio 2018

In Iraq liberate dalla prigionia circa 25 donne russe con bambini


In Iraq liberate dalla prigionia circa 25 donne russe con bambini


GROZNIJ, 28 febbraio - RIA Novosti. Il governo dell'Iraq ha salvato dalla prigionia 25 donne russe con i loro bambini e le ha trasferite nella prigione di Baghdad dove attenderanno il Tribunale, ha riferito a RIA Novosti il membro del Consiglio per i diritti umani della Cecenia Cheda Saratova

Secondo il senatore russo, portavoce del Presidente della Cecenia per i paesi del Medio Oriente e del Nord Africa Ziada Sabsabi, del destino di queste donne non si sapeva nulla da sei mesi. Solo recentemente si è scoperto che loro facevano parte delle truppe della milizia popolare dell'Iraq.

"Solo oggi abbiamo ricevuto informazioni che 25 le donne con i loro bambini sono state trasferite da Mosul, dove erano prigioniere delle formazioni armate " Hashd al-Shaabi", alla prigione ufficiale di Baghdad" ha riferito la Saratova.

Secondo la stessa sono state tenute prigioniere assieme con i loro bambini piccoli "in condizioni disumane".

"Per fortuna sono stare liberate ed in carcere ora vivono in condizioni di detenzione normali ed ora la parte russa è grado di seguire il loro destino. Essi dovranno comparire davanti ad un tribunale iracheno che stabilirà l’eventuale loro colpevolezza" ha detto la Saratova.

Ha sottolineato come, secondo informazioni non ufficiali, varie formazioni paramilitari detengono ancora decine di donne vedove di militanti dell’ISIS * dopo la liberazione delle città siriane ed irachene.

Dall'Iraq e dalla Siria sono già tornate a casa più di un centinaio di donne e bambini della Cecenia, Daghestan, Inguscezia, Bashkortostan, Tver, Nizhnevartovsk, così come cittadine del Kazakistan e dell'Uzbekistan.

Nell’ultimo periodo le autorità irachene hanno inasprito le procedure di ritorno in Russia di persone che hanno vissuto nei territori controllati dall’ISIS *. Ora tutti questi, comprese ragazze di età superiore ai 14 anni, sono accusati di due articoli del Codice penale -  terrorismo e attraversamento dei confini dell'Iraq. Il loro destino verrà deciso dalle decisioni della Corte di Baghdad.

* Organizzazione terroristica vietata nella federazione Russa

 

 
 

lunedì 26 febbraio 2018

CI AMMAZZANO






CI AMMAZZANO

Una volta ogni due mesi mi nascondo e mi metto a piangere, come una bestia ferita.

Comincio a maledire lo sfortunato nastro con gatti e palme. Mi torco le mani, piagnucolando che la guerra non interessa a nessuno. Dopo di che di solito arrivano commenti di persone non indifferenti che ogni minuto ricordano e si preoccupano. Qualcuno scrive che è impossibile vivere in questo tress tre anni e che hanno bisogno di riposarsi. E che non ho il diritto di pretendere dalla gente preoccupazione ed empatia permanente. Ed in fondo, che cosa si può fare?

Scrivo ogni volta rendendosi conto che scrivo infondo per me. Dalla disperazione - sì e come non scrivere quando vedi tutto questo con i tuoi occhi?

Che posso fare? Un mese fa, ho esortato a non rimanere in silenzio, a scrivere e a parlare.
E nel frattempo non è successo niente e questo mi fa incazzare di più.

Mi fa incazzare il fatto che io personalmente non posso fare nulla. Mi fa incazzare la mia impotenza, oltre allo scrivere.

E non accade nulla.





Quando avevo 12 anni, mi ricordo bene come era seduta in una stanza con le cuffie ed improvvisamente ho smesso di respirare da quanto ingiusto c’era tutto intorno. Ero avvolta dall’imperfezione di questo mondo e non sono nemmeno riuscita a piangere. Ho smesso di respirare e sono rimasta impietrita. Ma poi ho pensato ecco è possibile dare la propria vita, darla per salvare gli altri. Era la solita generica auto-consapevolezza da adolescente attraverso la quale quasi tutti passano. Ingenuità di pensiero, che tu possa cambiare qualcosa con la tua morte o con la tua vita.

A dicembre siamo stati nel Donbass per un'altra distribuzione di aiuti alla gente
.
E proprio una settimana prima del nostro arrivo, una granata ha centrato la casa di Inna, vicino al centro di Pervomajsk

Il 13 dicembre 2017 nel mezzo della seconda notte.

Lei dormiva con i suoi due figli nella stanza accanto, quando il proiettile è arrivato.

Centrando la cucina ed il bagno.

Ironia della sorte per tutto l’anno più drammatico per Pervomajsk – l’anno 2014 - lei non era in Donbass.

Era partita con i suoi bambini, in fuga dai bombardamenti. Quando in città tutti venivano uccisi dai bombardamenti di tutti i tipi d’arma, tra cui l'aviazione.

Dopo aver superato il periodo più drammatico è ritornata a casa, dove quasi avevano smesso di volare i proiettili 

E … mi sono svegliata di notte dall’  "arrivo".





Meno di una settimana dopo la casa fu abbandonata. Ora i servizi pubblici reagiscono immediatamente. In realtà il giorno dell’ “arrivo” sul posto erano già arrivati i servizi comunali. Ma non hanno ripristinato l’interno e non hanno riportano né i mobili, ma soprattutto le persone che hanno perso quando in casa è arrivato il proiettile. Questo è qualcosa che resterà per sempre con loro.

Ecco questa paura, quando la notte ti svegli e non sai se qualcuno dei parenti è vivo o no. Non sai nemmeno se sei vivo o morto tu stesso.

Intorno tutto rimbomba e si piove dal cielo.

Voi basta pensiate ed immaginate. Immaginate a colori.

Questo è qualcosa che può accadere a centinaia, migliaia di persone là fuori in Donbass.

Così le persone che sono diventate ostaggio.

Ma no, la guerra da noi non c’è.

Come può essere tutto questo giustificato in qualche modo?



Che devi essere uno stronzo e un figlio di puttana per credere che i bambini e gli anziani meritino di stare nei rifugi antiaerei?

Uccidono le persone, così, solo per niente. Gente normale, gente come noi. Non ci sono "cittadini di un altro paese".

Siamo noi.

Ci uccidono.

Ora non ho più 12 anni.

Ora ne ho 33 e so che la mia morte non cambierà nulla. Ma il mio respiro ancora si sovrappone.

E così sia.

Questo è un bene.

Questo è giusto.

Perché questa è la vita e senza questa io sarò morta.





martedì 20 febbraio 2018

Sulla convocazione al Ministero degli Esteri della Russia dell’Incaricato d'affari provvisorio dell'Ucraina nella Federazione Russa




Sulla convocazione al Ministero degli Esteri della Russia dell’Incaricato d'affari provvisorio dell'Ucraina nella Federazione Russa

COMUNICATO STAMPA

Il 19 febbraio l'Incaricato d’affari ad interim dell'Ucraina a Mosca, R. M. Nimchninskij, è stato convocato per la presentazione di una forte nota di protesta contro il proseguo dei furiosi eccessi dei nazionalisti ucraini-russofobi, alimentata dalle autorità di Kiev, il 17 e 18 febbraio 2018 che hanno messo in scena il 17 e 18 febbraio 2018 attacchi provocatori al Centro russo per la scienza e la cultura (RZNK), l'ufficio Rossotrudnichestvo, come anche uffici di banche russe a Kiev

È stato evidenziato come i teppisti abbiano dilagato grazie all’inattività degli agenti di polizia intervenuti passivamente, hanno fracassato vetri, scritto frasi offensive sulle pareti, profanato i simboli statali della Russia, provocando altri danni materiali.

Il tutto è stato accompagnato da parolacce ed insulti all'indirizzo della Russia e della sua leadership. I vandali non si sono fermato dinnanzi alla presenza nei locali del centro di donne e bambini, impegnati nelle prove di uno spettacolo teatrale. Testimoni di questi eventi sono stati gli osservatori della Missione speciale di monitoraggio dell'OSCE in Ucraina, che in conformità con il loro mandato hanno registrato quello che è avvenuto in un rapporto dell'OSCE.

Senza dubbio un ulteriore manifestazione della forza aggressiva che in Ucraina sta guadagnando la tendenza del nazionalismo neo-nazista che ovviamente gode del patrocinio e del supporto ufficiale delle autorità del paese. Difficilmente può essere considerata una casuale coincidenza il fatto che il caos nel Centro russo per la scienza e la cultura si sia verificato subito dopo l’odioso discorso del Presidente dell'Ucraina P. A. Poroshenko nella Conferenza Internazionale sulla sicurezza di Monaco di Baviera che straripava di invettive anti-russe e conteneva un appello diretto ad una «lotta contro la bandiera russa» in tutto il mondo.

Il voto consapevole dell'Ucraina fra i due soli Stati del mondo contro la risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite sul neonazismo e le altre pratiche discriminatorie, conferma da che parte ha scelto di stare l'attuale regime di Kiev.

L'ambasciata Russa a Kiev ha inviato una nota di protesta al ministero degli esteri dell'Ucraina e prontamente diffuso una dichiarazione per la stampa. La valutazione di quanto accaduto è stata fornita dalla nostra missione diplomatica in seno all'OSCE e agli Stati Uniti. L'attenzione è stata rivolta sulle tendenze estremamente pericolose che si verificano nell'Ucraina moderna, tendenze che portano una minaccia alla stabilità internazionale e la sicurezza.

Non può non suscitare allarme il fatto che nazionalismo aggressivo in Ucraina non incontra una risposta adeguata da parte dei protettori stranieri delle autorità di Kiev. Inoltre, in alcuni casi, tali tendenze vengono persino incoraggiate. Peccato che le tragiche lezioni del secolo scorso in Europa e negli Stati Uniti non siano chiaramente prese in considerazione.

Alla parte ucraina è stato rivolto un appello a porre fine al dileggio dei nazionalisti radicali, creando le condizioni per il normale e sicuro funzionamento delle istituzioni russe in Ucraina in conformità con gli obblighi di Kiev riconosciuti dalle convenzioni internazionali e dagli accordi intergovernativi russo-ucraini

La parte russa ha preteso di assicurare alla giustizia tutti i responsabili degli attacchi banditeschi.


 

 

domenica 18 febbraio 2018

Tutti insieme: in Italia hanno donato i soldi per l'operazione di un bambino dell’Abkhazia




Tutti insieme: in Italia hanno donato i soldi per l'operazione di un bambino dell’Abkhazia


Il tredicenne Ruslan Doroshenko, abchaso, soffre della malattia cardiaca "Bambino blu", ha già subito otto operazioni chiururgiche ed ne è prevista una nona - l'ultima, che, secondo i medici porterà alla guarigione dalla malattia.

SUCHUMI, 16 febbraio – Sputnik, Sarija Kvarazchelija L’Associazione italiana “Aiutateci a Salvare i Bambini Onlus", ha raccolto 4mila euro per l’operazione chirurgica di Ruslan – abchaso – che soffre di problemi cardiaci, questo ha affermato alla giornalista di Sputnik il vice direttore dell’Associazione "Aschana" Maktina Dzhinzdolija.

"Mercoledì scorso abbiamo aperto una raccolta di fondi per l'operazione di Ruslan, che soffre di problemi cardiaci , la Sindrome del "bambino blu". Le persone hanno iniziato a condividere le informazioni sui social network. Informazioni anche sono state pubblicate sul quotidiano "La Repubblica di Abkhazia". Questa notizia è stata letta dall'Associazione Italiana e attraverso il corrispondente di giornale Esma Ardzhenija ci hanno contattato dicendomi che erano pronti a inviare subito 1.000 euro e dopo tre giorni ancora quanto raccolto: altri 3.000 euro" ha detto.

Come ha rilevato la vicedirettore di "Aschana", la raccolta di fondi per l'operazione di Ruslan prosegue attivamente.

“Anche da noi in Abkhazia la raccolta è positiva ed arrivano donazioni per le cure del giovane Ruslan. La gente le invia in diversi modi. In generale sono già stati già raccolti circa 300mila rubli [4mila euro circa], – ha dichiarato la Dzhinzdolija. La prossima settimana chiuderemo la raccolta di fondi e dopo aver raccolto in Abkhazia il 30% del costo dell’operazione, il restante 70% sarà messo a disposizione della nostra Associazione partner in Russia "Fondo di aiuto russo”.

La data del ricovero di Ruslan presso l'istituto di Cardiologia a Tomsk sarà definita al più presto.

"Dato che ha bisogno di un intervento di emergenza, la clinica è già informata di tutto. Rimane da trasfere le donazioni sul conto dell'ospedale e poi la data dell'operazione sarà immediatamente definita" – ha aggiunto Maktina Dzhinzdolija.

Ruslan soffre della malattia cardiaca "Bambino blu". Il ragazzo ha già subito otto operazioni. Si prevede che questa sarà l'ultima – la nona, che secondo i medici lo guarirà dalla malattia.

La diagnosi di "Tetralogia di Fallot" o malformazione del cuore "Bambino blu" di tipo complesso è una malattia gravissima. Presenta ben quattro malformazioni al cuore. Secondo i medici se non si oerara al più presto questa sarà fatale.










sabato 17 febbraio 2018

Nazisti ucraini hanno preso in ostaggio l’edificio di Rossotrudnichestvo pieno di bambini





Nazisti ucraini hanno preso in ostaggio l’edificio di Rossotrudnichestvo pieno di bambini


Sabato 17 febbraio nazisti ucraini dal gruppo «C14» hanno fatto irruzione nell'edificio di Rossotrudnichestvo di Kiev durante le prove di teatro di un gruppo di bambini, riportano molti media ucraini.

I seguaci di Bandera hanno distrutto una mostra dedicata al cantante Fedor Shaljapin e scritto sulle pareti dell’istituzione slogan anti-russi. Nell’edificio in quel momento si trovavano circa 100 persone fra adulti e bambini.

La polizia è arrivata dopo una chiamata ed è entrata nell’edificio ma, nonostante ciò, i radicali hanno continuato a sfondare le porte con l'aiuto di mole a disco. Dopo ore di caos i nazisti avevano lasciato l’edificio.

I banderisti sulla loro pagina Facebook si sono già vantati di quest’altra «impresa», pubblicando foto e video con la scena del crimine. In particolare, in una delle foto si vede come uno degli aggressori calpesti la bandiera russa. Molte altre fotografie di banderisti tra molte bandiere della Russia.







giovedì 15 febbraio 2018

A COSA PORTANO GLI SCANDALI: VZIOM HA REGISTRATO LA STAGNAZIONE DEL RATING DI PAVEL GRUDININ




A COSA PORTANO GLI SCANDALI: VZIOM HA REGISTRATO LA STAGNAZIONE DEL RATING DI PAVEL GRUDININ 

Oggi si è tenuta la conferenza stampa di Vziom dedicata alle prossime elezioni presidenziali del 18 marzo. Secondo i sociologi, il 14 febbraio, andrebbe a votare l’80,4 % dei russi.

Vladimir Putin viene preferito dal 71,5 degli elettori. Il rating di Pavel Grudinin si attesta  intorno al 7% (7,3%), Zhirinovsky, Sobchak e Javlinsky perdono il loro sostegno. Per il leader del partito Liberal-democratico sono pronti a votare il 5,5% dei russi, per Javlinsky lo 0,8%, il supporto alla stellina televisiva Ksenja Sobchak è sceso ad un uno per cento. La consapevolezza dei cittadini della Russia sulle elezioni ha raggiunto il 93%.

Il direttore generale di Vziom Valerij Fedorov ha commentato i risultati della ricerca. Secondo lui infavore di Pavel Grudinin si è avuta un fenomenale incremento della notorietà dal 46% all'inizio di gennaio fino al 70% attuale. Tuttavia il rating del miliardario del KPRF non è aumentato.

«Nonostante ciò, in questo contesto di rapida crescita di notorietà, i voti per il candidato del partito Comunista si trovano in uno stato di stagnazione» ha sottolineato Fedorov.

Allo stato il rating di Grudinin è esattamente lo stesso (7,3%) di com’era nel periodo in cui era conosciuto dal 30%. Il suo flusso elettorale è pari a circa il suo deflusso.

Fedorov ha anche sottolineato come il rating di Grudinin non raggiunga la popolarità del partito Comunista. Il PCRF viene sostenuto dal 9,6% degli elettori. L’indagine sociologica ha evidenziato come pronti a votare per Grudinin siano meno della metà dei comunisti di Russia (47%).

Ciò può essere la conclusione dei numerosi scandali in cui è coinvolto Pavel Grudinin che hanno influito sulla generale sfiducia dei russi nei suoi confronti. La gente ha scoperto i suoi conti esteri e le proprietà miliardarie, la sua relazione con gli ex dipendenti dell'azienda agricola, sentito nei suoi discorsi il populismo e numerose incongruenze. Per questo la conoscenza del 70% porta il suo rating al solo 7,3%.

«Salvagente» per Grudini è rappresentato dal Partito Comunista, che lo precede in popolarità. Tuttavia, a sinistra la divisione è causa della figura del miliardario: meno della metà dei counisti russi comunisti ha fiducia in Grudinin. A quanto pare, la carriera politica del proprietario di un'azienda agricola volge al termine dopo solo un mese e mezzo dal suo inizio.