mercoledì 23 febbraio 2022

Dichiarazione del Ministero degli Esteri russo sulle dichiarazioni relative al riconoscimento da parte della Russia dell'indipendenza delle Repubbliche popolari di Doneck e Lugansk


 

In relazione alla critica rivolta alla decisione del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin di riconoscere le Repubbliche popolari di Doneck e Lugansk come Stati indipendenti, espressa dal Segretario generale delle Nazioni Unite A. Guterres, vorremmo notare quanto segue.

Riteniamo che le odierne argomentazioni sulla violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina e sulla necessità di attuare il "pacchetto di misure" di Minsk approvato dalla risoluzione 2202 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite suonino molto lontane dalla realtà.

Una domanda sorge logica: dove erano tutte queste figure negli ultimi otto anni, quando il regime di Kiev salito al potere a seguito di un colpo di stato ha condotto un'operazione militare punitiva contro i suoi cittadini, le cui vittime contano quattordicimila civili. In flagrante violazione del "Pacchetto di misure" di Minsk contro il Donbass è stato introdotto un severo blocco economico e dei trasporti, le pensioni e le prestazioni sociali sono state sospese per i suoi residenti, che V. Zelenskij ha chiamato "individui", invitandoli a lasciare l'Ucraina. Tali azioni rivestono tutte le caratteristiche del genocidio.

Quanto alle dichiarazioni del rappresentante ufficiale del Segretario generale delle Nazioni Unite secondo cui il sig. A. Guterres si rammarica della violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina a seguito del riconoscimento da parte della Russia della DNR e del LNR, si deve ricordare: nella Dichiarazione sui principi del diritto internazionale in materia di relazioni amichevoli e di cooperazione tra gli Stati in conformità con la Carta delle Nazioni Unite, approvata con risoluzione consensuale dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite 2625 del 1970, la disposizione sul rispetto dell'integrità territoriale si riferisce a "Stati che osservano nelle loro azioni il principio della parità dei diritti e dell'autodeterminazione dei popoli ... e, di conseguenza, i governi rappresentano senza differenze di razza, credo o colore della pelle, tutte le persone che vivono in un determinato territorio.

Invitiamo il Segretario Generale e il suo staff ad attenersi rigorosamente ai principi approvati all'unanimità dall'Assemblea Generale.  

 

 https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1800080/

Dichiarazione del ministero degli Esteri russo sulle nuove sanzioni anti-russe degli Stati Uniti


 

Il pacchetto di sanzioni, annunciato dall'amministrazione Usa (già il 101° consecutivo), che colpisce il settore finanziario con l'ampliamento dell'elenco delle persone contro cui vengono introdotte restrizioni personali è in linea con i tentativi in ​​corso da parte di Washington di cambiare il corso della Russia.

Nonostante l'evidente futilità degli sforzi compiuti negli anni per ostacolare lo sviluppo della nostra economia, gli Stati Uniti tornano ad aggrapparsi a strumenti restrittivi, inefficaci e controproducenti dal punto di vista degli interessi americani

La Russia ha dimostrato che, con tutti i costi delle sanzioni, è in grado di ridurre al minimo i danni. E ancor di più, la pressione delle sanzioni non è in grado di influenzare la nostra determinazione a difendere fermamente i nostri interessi.

Constatiamo come nell'arsenale della politica estera americana, prigioniera degli stereotipi di un mondo unipolare con la falsa convinzione che gli Stati Uniti abbiano ancora il diritto e possano imporre a tutti le proprie regole dell'ordine mondiale, non ci sono altri mezzi rimasti oltre a ricatti, intimidazioni e minacce. Per quanto riguarda le potenze mondiali, principalmente la Russia e gli altri attori internazionali chiave, questo non funziona. Che le "urla" degli USA siano seguite dai loro satelliti e clienti che hanno perso completamente la loro indipendenza. Siamo aperti alla diplomazia basata sui principi del rispetto reciproco, dell'uguaglianza e della considerazione dei reciproci interessi.

Non ci dovrà essere dubbio sul fatto che alle sanzioni verrà data una risposta forte, non necessariamente simmetrica, ma misurata e sensibile per la parte americana.

 

https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1800087/

 

martedì 22 febbraio 2022

DICHIARAZIONE DEL MINISTERO DEGLI ESTERI DELLA FEDERAZIONE RUSSA


 

Otto anni fa, a seguito di un colpo di stato armato a Kiev, il presidente dell'Ucraina legalmente eletto è stato rovesciato e le forze radicali sono salite al potere, forze che hanno immediatamente annunciato le loro intenzioni di condurre una lotta senza compromessi contro la lingua russa, diffondere violentemente la propria ideologia di nazionalismo aggressivo e reprimere tutti coloro che non sono d'accordo con questa. Quelli del “Majdan” hanno respinto ogni tentativo di soluzione politica alla crisi interucraina. L'accordo sulla sua composizione, firmato il 21 febbraio 2014 dal presidente dell'Ucraina V. Janukovich con i rappresentanti dell'opposizione sotto garanzia di Germania, Francia e Polonia, avrebbe aiutato a quietare la situazione ed a proteggere gli interessi della popolazione di tutte le regioni del paese senza eccezioni. Tuttavia, questo piano di pace è stato immediatamente "calpestato" dall'opposizione ed il 22 febbraio 2014 ha avuto luogo un sanguinoso putsch a Kiev.

L'Ucraina è sprofondata nel caos. In condizioni di completa permissività ed impunità, nel paese è regnata l'illegalità. Le rappresaglie contro persone sgradite, la lustrazione e la persecuzione dei dissidenti divennero la norma di vita.

Il volano della russofobia iniziò a girare sempre più attivamente. È diventato il "biglietto da visita" dell'Ucraina di oggi. In violazione alla propria Costituzione e legislazione, Kiev ha lanciato una massiccia offensiva contro la lingua russa, violando gravemente i diritti linguistici, educativi e culturali di decine di milioni di cittadini di lingua russa.

E’ stato provocato un profondo scisma ecclesiastico. La Chiesa ortodossa canonica è perseguitata, vengono effettuati sequestri da predoni delle sue chiese da parte dei radicali nazionalisti, le proprietà derubate. Tutto questo avviene con la piena connivenza delle forze dell'ordine e con la tacita approvazione delle autorità.

Con il pretesto della decomunistizzazione è stata sferrata una guerra contro il passato storico del Paese. I tentativi di falsificare la storia hanno raggiunto proporzioni senza precedenti: i collaborazionisti e gli scagnozzi dei nazisti sono elevati al rango di eroi dell'Ucraina.

Le rappresaglie extragiudiziali contro gli oppositori politici, contro i quali vengono introdotte severe sanzioni, sono diventate la norma della vita. La persecuzione dei giornalisti indipendenti non si ferma, la censura fiorisce, i media sgraditi vengono chiusi. Nel Paese si rafforzano forme di governo autoritarie.

Un esempio di democrazia in stile ucraino è lo scandaloso sito web "Mirotvorec", che contiene dati personali di politici, personaggi pubblici, rappresentanti della stampa non allineati nei confronti delle autorità, nonché cittadini stranieri accusati di "attività sovversive anti-ucraine .” Anche i bambini sono annoverati fra i “nemici dell'Ucraina”. Coloro che si trovano in questo database diventano automaticamente potenziali oggetti di rappresaglia da parte dei servizi speciali locali e di azioni aggressive dei radicali nazionalisti.

Dal 2014 l'Ambasciata Russa a Kiev ed i Consolati Generali del nostro Paese ad Odessa, L’vov e Char’kov sono stati oggetto di ripetuti attacchi. Sono state regolarmente inscenate provocazioni contro il Centro russo per la scienza e la cultura a Kiev, provocato danni alla salute del suo responsabile e danni alle proprietà del Centro. Anche i diplomatici russi sono diventati oggetto di azioni aggressive. Hanno ricevuto minacce di violenza fisica. I loro veicoli sono stati dati alle fiamme. Contrariamente ai loro obblighi, ai sensi delle Convenzioni di Vienna sulle relazioni diplomatiche e consolari, le autorità di Kiev non hanno reagito a quanto stava accadendo.

Nelle attuali circostanze, la nostra prima priorità è prenderci cura dei diplomatici russi e dei dipendenti dell'Ambasciata e dei Consolati Generali. Per proteggere le loro vite e la loro sicurezza la leadership russa ha deciso di evacuare il personale delle missioni straniere russe in Ucraina, cosa che sarà attuata in un futuro assai prossimo.

 

https://mid.ru/ru/foreign_policy/news/1800036/