10.01.2013
IL DIRETTORE DELL'INTERNAT: IL NOSTRO ASSISTITO NEGA DI AVER CHIESTO A PUTIN DI CONSENTIRE AGLI STATI UNITI DI ADOTTARLO. E' UNA BALLA
Il Direttore dell’Internat di Chelyabinsk,
per orfani con
disabilità Denis
Mazko, ha
detto che il 14enne
allievo dell’istituto Maksim Kargopoltsev
non
ha scritto
ne a
Vladimir Putin
ne
ai Deputati della
Duma di Stato la
lettera in cui chiedeva il permesso
di essere adottato da una famiglia
americana con
la
quale ha avuto relazioni
negli ultimi sette
anni.
Di questo informa
la RIA
"Novosti".
«Questo non è vero. Un portale ha pubblicato
proprio una balla che è stata diffusa volentieri senza verifica di autenticità.
Non è vero. Maksim non si è rivolto ne verbalmente ne per iscritto a nessuna autorità»
- ha detto il Direttore. Secondo lui, il ragazzo ha anche detto di non essersi mai
rivolto al Presidente. «Ecco, si è rivolto a me. Egli
sostiene inoltre di non aver fatto mai nulla di simile» - ha assicurato Mazko.
Il Direttore ha inoltre affermatoche
di essere
stato avvicinato da un rappresentante
di uno
dei portali con una "offerta
di regia, affinchè il ragazzo si rivolgesse, tramite loro,a Putin. «Lui (Maksim)
ha rifiutato.
Avevano
pensato che forse questa idea
fosse affascinante,
che l’hanno pubblicata come fosse vera» - ha concluso.
Nei giorni
scorsi i media
Chelyabinsk
avevano
riferito che il 14enne Maksim Kargopol’zev, portatore di una malattia
genetica, aveva
scritto una lettera al Presidente
e
ai Deputati
per permettergli
di andare
negli Stati Uniti nella famiglia
che, in precedenza, aveva
depositato
i documenti
per
adottarlo ma che, a causa dell’approvazione della cosiddetta legge “Dima Jakovlev”
la procedura di adozione non si era potuta completare.
Giovedì uno
degli
autori
dell'emendamento che ha
introdotto il divieto di adozione di bambini russi da parte di
americani,
membro di "Russia Unita" Ekaterina Lachova, aveva indicato
la
lettera
come
una
provocazione
affermando che il bambino non avrebbe potuta scriverla senza l'aiuto degli adulti.
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